Re: [cm-Roma] da lista ror vergogna italiana

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Autor: Marco Zerbino
Data:  
A: lista cm-roma.
Assumptes nous: [cm-Roma] come togliersi da lista
Assumpte: Re: [cm-Roma] da lista ror vergogna italiana
Che bella, che bella, la lista cm roma...neanche un commento, su questa
mail agghiacciante...
no, non e' un'accusa a nessuno: quando l'orrore e' troppo grande, le
parole mancano: credo sia cosi' per tutti noi...
pero', per favore, non la mettiamo sul fatto che e' perche' noi siamo
diversi, perche' siamo anarchici, perche' qui, perche' la, che non ce ne
frega niente dell'apocalisse che si sta verificando intorno a noi...la
verita' e' che ci sentiamo impotenti, cioe' PRIVI DI POTERE, ed
effettivamente lo siamo...poi c'e' chi di potere ne ha ancor meno di noi
(le persone di cui si parla in questa mail, e si potrebbero citare tanti
altri casi...)
Ma a noi, si sa, il potere non ci interessa, noi siamo per l'azione
diretta...non ci interessa avere in qualche modo voce in capitolo sui
cio' che avviene sopra le nostre teste, e che prima o poi, speriamo non
troppo presto, conosceremo in maniera diretta.
mz

pipino ha scritto:
> Fatela girare, dopo averla letta, questa vergogna: tutta italiana.
>
> Doriana Goracci
>
>
>
> Si erano fermati fuori del paese, vicino Verona, solo per mangiare.
> Sono stati picchiati, sequestrati e torturati dai carabinieri per
> ore.
> La loro testimonianza
>
> Venerdì 5 settembre 2008, ore 12. Tre famiglie parcheggiano le
> roulotte nel piazzale delle giostre a Bussolengo [Verona]. Le
> famiglie
> sono formate da Angelo e Sonia Campos con i loro cinque figli
> [quattro
> minorenni], dal figlio maggiorenne della coppia con la moglie e
> altri
> due minori, infine dal cognato Cristian Udorich con la sua compagna e
> i
> loro tre bambini. Tra le roulotte parcheggiate c´è già quella di
> Denis
> Rossetto, un loro amico. Sono tutti cittadini italiani di origine
> rom.
>
> Quello che accade dopo lo racconta Cristian, che ha trentotto anni
> ed è nato a San Giovanni Valdarno [Arezzo]. Cristian vive a Busto
> Arsizio [Varese] ed è un predicatore evangelista tra le comunità rom
> e
> sinte della Lombardia. Abbiamo parlato al telefono con lui grazie
> all´aiuto di Sergio Suffer dell´associazione Nevo Gipen [Nuova vita]
> di
> Brescia, che aderisce alla rete nazionale «Federazione rom e sinti
> insieme».
>
> «Stavamo preparando il pranzo, ed è arrivata una pattuglia di vigili
> urbani - racconta Cristian - per dirci di sgomberare entro un paio
> di
> ore. Abbiamo risposto che avremmo mangiato e che saremmo subito
> ripartiti. Dopo alcuni minuti arrivano due carabinieri. Ci dicono di
> sgomberare subito. Mio cognato chiede se quella era una minaccia.
> Poi
> cominciano a picchiarci, minorenni compresi».
