著者: ANDREA AGOSTINI 日付: To: forumgenova 題目: [NuovoLab] URBANISTICA SPIANIFICATA: LA PARCHEGGITE ACUTA,
MALATTIA IMMOR(T)ALE DELLE AMMINISTRAZIONI E DELLA LORO BUROCRAZIA
Urbanistica spianificata: la parcheggite acuta, malattia immor(t)ale delle amministrazioni e della loro burocrazia.
La " parcheggite " è una malattia molto diffusa tra gli spianificatori pubblici genovesi e ci si potrebbe scrivere un libro.
Per comodità di narrazione mi limitero' a descrivere un caso circoscritto seppur pregnante: la " parcheggite acuta " nel quartiere di Nervi a Genova.
Nervi è un quartiere cittadino dell'estremo levante genovese, già comune autonomo, con alcune migliaia di residenti ( 11.000 ) ed una nutritissima presenza di nostalgici dell'autonomia perduta.
Per l'argomento che ci interessa, la viabilità, il quartiere ha una situazione molto semplice: due strade, una l'antica Aurelia che l'attraversa da ovest ad est , per buona parte in senso unico, un'altra , la nuova Aurelia che lo circumnaviga a nord.
Orgoglio e sofferenza dei residenti sono i parchi, un po' malridotti, ma soprattutto raggiungibili in auto solo percorrendo lo strettissimo budello che è l'Aurelia antica per raggiungere l'unico parcheggio a rotazione nei pressi della stazione ferroviaria.
Per questa ragione ogni fine settimana il centro di Nervi è ammorbato dai gas di scarico e assordato dal rumore generati da una lunghissima, inesauribile coda di auto e pullman in vana attesa del posto libero al parcheggio.
Da un punto di vista dell'urbanista il discorso è semplicissimo: servono parcheggi pubblici a rotazione anche per i pullman che portano turisti al polo museale interno ai parchi ( la Galleria di Arte Moderna ).
Servono, servirebbero, ma non ci sono e non ci saranno.
Negli ultimi dieci anni i pianificatori pubblici affetti da parcheggite ne hanno previsti tre lungo l'asse della Aurelia antica.
Il primo all'altezza dello svincolo di corso Europa è un parcheggio privato per 98 auto, costruito su un terreno pubblico in aderenza al torrente Nervi. Grande profitto per i privati, grave danno per il pubblico oberato per anni da un cantiere infinito che intasava il nodo piu' importante di accesso al quartiere e compensato con qualche vascone cementato con arbusti vari e una piccolissima area per il capolinea di due minibus. In piu', per fare spazio al parcheggio per i privati sono spariti dalla piazza 20 parcheggi pubblici.
Il secondo parcheggio autorizzato dagli spianificatori pubblici sta all'angolo tra via Marco Sala ( un pezzo dell'antica Aurelia ) e via Santilario. Anche qui parcheggi privati ( 120 ) che ogni volta che piove si allagano. Ovviamente il progetto è stato analizzato, approvato e collaudato, magari in agosto quando non piove. Poverini i collaudatori. Nessuno gli ha detto degli allagamenti in zona.
Ovviamente il comune interviene a nostre spese per asciugre tutto e il conto non lo presenta ai privati, meno che meno agli spianificatori o ai collaudatori idrociechi.
Poco più in la in via Casotti ( altro pezzo dell'antica Aurelia ) un altro parcheggio, il terzo, 75 posti privati e 6 posti a rotazione.
Qui l'acqua c'è stabilmente, c'è un rio che vien giu' a valanga dai monti e si scarica a valle con una cascata sotto la passeggiata a mare. Ovviamente gli accorti spianificatori non hanno previsto nessun posto per i pullman turistici che portano i visitatori alla GAM ( 50 metri più in la ).
Ora tutta la cultura urbanistica e idraulica in Europa raccomanda a chiare lettere che le aree esondabili vanno rinaturalizzate.
Ma qui siamo a Genova e gli spianificatori sono afflitti da parcheggite e percio' hanno autorizzato la costruzione del parcheggio direttamente sul rio con l'accortezza di un bel tubone in cemento che nessuno cura coi risultati facilmente prevedibili alle prime forti piogge e dopo i primi sfortunati gli acquirenti latitano. E tanto per rimanere all'avanguardia del risparmio energetico le idrovore lavorano 24 ore su 24.Oneri a favore del pubblico: un giardinetto la cui manutenzione è a carico del comune che è limitrofo ai parchi e ne subisce la concorrenza restando ( ovviamente per noi, non per gli spianificatori che hanno approvato il progetto ) desolatamente vuoto.
Il bilancio per il pubblico è sconfortante: solo costi e disagi, nessuna soluzione ai problemi della viabilità.
Ma per nulla ammansiti dai risultati di dieci anni di assiduo lavoro gli spianificatori ne hanno autorizzati altri 4 che sono ad oggi in costruzione.
Uno nelle aree della parrocchia ( la carità costa, ma si paga anche con la speculazione fondiaria? ). 210 posti privati, 17 pubblici in superfice in via Donato Somma.
Nella stessa via nell'area nota come Le Streghe con lo sventramento cruento ( sotto c'è roccia ) di 5 fasce di un uliveto stanno costruendo 187 posti privati, due ascensori e 97 posti macchina a rotazione che resteranno vuoti anche in assenza di ipotesi di pedonalizzazione delle aree centrali del quartiere. In piu' il progetto prevede che i posti resteranno pubblici per 5 anni e poi, se non rendono , potranno essere messi in vendita ad esclusivo giudizio del privato costruttore.
Il terzo parcheggio, sempre in via Donato Somma all'angolo con via dei Floricultori ha visto l'autorizzazione all'abbattimento di numerosi alberi ad alto fusto, per di piu' siamo in presenza di un'area esondabile ( stesso rio di via Casotti ).
Il quarto parcheggio autorizzato è di nuovo per parcheggi privati, all'altezza di Capolungo. Con la previsione di 27 pubblici in superfice Anche qui distruzione di una splendida area verde storicamente coltivata a serre, produttiva e storicamente significativa per l'identità storica del quartiere. Ovviamente questo progetto è diventato proponibile e autorizzabile grazie ad una inopportuna variazione nel PUC che ha modificato la destinazione dell'area in precedenza agricola ed inedificabile ad area a servizi. Anche in questo caso nessuna utilità pubblica significativa e molti danni ambientali certi.
In sostanza nessuna programmazione sul territorio, nessuna utilità pubblica, il costante scarico sulle finanze comunali dei danni di gestione e costruzione dei singoli e dei privati, il facile profitto per la speculazione fondiaria ed immobiliare basato su una stesura delle regole urbanistiche a loro favorevolissime.
I conti sono 800 posti macchina privati ( circa ), 157 pubblici a rotazione ( a cui vanno sottratti i precedenti 20 all'altezza dello svincolo di corso Europa e 5 in viale franchini e i 97 prevedibilmente stabilmente vuoti e presto riconvertiti .
Questa è una storia vera che vale per Nervi ma che è pari pari riproducibile in tutte le aree piu' pregiate della città.
E' ora di farla finita. I cittadini l'hanno capito, i giudici anche. Il mondo politico e le amministrazioni no. Altro che discontinuità: cemento, cemento e cemento. Anche il verde tutto in orridi vasconi, quello pubblico tutto sventrabile e cementoasfaltabile per far soldi.