Re: [Forumlucca] Fw: RIFONDAZIONE PER UNA NUOVA E PIU' GRAND…

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Aihe: Re: [Forumlucca] Fw: RIFONDAZIONE PER UNA NUOVA E PIU' GRANDE SINISTRA PER CAPANNORI
Caro Eugenio,

non entro nel merito della questione politica posta al centro
dell'intervento che hai girato (le elezioni a Capannori, la
costruzione di un'ampia aggregazione di sinistra, il giudizio sulla
giunta Del Ghingaro), ma permettimi di dire che trovo incredibile,
vista la fonte, il passaggio riguardante le primarie:
"le elezioni primarie sono del tutte inutili, politicamente sbagliate,
funzionali solo a chi vuole perseguire un'altra prospettiva, con una
maggioranza diversa e soprattutto senza la sinistra".

Possibile che, nel giro di poco tempo, quello che veniva descritto
come uno strumento indispensabile per la democrazia partecipativa, e
necessario prima di ogni appuntamento elettorale per scegliere il
candidato migliore, diventi adesso uno strumento "inutile" e
sbagliato?

Non c'è incoerenza in tutto questo?


massimiliano


Il 07/09/08, Eugenio<eugbaro@???> ha scritto:
>
>
>
>
>
>
>
> RILANCIARE RIFONDAZIONE DENTRO UN PROGETTO DAL BASSO
>
> PER LA RICOSTRUZIONE DI UNA GRANDE SINISTRA PER CAPANNORI
>
>
>
> Questa è la sfida che lancia rifondazione a tutto il popolo della sinistra
> del Capannorese
>
>
>
>
>
> COMUNICATO STAMPA
>
>
>
> Il Comitato Direttivo del circolo della piana di RIFONDAZIONE COMUNISTA, ha
> riconfermato segretario, Giovanni Corazzi, 41 anni, impiegato, di Gragnano.
> All'ordine del giorno dell'assemblea, oltre al rinnovo della carica
> direttiva, vi era anche la discussione sulla linea politica del partito in
> vista delle prossime elezioni amministrative. RIFONDAZIONE COMUNISTA
> lavorerà nella piana per avviare un processo sociale e culturale dal basso,
> radicato sui territori, per ricostruire una nuova cultura, nuove pratiche
> sociali e forme del fare politica per una nuova sinistra all'altezza delle
> sfide, delle domande e dei bisogni di questo XXI secolo, consapevoli che i
> nostri contenuti non sono, per fortuna, di nostra esclusiva appartenenza ma
> appartengono ad un popolo più ampio. Una nuova sinistra è già nata e non a
> tavolino ma nel vivo del conflitto sociale, si è ritrovata nelle vie e nelle
> piazze di tante città, insieme a lottare contro le politiche liberiste, la
> precarietà, per difendere diritti civili e sociali, per la pace ed il
> disarmo, per fermare e contrastare il saccheggio dei beni comuni e del
> territorio.
>
> Attenzione particolare è stata posta al comune di Capannori dove il PRC è in
> maggioranza con importanti responsabilità di giunta.
>
> La volontà di lavorare per la riconferma dell'attuale maggioranza ed il
> proseguimento ed il rilancio dell'esperienza amministrativa in essere è
> emersa in maniera unanime e decisa. L'evolversi del panorama politico
> capannorese non sarà però ininfluente sulla posizione definitiva del partito
> che ha come suo obiettivo imprescindibile il mantenimento dell'attuale
> maggioranza e della sua linea di azione.
>
>
>
> Il Comitato Direttivo
>
>
>
> Circolo della Piana
>
> RIFONDAZIONE COMUNISTA – SINISTRA EUROPEA
>
>
>
>
>
> RILANCIARE RIFONDAZIONE DENTRO UN PROGETTO DAL BASSO
>
> PER LA RICOSTRUZIONE DI UNA GRANDE SINISTRA PER CAPANNORI
>
>
>
>
>
> Ai cittadini e agli elettori capannoresi,
>
>
>
> Nella prossima primavera nel Comune di Capannori ci saranno le elezioni
> Amministrative, un appuntamento politico importante, decisivo per la
> sinistra della Provincia di Lucca. Capannori, dopo la caduta di Viareggio,
> è l'ultimo grande Comune rimasto al centro sinistra a livello provinciale.
>
>
>
> Si può essere certi che la destra farà di tutto per riconquistare Capannori.
