Re: [Forumlucca] Fw: RIFONDAZIONE PER UNA NUOVA E PIU' GRAND…

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Szerző: Eugenio
Dátum:  
Címzett: forumlucca
Tárgy: Re: [Forumlucca] Fw: RIFONDAZIONE PER UNA NUOVA E PIU' GRANDESINISTRA PER CAPANNORI
carissimo mi sembra del tutto ovvia questa mia precisazione ma siccome vedo
che non hai afferrato il senso politico del documento allora tento in poche
parole di precisartelo. A Capannori non siamo nella situazione in cui
dobbiamo sceglierci un candidato a Sindaco se fosse così io continuo a
credere che il metodo migliore e più democratico sia quello di far decidere
migliaia di cittadini attraverso le primarie di COALIZIONE anziche piccoli
gruppi ristretti di dirigenti. La situazione di Capannori è diversa perchè
un Sindaco c'è già ed è quello che ha guidato la coalizzione in questo suo
primo mandato amministrativo, ora se la valutazione di questa esperienza di
governo è positiva da parte di tutta la coalizione e se questa concorda nel
proseguire rilanciandola e rafforzandola allora non vedo più l'utilità di
fare le primarie a meno che non si voglia usare le primarie per altri scopi
e altri fini come quello di indebolire l'attuale sindaco e modificare la
maggioranza magari spostandola al centro verso un nuovo centro sinistra
senza più la sinistra.

ciao

Eugenio



----- Original Message -----
From: "Massimiliano Piagentini" <massimiliano.piagentini@???>
To: <forumlucca@???>
Sent: Monday, September 08, 2008 1:34 AM
Subject: Re: [Forumlucca] Fw: RIFONDAZIONE PER UNA NUOVA E PIU'
GRANDESINISTRA PER CAPANNORI


Caro Eugenio,

non entro nel merito della questione politica posta al centro
dell'intervento che hai girato (le elezioni a Capannori, la
costruzione di un'ampia aggregazione di sinistra, il giudizio sulla
giunta Del Ghingaro), ma permettimi di dire che trovo incredibile,
vista la fonte, il passaggio riguardante le primarie:
"le elezioni primarie sono del tutte inutili, politicamente sbagliate,
funzionali solo a chi vuole perseguire un'altra prospettiva, con una
maggioranza diversa e soprattutto senza la sinistra".

Possibile che, nel giro di poco tempo, quello che veniva descritto
come uno strumento indispensabile per la democrazia partecipativa, e
necessario prima di ogni appuntamento elettorale per scegliere il
candidato migliore, diventi adesso uno strumento "inutile" e
sbagliato?

Non c'è incoerenza in tutto questo?


