Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti
* Segnalo a tutte le persone interessate che martedì 7 ottobre 2008
alle 18 alla casa per la pace e la nonviolenza ci incontreremo con
Carlo Bachsmidt del comitato verità a giustizia per Genova e con
lui prepareremo il volantino per la successiva ora in silenzio.
* Intanto incollo di seguito il volantino che verrà distribuito
mercoledì 1 ottobre dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo
ducale di Genova per la 331° ora in silenzio per la pace
*Si Vota a Vicenza *
Il gran giorno del referendum cittadino sulla base, che Berlusconi ha
intimato al sindaco di non fare, si avvicina : sarà il 5 ottobre e
bisogna votare “Sì”.Vicenza non si ferma, e si prepara all’appuntamento
di domenica 5 ottobre: ai cittadini sarà chiesto se siano favorevoli o
meno all’acquisizione da parte del comune del terreno dell’ex aeroporto
del comune del terreno dell’ex aeroporto Dal Molin . Per questo motivo
la consultazione funzionerà da specchio rovesciato : chi vuole la base
metterà la croce sulla casella “No” mentre chi si oppone alla base
voterà “Sì”.La consultazione è stata voluta dal sindaco del Pd, Achille
Variati : il sindaco ha stabilito un «quorum» di 35 mila elettori, netà
dei votanti alle ultime amministrative .Un alleato inaspettato i
comitati del No lo hanno trovato nel generale Fabio Mini, ex capo di
stato maggiore della Nato per il Sud Europa invitato a parlare ad una
assemblea pubblica «Se al pentagono si venisse a sapere che a Vicenza la
maggioranza degli elettori si è espressa contro la nuova base, qualcuno
comincerebbe a grattarsi la testa - a detto – Gli americani danno molta
più importanza di noi agli strumenti della democrazia diretta . Non so
se altrettanto vale per i nostri governi »
Secondo il generale Mini, la scelta di concentrare a Vicenza l’intera
173esima brigata [la seconda unità più potente dell’esercito Usa] è
anacronistica . « Gli Stati Uniti hanno bisogno di basi in Europa e in
luoghi in cui è possibile far trascorrere qualche anno anche alle
famiglie dei militari senza grossi traumi o pericoli senza alcun
interesse strategico particolare» ha detto il generale .Che ha aggiunto
: « Le basi attuali cui dispongono in giro per il mondo riflettono le
esigenze del secondo dopoguerra e alcune della guerra fredda . Per
questo l’insistenza su Vicenza mi sembra riflettere più un anacronismo
che una nuova strategia , a meno che il punto caldo da tenere sotto
controllo non sia proprio il nostro nord –est ».Comunque una volta
contate le schede, tre sono gli scenari possibili: che vincano i No
[ovvero i favoreli alla base ], che vincano i Si [i contrari ]
raggiungendo il quorum; che i Si abbiano la meglio ma senza raggiungere
il quorum. Se si realizzerà la terza ipotesi i comitati hanno già
annunciato che andranno avanti nella lotta anche bloccando i lavori che
le ditte vincitrici degli appalti si apprestano ad iniziare.
* Per maggiori informazioni consulta i siti:
http://www.carta.org/ ; http://www.nodalmolin.it/