http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/genova/2008/10/09/1101805794133-noi-poliziotti-innocenti-macelleria-messicana.shtml
«Noi, poliziotti innocenti nella macelleria messicana»
09 ottobre 2008
Le prove ci sono ma sono tutte a discapito. E in punto di diritto manca
ancora una volta l’ attribuzione del singolo reato al singolo imputato: «e
questo non si può fare».
Ancora un’udienza per i fatti della scuola Diaz durante il G8 di Genova: a
parlare Rinaldo Romanelli difensore del vicequestore aggiunto Vincenzo
Canterini, allora primo dirigente del I reparto mobile di Roma, e del suo
vice Michelangelo Fournier, che descrisse quanto vide alla Diaz con la
frase «è stata una macelleria messicana».
Romanelli ha discusso a lungo gli elementi di prova, tutti a discapito,
per Fournier e Canterini: «Fournier è stato riconosciuto da alcuni testi
che lo videro arrivare dalle scale e lo sentirono gridare ai poliziotti
che picchiavano `basta, basta´. Una teste parla di Fournier come di un
poliziotto choccato, che si adoperò subito per confortarla e l’autorizzò a
aiutare la ragazza con la lesione alla testa».
Fournier, ricorda Romanelli, «secondo i testimoni si tolse addirittura il
casco» e questo è incompatibile con l’ ipotesi di accusa. Era choccato,
Fournier. Tanto choccato che al pm che lo interrogava disse subito: «è
stata una macelleria messicana», una frase che ha contraddistinto i fatti
di quella notte.
Altra posizione quella di Vincenzo Canterini «che arriva alla Diaz senza
cinturone, senza manganello e senza pistola - ha detto Romanelli - e
quando arriva manda un agente a prendere il casco: non aveva nemmeno
quello. Canterini ha sentito Fournier che urlava `basta basta´ e che gli
diceva `io con questi non ci lavoro piu´` e si riferiva ad altri reparti,
certo non al proprio´`. Poi, con un filmato di pochi minuti che attesta
come, al momento del pestaggio, molti del VII siano ancora fuori dalla
Diaz, Romanelli riporta l´ attenzione sul cronometro che scorre: è lo
stesso filmato proposto dall’ accusa, ma questa volta si capisce come dal
momento dell’ apertura della porta al momento in cui entra il grosso del
VII reparto passano oltre 40 secondi. Troppi perché quei poliziotti
possano essere protagonisti dei pestaggi.
«Testimonianze e prove» dice Romanelli che ribadisce, in punto di diritto,
come questi elementi manchino alle tesi dell’accusa. Così come manca
l’attribuzione del singolo fatto al singolo imputato ribadendo così la
linea che attraversa molte delle difese in questo processo: la
responsabilità penale è personale».
--
Carlo
Forum Per La Sinistra Europea - Genova
http://versose.altervista.org/
Coordinamento Genovese contro l'Alta Velocità
http://notavgenova.altervista.org/
_________________________________________________________________
Stanco della solita finestra? Personalizza la tua Hotmail!
http://www.messenger.it/personalizza.html#sfondi