massimiliano


Il 07/09/08, Eugenio<eugbaro@???> ha scritto:
>
>
>
>
>
>
>
> RILANCIARE RIFONDAZIONE DENTRO UN PROGETTO DAL BASSO
>
> PER LA RICOSTRUZIONE DI UNA GRANDE SINISTRA PER CAPANNORI
>
>
>
> Questa è la sfida che lancia rifondazione a tutto il popolo della sinistra
> del Capannorese
>
>
>
>
>
> COMUNICATO STAMPA
>
>
>
> Il Comitato Direttivo del circolo della piana di RIFONDAZIONE COMUNISTA,
> ha
> riconfermato segretario, Giovanni Corazzi, 41 anni, impiegato, di
> Gragnano.
> All'ordine del giorno dell'assemblea, oltre al rinnovo della carica
> direttiva, vi era anche la discussione sulla linea politica del partito in
> vista delle prossime elezioni amministrative. RIFONDAZIONE COMUNISTA
> lavorerà nella piana per avviare un processo sociale e culturale dal
> basso,
> radicato sui territori, per ricostruire una nuova cultura, nuove pratiche
> sociali e forme del fare politica per una nuova sinistra all'altezza delle
> sfide, delle domande e dei bisogni di questo XXI secolo, consapevoli che i
> nostri contenuti non sono, per fortuna, di nostra esclusiva appartenenza
> ma
> appartengono ad un popolo più ampio. Una nuova sinistra è già nata e non a
> tavolino ma nel vivo del conflitto sociale, si è ritrovata nelle vie e
> nelle
> piazze di tante città, insieme a lottare contro le politiche liberiste, la
> precarietà, per difendere diritti civili e sociali, per la pace ed il
> disarmo, per fermare e contrastare il saccheggio dei beni comuni e del
> territorio.
>
> Attenzione particolare è stata posta al comune di Capannori dove il PRC è
> in
> maggioranza con importanti responsabilità di giunta.
>
> La volontà di lavorare per la riconferma dell'attuale maggioranza ed il
> proseguimento ed il rilancio dell'esperienza amministrativa in essere è
> emersa in maniera unanime e decisa. L'evolversi del panorama politico
> capannorese non sarà però ininfluente sulla posizione definitiva del
> partito
> che ha come suo obiettivo imprescindibile il mantenimento dell'attuale
> maggioranza e della sua linea di azione.
>
>
>
> Il Comitato Direttivo
>
>
>
> Circolo della Piana
>
> RIFONDAZIONE COMUNISTA – SINISTRA EUROPEA
>
>
>
>
>
> RILANCIARE RIFONDAZIONE DENTRO UN PROGETTO DAL BASSO
>
> PER LA RICOSTRUZIONE DI UNA GRANDE SINISTRA PER CAPANNORI
>
>
>
>
>
> Ai cittadini e agli elettori capannoresi,
>
>
>
> Nella prossima primavera nel Comune di Capannori ci saranno le elezioni
> Amministrative, un appuntamento politico importante, decisivo per la
> sinistra della Provincia di Lucca. Capannori, dopo la caduta di
> Viareggio,
> è l'ultimo grande Comune rimasto al centro sinistra a livello provinciale.
>
>
>
> Si può essere certi che la destra farà di tutto per riconquistare
> Capannori.
>
>
>
> Si mobiliteranno con grande dispendio di energie, con un dispiegamento di
> forze mai viste prima. Riconquistare Capannori ha per la destra un grande
> valore simbolico, la sua perdita rappresentò per loro un vero e proprio
> trauma psicologico oltre che politico, si sentirono come defraudati ed
> espropriati di un potere che pensavano gli appartenesse per diritto
> acquisito dalla storia. Nessuno dimentichi che Capannori è stato nella
> storia, tra i grandi Comuni, sicuramente il più conservatore della
> Toscana,
> per più di mezzo secolo l'isola bianca della toscana rossa.
>
> Ancora nella primavera del 2004 pensavano di essere invincibili, non
> ebbero
> ne buon senso ne senso del limite, esagerarono, pensarono di poter vincere
> anche ripresentando un Sindaco costretto agli arresti domiciliari,
> sottovalutarono la capacità di reazione e di indignazione del popolo
> capannorese che in quei giorni si sentì profondamente umiliato e fu
> capace
> di reagire con uno scatto di orgoglio e di dignità che compattò le forze
> del
> centro sinistra, favorì un percorso unitario e la realizzazione di un
> programma condiviso.
>
>
>