>
>
>
> Si mobiliteranno con grande dispendio di energie, con un dispiegamento di
> forze mai viste prima. Riconquistare Capannori ha per la destra un grande
> valore simbolico, la sua perdita rappresentò per loro un vero e proprio
> trauma psicologico oltre che politico, si sentirono come defraudati ed
> espropriati di un potere che pensavano gli appartenesse per diritto
> acquisito dalla storia. Nessuno dimentichi che Capannori è stato nella
> storia, tra i grandi Comuni, sicuramente il più conservatore della Toscana,
> per più di mezzo secolo l'isola bianca della toscana rossa.
>
> Ancora nella primavera del 2004 pensavano di essere invincibili, non ebbero
> ne buon senso ne senso del limite, esagerarono, pensarono di poter vincere
> anche ripresentando un Sindaco costretto agli arresti domiciliari,
> sottovalutarono la capacità di reazione e di indignazione del popolo
> capannorese che in quei giorni si sentì profondamente umiliato e fu capace
> di reagire con uno scatto di orgoglio e di dignità che compattò le forze del
> centro sinistra, favorì un percorso unitario e la realizzazione di un
> programma condiviso.
>
>
>
> Quella vittoria straordinaria, così profondamente desiderata, suscitò grande
> entusiasmo e grandi aspettative. Cosa rimane oggi di quel clima? Quante di
> quelle aspettative e speranze sono state esaudite o andate deluse?
>
>
>
> Ogni bilancio è fatto di chiari e scuri, non tutto è andato secondo le
> nostre aspirazioni e non poteva essere altrimenti, siamo stati, come
> Rifondazione, una parte minoritaria di una maggioranza plurale con tante
> anime diverse dentro. E' chiaro ed inevitabile che abbiamo dovuto fare
> mediazioni e ingoiare anche qualche rospo ma, tirando le somme, quando
> questa esperienza volge ormai al traguardo del primo mandato, noi possiamo
> dire con grande soddisfazione ed orgoglio, che abbiamo fatto la differenza.
> Rifondazione ha dato un contributo qualitativamente alto, ha dimostrato
> cultura di governo e capacità amministrativa, è stata portatrice di
> cambiamento e forza di innovazione.
>
>
>
> Chi, oggi, spera di approfittare del momento perché pensa che la sinistra
> sia fuori gioco o addirittura scomparsa, sbaglia i suoi calcoli: la sinistra
> c'è oggi come ieri, la prossima primavera sarà pronta per la sfida
> elettorale e sarà ancora più forte di ieri come punto di riferimento
> insostituibile della volontà di cambiamento, di giustizia sociale, di
> solidarietà e democrazia partecipata.
>
>
>
> Chiediamo a tutti di adoperarsi per sconfiggere le tante sirene che oggi
> cantano per chiedere un nuovo centro sinistra, più centro e meno sinistra,
> magari imbarcando forze centriste transfughe dal centro destra, noi non
> siamo disponibili ad avallare nessuna operazione di trasformismo che
> produrrebbe un inevitabile snaturamento politico programmatico dell'attuale
> coalizione.
>
> Se la valutazione delle forze che compongono questa maggioranza è positiva,
> come abbiamo ascoltato in questi giorni, allora è chiaro che le elezioni
> primarie sono del tutte inutili, politicamente sbagliate, funzionali solo a
> chi vuole perseguire un'altra prospettiva, con una maggioranza diversa e
> soprattutto senza la sinistra.
>
> Questo non vuol dire che tutto vada bene e che non ci sia bisogno di alcuna
> verifica politica programmatica per rilanciare e aggiornare il programma
> elettorale, anzi, riteniamo necessario adeguare il programma alle nuove
> esigenze e bisogni di una realtà sociale così profondamente mutata nel corso
> di questi ultimi anni, dobbiamo aggiornarlo rilanciando contenuti che sono
> stati sacrificati o rimasti in ombra in questo mandato, vogliamo
> consolidare, nel prossimo mandato amministrativo, quegli elementi di
> discontinuità politica culturale della nostra azione amministrativa, quegli
> elementi di novità caratterizzanti, visibili, che rappresentano tratti
> importanti di identità politica culturale che danno sostanza alla nostra
> diversità.
