vorrei togliermi dalla lista come devo fare?
--- Sab 13/9/08, Marco Zerbino <marco.zerbino@???> ha scritto:
> Da: Marco Zerbino <marco.zerbino@???>
> Oggetto: Re: [cm-Roma] da lista ror vergogna italiana
> A: "lista cm-roma." <cm-roma@???>
> Data: Sabato 13 settembre 2008, 23:46
> Che bella, che bella, la lista cm roma...neanche un
> commento, su questa
> mail agghiacciante...
> no, non e' un'accusa a nessuno: quando l'orrore
> e' troppo grande, le
> parole mancano: credo sia cosi' per tutti noi...
> pero', per favore, non la mettiamo sul fatto che e'
> perche' noi siamo
> diversi, perche' siamo anarchici, perche' qui,
> perche' la, che non ce ne
> frega niente dell'apocalisse che si sta verificando
> intorno a noi...la
> verita' e' che ci sentiamo impotenti, cioe'
> PRIVI DI POTERE, ed
> effettivamente lo siamo...poi c'e' chi di potere ne
> ha ancor meno di noi
> (le persone di cui si parla in questa mail, e si potrebbero
> citare tanti
> altri casi...)
> Ma a noi, si sa, il potere non ci interessa, noi siamo per
> l'azione
> diretta...non ci interessa avere in qualche modo voce in
> capitolo sui
> cio' che avviene sopra le nostre teste, e che prima o
> poi, speriamo non
> troppo presto, conosceremo in maniera diretta.
> mz
>
> pipino ha scritto:
> > Fatela girare, dopo averla letta, questa vergogna:
> tutta italiana.
> >
> > Doriana Goracci
> >
> >
> >
> > Si erano fermati fuori del paese, vicino Verona, solo
> per mangiare.
> > Sono stati picchiati, sequestrati e torturati dai
> carabinieri per
> > ore.
> > La loro testimonianza
> >
> > Venerdì 5 settembre 2008, ore 12. Tre famiglie
> parcheggiano le
> > roulotte nel piazzale delle giostre a Bussolengo
> [Verona]. Le
> > famiglie
> > sono formate da Angelo e Sonia Campos con i loro
> cinque figli
> > [quattro
> > minorenni], dal figlio maggiorenne della coppia con la
> moglie e
> > altri
> > due minori, infine dal cognato Cristian Udorich con la
> sua compagna e
> > i
> > loro tre bambini. Tra le roulotte parcheggiate
> c´è già quella di
> > Denis
> > Rossetto, un loro amico. Sono tutti cittadini italiani
> di origine
> > rom.
> >
> > Quello che accade dopo lo racconta Cristian, che ha
> trentotto anni
> > ed è nato a San Giovanni Valdarno [Arezzo].
> Cristian vive a Busto
> > Arsizio [Varese] ed è un predicatore evangelista
> tra le comunità rom
> > e
> > sinte della Lombardia. Abbiamo parlato al telefono con
> lui grazie
> > all´aiuto di Sergio Suffer dell´associazione
> Nevo Gipen [Nuova vita]
> > di
> > Brescia, che aderisce alla rete nazionale
> «Federazione rom e sinti
> > insieme».
> >
> > «Stavamo preparando il pranzo, ed è arrivata una
> pattuglia di vigili
> > urbani - racconta Cristian - per dirci di sgomberare
> entro un paio
> > di
> > ore. Abbiamo risposto che avremmo mangiato e che
> saremmo subito
> > ripartiti. Dopo alcuni minuti arrivano due
> carabinieri. Ci dicono di
> > sgomberare subito. Mio cognato chiede se quella era
> una minaccia.
> > Poi
> > cominciano a picchiarci, minorenni compresi».
