Repubblica Genova
Acquasola, stop alle ruspe
Il Tar accoglie il ricorso degli ambientalisti contro il parking
La battaglia
Italia Nostra e Legambiente vincono il primo round, la decisione definitiva arriverà però soltanto il prossimo 23 ottobre
MARCO PREVE
Le ruspe e le seghe per tagliare i primi platani malati erano già accese. Ma, in extremis, l´inizio dei lavori per il contestato parcheggio sotto i giardini dell´Acquasola ha subito uno stop. I giudici del Tar, cui si erano rivolti con un ricorso le associazioni Italia Nostra e Legambiente, hanno accolto la richiesta di sospensiva presentata dagli avvocati Carlo e Raniero Raggi.
I magistrati hanno ritenuto fondati i motivi per un ulteriore approfondimento del caso, hanno congelato ogni attività, e il 23 di ottobre entreranno nel merito, ovvero si pronunceranno definitivamente per dire se il progetto sia legittimo o no.
«Saranno rispettate le decisioni dell´Autorità Giudiziaria, fiduciosi che anche le forze politiche e sociali assumano analogo atteggiamento evitando ulteriori contestazioni qualora il pronunciamento risulti favorevole al prosieguo dell´attività edilizia» ha dichiarato ieri l´assessore comunale ai grandi progetti Mario Margini. E´ probabile, però, che anche di fronte a un via libera giudiziario, le pacifiche proteste degli ambientalisti continueranno, forti per altro delle durissime critiche dello stesso sindaco Marta Vincenzi che un anno fa si pronunciò pubblicamente contro il park e cercò di trovare un´alternativa senza riuscirvi.
Quanto ai motivi che per ora hanno convinto i giudici a concedere la sospensiva, i punti elencati dai legali di Italia Nostra e Legambiente sono molti.
Si parte dal nocciolo della questione, ovvero la decisione di realizzare sotto l´Acquasola un parcheggio che è frutto di un contenzioso iniziato nei primi anni ´90 tra la Sistema Parcheggi e il Comune, e che ha attraversato arresti e condanne del periodo Mani Pulite per il park di piazza Della Vittoria.
Gli avvocati Raggi sottolineano come il parcheggio vada contro la filosofia urbana che sostiene parcheggi periferici per alleggerire il traffico in centro città. «La spianata dell´Acquasola infatti è situata non già a corona del centro cittadino - è scritto nel ricorso - ma all´interno di esso e proprio in mezzo alle aree più densamente abitate».
«In uno dei documenti che abbiamo potuto consultare - spiega l´avvocato Raniero Raggi - la definizione di parcheggio di interscambio viene giustificata con la vicinanza della metropolitana. Come se uno parcheggiasse la macchina in centro per poi trasferirsi col metrò in periferia».
Altre criticità riguardano la difesa del verde, del valore storico dei giardini e poi l´aumento dell´inquinamento. «La realizzazione dell´intervento - scrivono i legali - comporterebbe dunque l´abbattimento di molti alberi secolari, una rilevante riduzione dello spazio oggi adibito a giardino (in conseguenza dell´apertura dei fori di ventilazione e della costruzione del manufatto di protezione del corpo scala-ascensore), l´alterazione del bastione ottocentesco e un notevole incremento dell´inquinamento atmosferico nella spianata».
Tra i motivi che i ricorrenti adducono a sostegno della richiesta di illegittimità anche i pareri forniti dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e per il Paesaggio. Secondo gli ambientalisti l´approvazione del progetto non è supportata da «un´adeguata motivazione». Anzi le spiegazioni fornite dalla Soprintendenza, secondo il ricorso «non potrebbero certamente costituire la motivazione di alcun atto di autorizzazione neppure se si trattasse di interventi di minima entità».
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Andrea Agostini, leader della protesta: sotto il parco sono sepolte 100mila vittime della peste
"Questa è una prima vittoria lì non si può proprio costruire"
MICHELA BOMPANI
«Possibile che non intervenga la Chiesa? Lì sotto ci sono sepolte 100.000 persone, le vittime della peste di Genova»: Andrea Agostini, pasionario dell´Acquasola, leader del comitato anti-parcheggio e presidente del circolo Nuova Ecologia di Legambiente, non riposa sugli allori. Sa bene che, questa sospensiva del Tar, è solo una tregua. Il comitato anti-parcheggio ha più fiducia, oggi, ma la battaglia non è ancora vinta del tutto. E poi c´è una novità, un´altra freccia all´arco dei no-park, che si è aggiunta ieri pomeriggio alla Loggia di Banchi, con la relazione del gruppo di speleologi, guidati da Stefano Podestà, che hanno indagato il sottosuolo dell´area, quello che dovrebbe essere sventrato dal parcheggio.
Agostini, cosa succede?
«La stratigrafia della zona interessata dallo scavo dice che quella era la Scarpino di Genova nel Seicento. Gli speleologi documentano la presenza di una "discarica" dell´epoca, ovvero un´enciclopedia di storia materiale della Genova del XVII secolo. Non solo, c´è una necropoli».
I morti di peste?
«Stiamo attendendo i risultati di un nuovo sopralluogo degli speleologi, ci sono forti probabilità che la necropoli secentesca che Sistema Parcheggi dice essere dall´altro lato dell´area, si trovi proprio nella zona che verrà distrutta dalle ruspe».
Come avete accolto la notizia della sospensiva?
«Tripudio. Gioia. Ma con i piedi per terra. Il verdetto arriverà solo il 23 ottobre. Però per sabato 27 settembre invitiamo tutti i cittadini a un banchetto bio all´Acquasola per festeggiare insieme questo primo punto».
Sistema Parcheggi dice che ricorrerà al consiglio di Stato se il Tar dovesse raccogliere le vostre istanze.
«E noi faremo altrettanto. E ci aspettiamo che il Comune non si costituisca accanto ai costruttori. Poi, se le ultime indagini archeologiche dovessero confermare i nostri sospetti, la Soprintendenza, che accusiamo di aver fatto rilievi non approfonditi, dovrà rivedere i permessi concessi. Sa cosa accadrà?»
Cosa?
«Che se mai cominciassero a scavare, troverebbero comunque una quantità tale di reperti che si troverebbero i lavori bloccati dalla sovrintendenza per anni. Guardi cos´è successo con il parcheggio sotto Villetta Di Negro e anche lì la sovrintendenza aveva assicurato che fosse tutto libero».
Le piante all´Acquasola sono malate o no?
«Stanno benissimo. Quelle malate sono già state individuate dall´osservatorio verde del Comune e, giustamente, sono state sostituite. Quelle piante non vanno toccate».
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Carlo
Forum Per La Sinistra Europea - Genova
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Coordinamento Genovese contro l'Alta Velocità
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