>
> La riscoperta dello spirito dell'antifascismo; la valorizzazione in tal
> senso della nostra modesta ma importante memoria storica; l'impegno per la
> Pace, attraverso l' iniziativa e la proposta culturale alta e qualificata
> fatta dall'osservatorio per la pace che ha coinvolto centinaia e centinaia
> di cittadini in prevalenza giovani; il concerto popolare del 1° maggio;
> l'iniziativa "Oltrepassare" per favorire il dialogo, l'incontro e
> l'integrazione tra culture e la conoscenza e la scoperta di mondi diversi;
> la centralità di tante iniziative ed azioni sull'acqua come bene comune e
> diritto inalienabile che si è materializzata anche attraverso la
> realizzazione di buone pratiche e della via dell'acqua; l'avvio con successo
> della transizione dal sistema ordinario tradizionale di gestione dei rifiuti
> verso il nuovo sistema "porta a porta", iniziativa di grande innovazione
> culturale che entro la fine di questo prima mandato sarà completata, così
> come avevamo detto e promesso; la sfida culturale giocata anche a livello
> europeo attraverso la messa in campo di buone pratiche virtuose e politiche
> culturali per modificare stili di vita per affermare comportamenti
> individuali e sociali più sobri, per soddisfare bisogni umani e sociali
> sprecando meno risorse, meno energia e producendo meno rifiuti; le
> politiche ambientali in genere e la promozione delle fonti di energie
> rinnovabili e infine, la rinuncia a contratti precari, primo comune a farlo
> da tre anni a questa parte e la loro stabilizzazione nei limiti consentiti
> dalla legge.
>
>
>
> In questo contesto storico però, la partita non la si gioca solo sui
> contenuti programmatici. La disastrosa sconfitta elettorale del 14 aprile ci
> dice che in questo paese sono avvenuti profondi processi di disgregazione e
> frantumazione del tessuto sociale che hanno messo in crisi e a volte
> cancellato valori, culture, conquiste sociali e diritti che sembravano
> acquisiti per sempre.
>
> Queste mutazioni hanno favorito l'affermarsi di culture razziste, xenofobe,
> spinte egoiste e una situazione di generale imbarbarimento delle relazioni
> sociali, politiche ed umane, in questo contesto la cultura della destra è
> diventata egemone, senso comune dominante.
>
> La sconfitta viene da lontano, ha radici profonde e complesse e sarebbe un
> suicidio politico dare una lettura auto consolatoria e semplicistica a
> quanto è avvenuto come, per esempio, ridurre il tutto ad errori di tattica
> elettorale o addirittura ad analisi del tipo: siamo stati troppo poco di
> sinistra e per questo ci hanno punito.
>
>
>
> Questa realtà rende ineluttabile ed urgente avviare un processo sociale e
> culturale dal basso, radicato sui territori, per ricostruire una nuova
> cultura, nuove pratiche sociali e forme del fare politica per una nuova
> sinistra all'altezza delle sfide, delle domande e dei bisogni di questo
> nostro secolo XXI appena iniziato.
>
>
>
> Dobbiamo lanciare questa sfida e metterci alle spalle per sempre ogni
> settarismo minoritario ed ideologico. I nostri contenuti non sono di nostra
> esclusiva appartenenza, appartengono per fortuna, ad un popolo più ampio
> diviso, disperso e magari rassegnato e risentito per lo stato attuale della
> sinistra, attraversano e creano contraddizioni, incontrano e permeano di se
> pezzi di società.
>
>
>
> Mai come oggi nella storia è stato così forte e incalzante il grido di
> rabbia e di dolore e la domanda di riscatto e di unità nel popolo della
> sinistra, chi la ignorerà finirà travolto e sarà spazzato via dalla storia
> di questo paese.