>
> La voce si incrina per l´emozione: «Hanno subito tentato di
> ammanettare Angelo - prosegue Cristian - Mia sorella, sconvolta, ha
> cominciato a chiedere aiuto urlando `non abbiamo fatto nulla´. Il
> carabiniere più basso ha cominciato allora a picchiare in testa mia
> sorella con pugni e calci fino a farla sanguinare. I bambini si sono
> messi a piangere. È intervenuto per difenderci anche Denis. `Stai
> zitta
> puttana´, ha urlato più volte uno dei carabinieri a mia figlia di
> nove
> anni. E mentre dicevano a me di farla stare zitta `altrimenti
> l´ammazziamo di botte´ mi hanno riempito di calci. A Marco, il
> figlio
> di nove anni di mia sorella, hanno spezzato tre denti... Subito
> dopo
> sono
> arrivate altre pattuglie: tra loro un uomo in borghese, alto circa
> un
> metro e settanta, calvo: lo chiamavano maresciallo. Sono riuscito a
> prendere il mio telefono, ricordo bene l´ora, le 14,05, e ho
> chiamato
> il 113 chiedendo disperato all´operatore di aiutarci perché alcuni
> carabinieri ci stavano picchiando. Con violenza mi hanno strappato
> il
> telefono e lo hanno spaccato. Angelo è riuscito a scappare. È stato
> fermato e arrestato, prima che riuscisse ad arrivare in questura. Io
> e
> la mia compagna, insieme a mia sorella, Angelo e due dei loro figli,
> di
> sedici e diciassette anni, siamo stati portati nella caserma di
> Bussolengo dei carabinieri».
>
> «Appena siamo entrati,erano circa le due - dice Cristian - hanno
> chiuso
> le porte e le finestre. Ci hanno ammanettati e fatti sdraiare per
> terra. Oltre ai calci e i pugni, hanno cominciato a usare il
> manganello, anche sul volto... Mia sorella e i ragazzi perdevano
> molto
> sangue. Uno dei carabinieri ha urlato alla mia compagna: `Mettiti in
> ginocchio e pulisci quel sangue bastardo´. Ho implorato che si
> fermassero, dicevo che sono un predicatore evangelista, mi hanno
> colpito con il manganello incrinandomi una costola e hanno urlato
> alla
> mia compagna `Devi dire, io sono una puttana´, cosa che lei,
> piangendo,
> ha fatto più volte».
>
> Continua il racconto Giorgio, che ha diciassette anni ed è uno dei
> figli di Angelo: «Un carabiniere ha immobilizzato me e mio fratello
> Michele, sedici anni. Hanno portato una bacinella grande, con
> cinque-sei litri di acqua. Ogni dieci minuti, per almeno un´ora, ci
> hanno immerso completamente la testa nel secchio per quindici
> secondi.
> Uno dei carabiniere in borghese ha filmato la scena con il
> telefonino.
> Poi un altro si è denudato e ha detto `fammi un bocchino´».
>
> Alle 19 circa, dopo cinque ore, finisce l´incubo e tutti vengono
> rilasciati, tranne Angelo e Sonia Campos e Denis Rossetto, accusati
> di
> resistenza a pubblico ufficiale. Giorgio e Michele, prima di essere
> rilasciati, sono trasferiti alla caserma di Peschiera del Grada per
> rilasciare le impronte. Cristian con la compagna e i ragazzi vanno a
> farsi medicare all´ospedale di Desenzano [Brescia].
>
> Sabato mattina la prima udienza per direttissima contro i tre
> «accusati», che avevano evidenti difficoltà a camminare per le
> violenze. «Con molti familiari e amici siamo andati al tribunale di
> Verona - dice ancora Cristian - L´avvocato ci ha detto che
> potrebbero
> restare nel carcere di Verona per tre anni». Nel fine settimana la
> notizia appare su alcuni siti, in particolare Sucardrom.blogspot.
> com.
> La stampa nazionale e locale non scrive nulla, salvo l´Arena di
> Verona.
> La Camera del lavoro di Brescia e quella di Verona, hanno messo a
> disposizione alcuni avvocati per sostenere il lavoro di Nevo Gipen.
>
> di Gianluca Carmosino (Carta)
>
>
>
>
> *Per chi ricorda sono incubi*
> *Per chi dimentica solo nostalgie*
> _______________________________________________
> Cm-roma mailing list
> Cm-roma@???
> https://www.autistici.org/mailman/listinfo/cm-roma
>
>