[Cm-milano] ..e noi non ci saremo

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Autor: gio
Data:  
Para: cm-milano@inventati.org
Assunto: [Cm-milano] ..e noi non ci saremo
In tutto il mondo, questa è la settimana della mobilità sostenibile.

"Clean air for all, Aria pulita per tutti " è il tema dell'edizione 2008 di
European Mobility Week, la Settimana europea della mobilità, in programma
dal 14 al 26 settembre in numerose città europee. Di belle iniziative, in
Europa, ce ne sono molte: nel blog della European Mobility Week ne sono
evidenziate alcune.

Noi di +bc non ci saremo:

1) Traffico killer:
Nel 2001 nella città di Milano si sono verificati 18 incidenti per ogni
1.000 veicoli, mentre in quella di Palermo si sono registrati 19 morti per
ogni 1.000 incidenti. Sono dati che assegnano a Milano il primato del
maggior tasso di sinistrosità e a Palermo quello del maggior tasso di
mortalità stradale nel confronto tra le prime otto città italiane: Roma,
Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Firenze e Bologna. E' quanto emerge
realizzata sulla base della elaborazione di dati Aci e Istat. La situazione
non è per niente migliorata nel 2007 nonostante 6 anni di settimane della
"immobilità insostenibile, sulle strade di Milano si continua a morire
(ricordiamo una media di un ciclista ucciso al mese per 12 mesi l'anno!!!)

2) Aria irrespirabile nonostante l'eco-pass:
Milano: PM10, oltre il limite 14 volte in un mese L'associazione
Chiamamilano ha divulgato dati sconcertanti, anche se ormai siamo abituati
alle notizie sull'inquinamento. Secondo le centraline fisse e il laboratorio
mobile dell'associazione, a Milano, negli ultimi 34 giorni, le polveri
sottili hanno superato ben 14 volte il limite consentito. In sostanza, quasi
un giorno su due. Milano viene assalita quotidianamente da 763.500 veicoli a
4 ruote, il 13,5% sono veicoli commerciali, l'86,5% automobili. Di queste
auto il 69,5% appartiene a persone che non risiedono nel comune ...
l'eco-pass ne limita l'ingresso solo sulla cerchia dei Navigli, ci sapete
dire a cosa serve? Questa è l'aria che respiriamo tutti i giorni!! (abbiamo
la cattiva abitudine di respirare sempre e non a giorni alterni)

3) Parcheggi al posto di piste ciclabili:
Milano ha vinto la candidatura all'EXPO2015. Ci sembra invece che rispetto a
Smirne sia anni luce indietro sulle questioni ambientali. Un esempio? Smirne
(città che vive prevalentemente di turismo) tutela e valorizza le sue
bellezze architettoniche, mentre Milano fa scempio della darsena leonardesca
per costruire parcheggi, tra l'altro attirando traffico verso il centro, e
non facendo assolutamente nulla per mettere mano alla rete di piste
ciclabili cittadina.

4) Il bike-sharing farsa:
Sentenza a ottobre. L'azienda vincitrice: «Andiamo avanti» Slitta il bike
sharing, il Tar blocca l'appalto La società esclusa, la spagnola Cemusa, ha
impugnato il bando di concorso dell'Atm.
No comment su tutta la vicenda.

5) trasporti pubblici penalizzati:
Nulla si fa invece per investire nel trasporto pubblico sia su gomma che su
rotaia, il flusso di pendolari è penalizzato dai pesanti tagli agli
investimenti: "Le ferrovie in Italia stanno perdendo l'ultimo treno. Il 94%
dei pendolari intervistati è insoddisfatto del servizio ferroviario.
Problemi principali: puntualità, pulizia, affollamento e informazione. Ma
oltre ai disagi si registrano danni economici per il ritardo sul posto di
lavoro: tra permessi e giorni di ferie chiesti per tamponare l'ingresso
ritardato in ufficio si conta in media un totale di 350 euro in meno sulle
buste paga di un anno. " [Altroconsumo]
Siamo sicuri che Milano sia all'altezza dei compiti di sostenibilità
ambientale che tanto vanta in vista dell'EXPO 2015? Secondo noi la settimana
della "immobilità" si è trasformata in un carosello di belle idee
sostenibili, ma che rimangono tutte irrimediabilmente sulla carta delle
buone intenzioni (o forse servono per strategie politiche per laccare di
verde le inadempienze dei nostri amministratori?) tutto questo buonismo a
noi non interessa.
Ragione per cui ce ne tiriamo fuori, noi che lavoriamo tutto l'anno per
rendere questa città più ciclabile, non partecipiamo alla farsa di una
Milano città della "immobilità insostenibile".