> >
> > La voce si incrina per l´emozione: «Hanno subito
> tentato di
> > ammanettare Angelo - prosegue Cristian - Mia sorella,
> sconvolta, ha
> > cominciato a chiedere aiuto urlando `non abbiamo fatto
> nulla´. Il
> > carabiniere più basso ha cominciato allora a
> picchiare in testa mia
> > sorella con pugni e calci fino a farla sanguinare. I
> bambini si sono
> > messi a piangere. È intervenuto per difenderci
> anche Denis. `Stai
> > zitta
> > puttana´, ha urlato più volte uno dei
> carabinieri a mia figlia di
> > nove
> > anni. E mentre dicevano a me di farla stare zitta
> `altrimenti
> > l´ammazziamo di botte´ mi hanno riempito di
> calci. A Marco, il
> > figlio
> > di nove anni di mia sorella, hanno spezzato tre
> denti... Subito
> > dopo
> > sono
> > arrivate altre pattuglie: tra loro un uomo in
> borghese, alto circa
> > un
> > metro e settanta, calvo: lo chiamavano maresciallo.
> Sono riuscito a
> > prendere il mio telefono, ricordo bene l´ora, le
> 14,05, e ho
> > chiamato
> > il 113 chiedendo disperato all´operatore di
> aiutarci perché alcuni
> > carabinieri ci stavano picchiando. Con violenza mi
> hanno strappato
> > il
> > telefono e lo hanno spaccato. Angelo è riuscito a
> scappare. È stato
> > fermato e arrestato, prima che riuscisse ad arrivare
> in questura. Io
> > e
> > la mia compagna, insieme a mia sorella, Angelo e due
> dei loro figli,
> > di
> > sedici e diciassette anni, siamo stati portati nella
> caserma di
> > Bussolengo dei carabinieri».
> >
> > «Appena siamo entrati,erano circa le due - dice
> Cristian - hanno
> > chiuso
> > le porte e le finestre. Ci hanno ammanettati e fatti
> sdraiare per
> > terra. Oltre ai calci e i pugni, hanno cominciato a
> usare il
> > manganello, anche sul volto... Mia sorella e i ragazzi
> perdevano
> > molto
> > sangue. Uno dei carabinieri ha urlato alla mia
> compagna: `Mettiti in
> > ginocchio e pulisci quel sangue bastardo´. Ho
> implorato che si
> > fermassero, dicevo che sono un predicatore
> evangelista, mi hanno
> > colpito con il manganello incrinandomi una costola e
> hanno urlato
> > alla
> > mia compagna `Devi dire, io sono una puttana´, cosa
> che lei,
> > piangendo,
> > ha fatto più volte».
> >
> > Continua il racconto Giorgio, che ha diciassette anni
> ed è uno dei
> > figli di Angelo: «Un carabiniere ha immobilizzato
> me e mio fratello
> > Michele, sedici anni. Hanno portato una bacinella
> grande, con
> > cinque-sei litri di acqua. Ogni dieci minuti, per
> almeno un´ora, ci
> > hanno immerso completamente la testa nel secchio per
> quindici
> > secondi.
> > Uno dei carabiniere in borghese ha filmato la scena
> con il
> > telefonino.
> > Poi un altro si è denudato e ha detto `fammi un
> bocchino´».
> >
> > Alle 19 circa, dopo cinque ore, finisce l´incubo e
> tutti vengono
> > rilasciati, tranne Angelo e Sonia Campos e Denis
> Rossetto, accusati
> > di
> > resistenza a pubblico ufficiale. Giorgio e Michele,
> prima di essere
> > rilasciati, sono trasferiti alla caserma di Peschiera
> del Grada per
> > rilasciare le impronte. Cristian con la compagna e i
> ragazzi vanno a
> > farsi medicare all´ospedale di Desenzano [Brescia].
> >
> > Sabato mattina la prima udienza per direttissima
> contro i tre
> > «accusati», che avevano evidenti difficoltà a
> camminare per le
> > violenze. «Con molti familiari e amici siamo andati
> al tribunale di
> > Verona - dice ancora Cristian - L´avvocato ci ha
> detto che
> > potrebbero
> > restare nel carcere di Verona per tre anni». Nel
> fine settimana la
> > notizia appare su alcuni siti, in particolare
> Sucardrom.blogspot.
> > com.
> > La stampa nazionale e locale non scrive nulla, salvo
> l´Arena di
> > Verona.
> > La Camera del lavoro di Brescia e quella di Verona,
> hanno messo a
> > disposizione alcuni avvocati per sostenere il lavoro
> di Nevo Gipen.
> >
> > di Gianluca Carmosino (Carta)
> >
> >
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> > *Per chi ricorda sono incubi*
> > *Per chi dimentica solo nostalgie*
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