> Quella vittoria straordinaria, così profondamente desiderata, suscitò
> grande
> entusiasmo e grandi aspettative. Cosa rimane oggi di quel clima? Quante di
> quelle aspettative e speranze sono state esaudite o andate deluse?
>
>
>
> Ogni bilancio è fatto di chiari e scuri, non tutto è andato secondo le
> nostre aspirazioni e non poteva essere altrimenti, siamo stati, come
> Rifondazione, una parte minoritaria di una maggioranza plurale con tante
> anime diverse dentro. E' chiaro ed inevitabile che abbiamo dovuto fare
> mediazioni e ingoiare anche qualche rospo ma, tirando le somme, quando
> questa esperienza volge ormai al traguardo del primo mandato, noi possiamo
> dire con grande soddisfazione ed orgoglio, che abbiamo fatto la
> differenza.
> Rifondazione ha dato un contributo qualitativamente alto, ha dimostrato
> cultura di governo e capacità amministrativa, è stata portatrice di
> cambiamento e forza di innovazione.
>
>
>
> Chi, oggi, spera di approfittare del momento perché pensa che la sinistra
> sia fuori gioco o addirittura scomparsa, sbaglia i suoi calcoli: la
> sinistra
> c'è oggi come ieri, la prossima primavera sarà pronta per la sfida
> elettorale e sarà ancora più forte di ieri come punto di riferimento
> insostituibile della volontà di cambiamento, di giustizia sociale, di
> solidarietà e democrazia partecipata.
>
>
>
> Chiediamo a tutti di adoperarsi per sconfiggere le tante sirene che oggi
> cantano per chiedere un nuovo centro sinistra, più centro e meno
> sinistra,
> magari imbarcando forze centriste transfughe dal centro destra, noi non
> siamo disponibili ad avallare nessuna operazione di trasformismo che
> produrrebbe un inevitabile snaturamento politico programmatico
> dell'attuale
> coalizione.
>
> Se la valutazione delle forze che compongono questa maggioranza è
> positiva,
> come abbiamo ascoltato in questi giorni, allora è chiaro che le elezioni
> primarie sono del tutte inutili, politicamente sbagliate, funzionali solo
> a
> chi vuole perseguire un'altra prospettiva, con una maggioranza diversa e
> soprattutto senza la sinistra.
>
> Questo non vuol dire che tutto vada bene e che non ci sia bisogno di
> alcuna
> verifica politica programmatica per rilanciare e aggiornare il programma
> elettorale, anzi, riteniamo necessario adeguare il programma alle nuove
> esigenze e bisogni di una realtà sociale così profondamente mutata nel
> corso
> di questi ultimi anni, dobbiamo aggiornarlo rilanciando contenuti che sono
> stati sacrificati o rimasti in ombra in questo mandato, vogliamo
> consolidare, nel prossimo mandato amministrativo, quegli elementi di
> discontinuità politica culturale della nostra azione amministrativa,
> quegli
> elementi di novità caratterizzanti, visibili, che rappresentano tratti
> importanti di identità politica culturale che danno sostanza alla nostra
> diversità.
>
> La riscoperta dello spirito dell'antifascismo; la valorizzazione in tal
> senso della nostra modesta ma importante memoria storica; l'impegno per la
> Pace, attraverso l' iniziativa e la proposta culturale alta e qualificata
> fatta dall'osservatorio per la pace che ha coinvolto centinaia e centinaia
> di cittadini in prevalenza giovani; il concerto popolare del 1° maggio;
> l'iniziativa "Oltrepassare" per favorire il dialogo, l'incontro e
> l'integrazione tra culture e la conoscenza e la scoperta di mondi diversi;
> la centralità di tante iniziative ed azioni sull'acqua come bene comune e
> diritto inalienabile che si è materializzata anche attraverso la
> realizzazione di buone pratiche e della via dell'acqua; l'avvio con
> successo
> della transizione dal sistema ordinario tradizionale di gestione dei
> rifiuti
> verso il nuovo sistema "porta a porta", iniziativa di grande innovazione
> culturale che entro la fine di questo prima mandato sarà completata, così
> come avevamo detto e promesso; la sfida culturale giocata anche a livello
