Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti
Mercoledì 17 settembre dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale
di Genova, 329° ora in silenzio per la pace.
Incollo di seguito il volantino che verrà distribuito.
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PACE, SICUREZZA, GIUSTIZIA…..
* Mentre in Italia i problemi dei meno abbienti si aggravano a causa
dell’aumento dei prezzi dei generi di prima necessità – generi di
sopravvivenza – il nostro governo trova le risorse per far
partecipare i soldati italiani ad una guerra di occupazione.
* Stragi di civili a parte, le truppe di occupazione in Afghanistan
non ottengono grandi successi militari: al di fuori della capitale
Kabul continuano a spadroneggiare i signori della guerra.
NONOSTANTE CIO’ IL NOSTRO GOVERNO DICHIARA LA PROPRIA
DISPONIBILITA’ AD INVIARE SOLDATI ITALIANI IN ALTRE PARTI DEL MONDO.
* Altri soldati vengono inviati a “garantire la sicurezza” in
numerose città, con un’operazione che ai più ottimisti appare di
pura facciata, e ad altri una pericolosa militarizzazione della
vita quotidiana: militari armati fanno parte sempre più del
paesaggio che si è abituati a vedere quotidianamente.
*Siamo a conoscenza della crisi mondiale che influisce sull’aumento
quotidiano del costo della vita.
Ma constatiamo che il governo italiano non mette in atto alcuna
iniziativa, se non l’umiliante “tessera della povertà” per aiutare
davvero chi è in difficoltà. Non pensa minimamente alla possibilità di
aumentare pensioni e salari; né di diminuire prezzi e tariffe.
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Scrive Loris Campetti sul “Manifesto “ del 19-8-2008:
“ L/’Italia ha una classe dirigente ipocrita e miope. Chi governa
l’econmia e la politica ci assorda con grida di dolore per la mancanza
di sicurezza. Nel suo nome si sono militarizzate le città.
….
I sindaci si fanno sceriffi per difendere, ai semafori e nei cassonetti,
i “diritti democratici” di una popolazione spinta a vivere in una torre
d’avorio, sotto la minaccia di corpi estranei: rom, immigrati,
poveracci…Si vuole difendere il benessere assediato dalla povertà
spacciata come criminalità.
…La sicurezza sociale, cioè della persona, il diritto per milioni di
giovani di costruirsi un futuro o dei più anziani di non essere
costretti a farsi multare mentre infilano mani e testa nei cassonetti,
non ha voce e sempre meno sponsor. L’Italia è il paese europeo con più
addetti alle forze dell’ordine in rapporto al numero dei reati, che
invece è inferiore o in linea con gli altri paesi dell’Unione. Ma è
anche il paese in cui si muore di più sul lavoro, o sulle strade”
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