Cara Ilaria,
come forse sai, a Pisa ora c'è un bel po' di movimento.
Sono ricercatore precario a ingegneria e devo dire che grazie proprio
alla determinazione dei ricercatori strutturati di Ingegneria
l'opposizione alla legge 133 sta procedendo bene. Dall'inizio del
semestre chi aveva un corso come affidamento gratuito ha sospeso la
didattica (si parla di un centinaio di corsi) e ieri c'è stata una
assemblea d'ateneo molto partecipata (circa 300 persone)
Scrivo queste righe per informare anche chi non bazzica l'ambiente
universitario.
La legge 133, per chi non la conoscesse, è un attacco in piena regola
al diritto ad una università pubblica di massa e di qualità, qual è
stata, anche se con diversi difetti, l'università italiana.
Ecco un po' di rassegna stampa su ieri:
http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2008/10/09SIP4291.PDF
http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2008/10/09SIP4292.PDF
http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2008/10/09SIP4290.PDF
http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2008/10/09SIP4071.PDF
http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2008/10/09SI64374.PDF
http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2008/10/09SI64350.PDF
http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2008/10/09SI64354.PDF
http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2008/10/09SIP4052.PDF
http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2008/10/09SIP4003.PDF
http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2008/10/09SI64052.PDF
e qualche sito di informazione sulla 133
http://www.no133pisa.blogspot.com/
http://ricercatoriprecari.wordpress.com/
Ciao.
Luca
2008/10/8 blanca <blanca@???>:
> Riformulo:
> Io ho firmato e fatto firmare il più possibile la petizione contro il
> ritorno al maestro unico.
> Aspetto però la petizione contro i tagli all'università e alla ricerca.
> Nonché contro la mancata riforma dei concorsi di ricercatore.
> E' inutile dire che ogni categoria si deve auto-organizzare perché chi non
> ha diritti riconosciuti non avrà mai alcun peso sindacale e contrattuale.
> Guardate signori, che qui ci pagano 1000 euro per un contratto di docenza di
> sei mesi all'università!
> Non sarebbe il caso di indignarsi anche per quello? La maggior parte di noi
> va avanti perché c'è qualcuno che lo sostiene (fidanzati, mamme, nonne con
> la pensione).
> Perché quello del ricercatore è uno dei lavori più misconosciuti che ci sia
> in Italia?
> Sbaglierò ma credo che non si riesca a ragionare in termini più completi e
> complessi.
> Non è solo in gioco la rivendicazione di una categoria troppo a lungo
> bistrattata, come quella dei maestri.
> Qui si sta mettendo in discussione tutto il sistema culturale del paese.
> Si sta mettendo in discussione il concetto che lavorare nella cultura e
> nella ricerca sia un lavoro vero, appunto, e non un passatempo più o meno
> chic per chi nella vita concreta fa qualcos'altro.
> ILaria
> Dr.ssa Ilaria Sabbatini
> cel. + 39 349 8733382
> skype: ilariasabbatini
> http://www.medievista.it
>
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> A sorte de um povo depende do estado da sua gramática.
> Não há grande nação sem propiedade de linguagem.
>
> Fernando Pessoa
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