> europeo attraverso la messa in campo di buone pratiche virtuose e
> politiche
> culturali per modificare stili di vita per affermare comportamenti
> individuali e sociali più sobri, per soddisfare bisogni umani e sociali
> sprecando meno risorse, meno energia e producendo meno rifiuti; le
> politiche ambientali in genere e la promozione delle fonti di energie
> rinnovabili e infine, la rinuncia a contratti precari, primo comune a
> farlo
> da tre anni a questa parte e la loro stabilizzazione nei limiti consentiti
> dalla legge.
>
>
>
> In questo contesto storico però, la partita non la si gioca solo sui
> contenuti programmatici. La disastrosa sconfitta elettorale del 14 aprile
> ci
> dice che in questo paese sono avvenuti profondi processi di disgregazione
> e
> frantumazione del tessuto sociale che hanno messo in crisi e a volte
> cancellato valori, culture, conquiste sociali e diritti che sembravano
> acquisiti per sempre.
>
> Queste mutazioni hanno favorito l'affermarsi di culture razziste,
> xenofobe,
> spinte egoiste e una situazione di generale imbarbarimento delle relazioni
> sociali, politiche ed umane, in questo contesto la cultura della destra è
> diventata egemone, senso comune dominante.
>
> La sconfitta viene da lontano, ha radici profonde e complesse e sarebbe un
> suicidio politico dare una lettura auto consolatoria e semplicistica a
> quanto è avvenuto come, per esempio, ridurre il tutto ad errori di
> tattica
> elettorale o addirittura ad analisi del tipo: siamo stati troppo poco di
> sinistra e per questo ci hanno punito.
>
>
>
> Questa realtà rende ineluttabile ed urgente avviare un processo sociale e
> culturale dal basso, radicato sui territori, per ricostruire una nuova
> cultura, nuove pratiche sociali e forme del fare politica per una nuova
> sinistra all'altezza delle sfide, delle domande e dei bisogni di questo
> nostro secolo XXI appena iniziato.
>
>
>
> Dobbiamo lanciare questa sfida e metterci alle spalle per sempre ogni
> settarismo minoritario ed ideologico. I nostri contenuti non sono di
> nostra
> esclusiva appartenenza, appartengono per fortuna, ad un popolo più ampio
> diviso, disperso e magari rassegnato e risentito per lo stato attuale
> della
> sinistra, attraversano e creano contraddizioni, incontrano e permeano di
> se
> pezzi di società.
>
>
>
> Mai come oggi nella storia è stato così forte e incalzante il grido di
> rabbia e di dolore e la domanda di riscatto e di unità nel popolo della
> sinistra, chi la ignorerà finirà travolto e sarà spazzato via dalla storia
> di questo paese.
>
>
>
> Noi non dobbiamo inventarci niente, basta guardarci attorno a ciò che è
> successo in questi ultimi anni. Una nuova sinistra è già nata e non a
> tavolino, ma nel vivo del conflitto sociale si è ritrovata nelle vie e
> nelle
> piazze di tante città, insieme a lottare contro le politiche liberiste, la
> precarietà, per difendere diritti civili e sociali, per la Pace, il
> disarmo,
> per uno sviluppo sostenibile, per fermare e contrastare il saccheggio del
> territorio, per una energia di pace pulita e rinnovabile, per la difesa
> dei
> beni comuni.. Diversi per storie, per sensibilità, per esperienze e per
> percorsi politici ma già uniti in tante occasioni su questi qualificanti
> obiettivi politici sui quali costruire un nuovo progetto politico di
> trasformazione sociale politica e culturale della realtà italiana. A
> questo
> popolo e a questa domanda noi abbiamo dato una risposta tutta verticistica
> e
> politicista con la creazione posticcia e approssimata della Sinistra
> Arcobaleno dopo estenuanti mediazioni tra ceti politici, proponendo un
> soggetto che già nasceva sofferto e stentato, incapace per ciò stesso di
> coinvolgere e riscaldare di nuovo i nostri cuori. Oggi non vogliamo
> ripercorrere la via dell' assemblaggio di diversi ceti politici, di
> partiti e partitini, di associazioni della cosiddetta sinistra radicale,
