Re: [cm-Roma] da lista ror vergogna italiana

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Author: Terra e libertà
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To: critical mass Roma
Subject: Re: [cm-Roma] da lista ror vergogna italiana
Con due brevi testi che potete trovare di seguito, e in versione
completa su www.ecoculture.splinder.com, vorremmo contribuire a un
approfondimento sui temi della manifestazione STOP RAZZISMO di domani,
4 ottobre, a Roma (h14.30 Piazza della Repubblica, dalle 17 concerto
Piazza Venezia, info su: //4ottobre2008.bloog.it), e in generale sulle
questioni delle migrazioni, dello sviluppo e dello scontro di
civilta'. Chi vuole puo' inviare commenti e idee, ed eventualmente
aderire al seminario che proponiamo per il 20/12, utilizzando il blog
o rispondendo a questa mail.

Saluti (e grazie a Marco e a Pipino per aver richiamato l'attenzione
sul fatto di Verona),
Matteo Podrecca
per Ecoculture, agenzia di comunicazione orizzontale


LE RADICI NELLA TERRA NON RISPETTANO I CONFINI

1) Storicamente l'immigrazione è stato lo strumento del capitale
(industrialista) per avere a disposizione mano d'opera di riserva a basso costo.
2) Storicamente, la menzogna su un ipotetico mondo migliore è stata la
leva per strappare l'immigrato alla sua terra ieri; la colonizzazione
dell'immaginario attraverso il distorto messaggio televisivo è lo
strumento odierno. Né ieri, né oggi, alcun immigrato ha mai trovato
"Lamerica".
3) Rifugiato è invece colui che non ha più ambiente (dimora) dove
affondare le radici.
4) L'emigrazione colpisce anche i paesi che la forniscono, privandoli
del lavoro, delle idee e dell'entusiasmo della parte migliore della
popolazione.
5) Una comunità locale, multicolore e dotata di memoria del
territorio, gestisce autonomamente il suo rapporto con esso sulla base
degli interessi delle future generazioni.
Mauro della M.I.D.A.


NOSTRA PATRIA E' IL MONDO INTERO

 UN FATTO NUOVO DELLA ATTUALE MOBILITAZIONE ANTIRAZZISTA E' LA
PARTECIPAZIONE DI REALTA' AMBIENTALISTE come i comitati della Val di
Susa, di Aprilia, di Vicenza, che rappresentano la principale novità
del panorama sociale italiano degli ultimi anni, e che, smentendo
l'accusa di essere movimenti chiusi in particolarismi egoistici,
possono contribuire molto ad aumentare la reattivita' antirazzista fra
i settori piu' vitali delle nostre comunita'.
 E' UN FATTO IMPORTANTE PER CHI VUOLE ANDARE OLTRE LE SOLITE
INIZIATIVE DIFENSIVE ED EPISODICHE.
 L'incontro fra comunita' di immigrati, realta' antirazziste e
movimento ecologista puo' essere STRATEGICO, PER TRE MOTIVI.
1.
  PER TRASFORMARE LE DISTRUZIONI E LE TENSIONI CAUSATE DALLA
GLOBALIZZAZIONE IN OPPORTUNITA' PER UN RIPENSAMENTO DEL PERCORSO DELLA
SPECIE UMANA, che parta dalla sostituzione delle vecchie relazioni
egemoniche, imperialiste, scioviniste, sessiste e classiste, con un
nuovo quadro di dialogo paritario fra le culture, i generi, le
concezioni sociali, le idee sul futuro comune.
2.
   PER NON SUBIRE L'AGENDA DELLA DESTRA, MA PROPORRE ANZI UNA NOSTRA
AGENDA, NOSTRE PRIORITA' PER UNA SOCIETA' APERTA, EQUA E SOSTENIBILE.
   SE LA DESTRA BASA LA SUA INIZIATIVA SUL PRESUPPOSTO CHE "IL
PROBLEMA SONO GLI STRANIERI", NON DOBBIAMO SOLTANTO CERCARE DI OPPORCI
ALLE SINGOLE INIZIATIVE, MA ANCHE PROPORRE ALTRI PRESUPPOSTI: dobbiamo
prendere l'iniziativa su quelli che per noi sono i veri problemi, e
l'emergenza ecologica e' certamente fra i problemi urgenti, e fra
quelli che richiedono un cambiamento radicale.
3.
  PER RECUPERARE IL VUOTO SULLE QUESTIONI CHE TOCCANO PIU'
DIRETTAMENTE LA VITA DELLE PERSONE E DELLE COMUNITA', LASCIATO DA UNA
SINISTRA ANCORA LEGATA AI RETAGGI IDEOLOGICI DEL NOVECENTO.
   Questo vuoto, riguardo alle emergenze ambientali, tende finora a
venir riempito da illusioni stataliste e autoritarie, e in alcuni casi
da tendenze apertamente di destra, le stesse che lanciano le campagne
xenofobe e che lucrano sullo "scontro di civilta'" (si pensi alle
commistioni leghiste o di altri gruppi con alcuni comitati
territoriali, o con settori dell'area della decrescita e del
bioregionalismo).
    All'ingenuita' (nel migliore dei casi) di chi invoca interventi
autoritari per rispondere alla crisi ambientale, o di chi si dice
equidistante dagli schieramenti politici, dobbiamo cominciare a
opporre un percorso ecologista E libertario, un percorso che va oltre
tutte le tradizioni politiche del Novecento europeo, ma la cui visione
comprende ideali di GIUSTIZIA e di LIBERTA' che vengono da lontano, e
appartengono a ogni cultura umana.
Matteo Podrecca


Il 16 settembre 2008 11.15, Tachis <tachis@???> ha scritto:
>> che cosa impedisce, cazzo di Dio, di convocare una
>> grande manifestazione CONTRO IL RAZZISMO
>
> Eccoti servito: http://4ottobre2008.bloog.it/
>
> :)
>
> Tachis
> _______________________________________________
> Cm-roma mailing list
> Cm-roma@???
> https://www.autistici.org/mailman/listinfo/cm-roma
>