Bandiere della pace vietate a Verona
Enrica Fei
[25 Settembre 2008]
L'assessore leghista Vittorio di Dio vieta ai missionari di esporre la bandiera arcobaleno durante la Carovana della pace. «Perché parliamo di temi scomodi per l'amministrazione: solidarietà, migrazioni, accoglienza», rispondo i missionari.
Una manifestazione pacifista si può fare solo se non si sventola la bandiera la pace: è quello che lamministrazione comunale di Verona ha deciso per la «Carovana missionaria della pace», liniziativa dei missionari italiani, la quinta dal 2000, che da oggi, 25 settembre, toccherà una ventina di città italiane, da Nord a Sud, per chiudersi a Roma il 5 ottobre.
La giunta di Verona, dopo mesi di tergiversamenti per la concessione degli spazi alla manifestazione, nei giorni scorsi ha dato lautorizzazione, a patto che non venisse esposta la bandiera della pace. «Simbolo dellestrema sinistra potrebbe turbare la sensibilità di chi non si riconosce in determinati partiti» ha motivato Vittorio di Dio, lassessore leghista alledilizia e al turismo. «Una scusa come unaltra per impedirci di svolgere la nostra manifestazione» ha commentato padre Cavallin, missionario comboniano oggi a Verona per una conferenza stampa sulla vicenda. «La nostra non voleva essere assolutamente una manifestazione di protesta ha spiegato Cavallin ma di noi hanno avuto paura. Avremmo concentrato lattenzione su temi poco cari alle amministrazioni leghiste: limmigrazione, laccoglienza, la solidarietà».
Negli ultimi tre mesi infatti, lautorizzazione alla manifestazione pacificista, a Verona, aveva conosciuto vie tortuose e difficili, molto più di quelle che la Carovana missionaria ha incontrato nel resto suo viaggio da Nord a Sud. «Pretendevano precisazioni di ogni tipo, al limite dellassurdo spiega Padre Cavallin Don Pizzoli, uno degli organizzatori della manifestazione, aveva comunque fatto sapere tutto, nei minimi dettagli».
Finalmente, dopo tre mesi, il 17 settembre, lassessore Vittorio di Dio ha fatto sapere che Piazza Bra e una sala pubblica del Palazzo della Gran Guardia sarebbero state concesse ai missionari. «A patto che- così si leggeva nella lettera inviata agli organizzatori- si ometta qualsivoglia riferimento partitico e si espongano unicamente bandiere istituzionali». Fra questi riferimenti partitici, per lamministrazione leghista, cè anche la bandiera della pace.
Don Pizzoli, nella lettera di risposta, oltre a ricordare allassessore che la Carovana «è uniniziativa di natura ecclesiale e quindi libera da qualsiasi partecipazione partitica», ha precisato che la bandiera arcobaleno «è stata usata già negli anni 80 dal movimento Beati i costruttori di pace, considerandola come un richiamo allarcobaleno biblico, ponte di pace fra Dio e lumanità. Aldilà di questo, una bandierà che non lede la dignità di nessuno, ha tutto il diritto di essere esposta. Proprio per questo preferiamo mantenere la nostra libertà e autonomia a svolgere le nostre manifestazioni in ambienti ecclesiali».
«Quando si è reso conto della figura che Verona avrebbe fatto, unica a negarci la possiblità di svolgere la manifestazione, lamministrazione ha provato a giustificarsi in modo meschino e bugiardo continua padre Cavallin Vittorio di Dio con i giornalisti ha tirato fuori una motivazione inesistente, secondo la quale ci avrebbe negato laffissione di una bandiera di 30 metri in mezzo alla piazza e di quella soltanto. Di questa bandiera invece non si era mai assolutamente parlato».
Iniziata nellanno del Giubileo del 2000 con una manifestazione a Verona per sottolineare il Giubileo degli oppressi, la Carovana missionaria della pace è promossa dagli Istituti Missionari nazionali e dai Centri missionari diocesani, con il sostegno del Segretariato unitario di animazione missionaria.
Il tema di questanno sarà Liberare la Parola. «La scelta dellitineranza ci dà modo di andare incontro allaltro, vincendo le abitudini, esponendosi allautocritica, superando il rischio dellimmobilismo e della rassegnazione. Litineranza ci induce a misurare le distanze tra le diverse culture e condizioni sociali, e a mettere meglio a fuoco parole come legalità, rifiuti, acqua, territorio, immigrazione, cittadinanza, memoria», spiega Cavallin. Questi saranno infatti i temi su cui la Carovana si concentrerà in maggior modo.
La manifestazione si svolgerà ugualmente a Verona, ma non nei luoghi comunali che in un primo momento erano stati richiesti. I missionari si riuniranno allIstituto delle Stigmate e manifesteranno di fronte al Tempio votivo. «E con nostro rammarico e dispiacere afferma padre Cavallin- che questanno liniziativa si svolgerà a Verona solo in territori ed ambienti ecclesiastici. Quando da questi liniziativa parte ma non a questi è rivolta».
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