> ma vogliamo un soggetto che nasca dai territori e si radichi nei
> territori
> attraverso processi di aggregazione che sappiano raccogliere tutte quelle
> forze sociali, culturali e politiche locali disperse.
>
>
>
> Abbiamo bisogno come l'aria di un bagno rivitalizzante, di un bagno di
> umiltà e di concretezza, di rifondare modi e forme del fare politica
> cominciando dal costruire le case della sinistra come luoghi del
> confronto,
> del fare e dell'agire unitario, per attivare buone pratiche sociali e
> rispondere ai bisogni vecchi e nuovi delle persone, al passo con i tempi.
>
>
>
> Sentirsi militanti della Rifondazione comunista e contestualmente
> protagonisti dentro ad un processo democratico partecipato di
> ricostruzione
> di una sinistra forte, unita e plurale radicata nella società.
>
>
>
> NOI DI RIFONDAZIONE DI CAPANNORI CI RIMETTIAMO IN GIOCO
>
>
>
> Proponiamo alla sinistra diffusa capannorese di avviare, a partire da
> subito, un percorso unitario in cui noi compagni e compagne di
> Rifondazione
> vogliamo stare dentro, senza rivendicare per noi alcun primato politico o
> diritto di veto e senza la presunzione di aver capito tutto ed essere in
> grado di indicare la strada certa e sicura per tutti. Dentro con la nostra
> cultura, la nostra storia e i nostri contenuti, ma uguali tra uguali,
> secondo il principio democratico una testa un voto, dove ognuno è
> protagonista con pari dignità politica.
>
>
>
> Noi proponiamo al popolo della sinistra capannorese di ritrovarsi ENTRO
> OTTOBRE UNA GRANDE ASSEMBLEA POPOLARE per dare vita a questo percorso
> democratico e partecipato, chiediamo di iniziare a camminare insieme
> domandandoci e ricercando i linguaggi, modalità, forme e pratiche nuove
> del fare politica. Chiediamo di costruire una nuova e più ampia comunità
> aperta e solidale, organizzata e radicata sul territorio, visibile e
> riconoscibile per la sua diversità vissuta e non proclamata, capace di
> confrontarsi e di costruire una nuova cultura e un nuovo pensiero
> politico.
>
>
>
> Noi non siamo disponibili ad affrontare le elezioni amministrative della
> prossima primavera con un estenuante ed inutile confronto scontro tutto
> politicista interno a ceti politici residualidi di alcuni piccoli gruppi
> che
> qui a Capannori rappresentano ormai solo se stessi. La nostra proposta è
> per
> rimettere in gioco tutta la sinistra in una grande sfida, non minoritaria,
> residuale o identitaria, ma capace di parlare a tutta la società
> capannorese.
>
>
>
> Per salvaguardare e rilanciare questa esperienza amministrativa c'è
> bisogno a Capannori di una sinistra più forte che vada ben oltre le nostre
> forze
>
>
>
> Proponiamo a tutti di cominciare aprendo entro ottobre la CASA DELLA
> SINISTRA PLURALE DEL CAPANNORESE come luogo e strumento a servizio di
> questo percorso.
>
>
>
> Partiamo da subito e sottoponiamo a verifica continua ciò che saremo stati
> in grado di costruire strada facendo. Se all'inizio del prossimo anno
> saremo
> riusciti a costruire e a mettere insieme una forza, ben oltre
> rifondazione,
> più ampia, rappresentativa, con dentro tante energie nuove e giovani, con
> l'ambizione di incidere e di avviare un processo di profonda
> trasformazione
> della società capannorese, allora noi ci dichiariamo fin d'ora disponibili
> a
> concretizzare questo percorso dentro una lista unitaria della sinistra PER
> CAPANNORI se, al contrario, dovessimo fallire questa scommessa e non
> riuscire a far decollare questo processo, allora non intendiamo procedere
> con nessun tipo di mistificazione della realtà, se saremo noi e poco più
> ci
> presenteremo alle prossime elezioni con il nostro nome e simbolo come
> lista
> di rifondazione aperta ai contributi di quanti vorranno starci.
>
>
>
>
>
> IL DIRETTIVO DEL CIRCOLO DELLA PIANA DI RIFONDAZIONE COMUNISTA
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