>
>
>
> Noi non dobbiamo inventarci niente, basta guardarci attorno a ciò che è
> successo in questi ultimi anni. Una nuova sinistra è già nata e non a
> tavolino, ma nel vivo del conflitto sociale si è ritrovata nelle vie e nelle
> piazze di tante città, insieme a lottare contro le politiche liberiste, la
> precarietà, per difendere diritti civili e sociali, per la Pace, il disarmo,
> per uno sviluppo sostenibile, per fermare e contrastare il saccheggio del
> territorio, per una energia di pace pulita e rinnovabile, per la difesa dei
> beni comuni.. Diversi per storie, per sensibilità, per esperienze e per
> percorsi politici ma già uniti in tante occasioni su questi qualificanti
> obiettivi politici sui quali costruire un nuovo progetto politico di
> trasformazione sociale politica e culturale della realtà italiana. A questo
> popolo e a questa domanda noi abbiamo dato una risposta tutta verticistica e
> politicista con la creazione posticcia e approssimata della Sinistra
> Arcobaleno dopo estenuanti mediazioni tra ceti politici, proponendo un
> soggetto che già nasceva sofferto e stentato, incapace per ciò stesso di
> coinvolgere e riscaldare di nuovo i nostri cuori. Oggi non vogliamo
> ripercorrere la via dell' assemblaggio di diversi ceti politici, di
> partiti e partitini, di associazioni della cosiddetta sinistra radicale,
> ma vogliamo un soggetto che nasca dai territori e si radichi nei territori
> attraverso processi di aggregazione che sappiano raccogliere tutte quelle
> forze sociali, culturali e politiche locali disperse.
>
>
>
> Abbiamo bisogno come l'aria di un bagno rivitalizzante, di un bagno di
> umiltà e di concretezza, di rifondare modi e forme del fare politica
> cominciando dal costruire le case della sinistra come luoghi del confronto,
> del fare e dell'agire unitario, per attivare buone pratiche sociali e
> rispondere ai bisogni vecchi e nuovi delle persone, al passo con i tempi.
>
>
>
> Sentirsi militanti della Rifondazione comunista e contestualmente
> protagonisti dentro ad un processo democratico partecipato di ricostruzione
> di una sinistra forte, unita e plurale radicata nella società.
>
>
>
> NOI DI RIFONDAZIONE DI CAPANNORI CI RIMETTIAMO IN GIOCO
>
>
>
> Proponiamo alla sinistra diffusa capannorese di avviare, a partire da
> subito, un percorso unitario in cui noi compagni e compagne di Rifondazione
> vogliamo stare dentro, senza rivendicare per noi alcun primato politico o
> diritto di veto e senza la presunzione di aver capito tutto ed essere in
> grado di indicare la strada certa e sicura per tutti. Dentro con la nostra
> cultura, la nostra storia e i nostri contenuti, ma uguali tra uguali,
> secondo il principio democratico una testa un voto, dove ognuno è
> protagonista con pari dignità politica.
>
>
>
> Noi proponiamo al popolo della sinistra capannorese di ritrovarsi ENTRO
> OTTOBRE UNA GRANDE ASSEMBLEA POPOLARE per dare vita a questo percorso
> democratico e partecipato, chiediamo di iniziare a camminare insieme
> domandandoci e ricercando i linguaggi, modalità, forme e pratiche nuove
> del fare politica. Chiediamo di costruire una nuova e più ampia comunità
> aperta e solidale, organizzata e radicata sul territorio, visibile e
> riconoscibile per la sua diversità vissuta e non proclamata, capace di
> confrontarsi e di costruire una nuova cultura e un nuovo pensiero politico.
>
>
>
> Noi non siamo disponibili ad affrontare le elezioni amministrative della
> prossima primavera con un estenuante ed inutile confronto scontro tutto
> politicista interno a ceti politici residualidi di alcuni piccoli gruppi che
> qui a Capannori rappresentano ormai solo se stessi. La nostra proposta è per
> rimettere in gioco tutta la sinistra in una grande sfida, non minoritaria,
> residuale o identitaria, ma capace di parlare a tutta la società
> capannorese.
>
>
>
> Per salvaguardare e rilanciare questa esperienza amministrativa c'è
> bisogno a Capannori di una sinistra più forte che vada ben oltre le nostre
> forze
>
>
>
> Proponiamo a tutti di cominciare aprendo entro ottobre la CASA DELLA
> SINISTRA PLURALE DEL CAPANNORESE come luogo e strumento a servizio di
> questo percorso.
>
>
>
> Partiamo da subito e sottoponiamo a verifica continua ciò che saremo stati
> in grado di costruire strada facendo. Se all'inizio del prossimo anno saremo
> riusciti a costruire e a mettere insieme una forza, ben oltre rifondazione,
> più ampia, rappresentativa, con dentro tante energie nuove e giovani, con
> l'ambizione di incidere e di avviare un processo di profonda trasformazione
> della società capannorese, allora noi ci dichiariamo fin d'ora disponibili a
> concretizzare questo percorso dentro una lista unitaria della sinistra PER
> CAPANNORI se, al contrario, dovessimo fallire questa scommessa e non
> riuscire a far decollare questo processo, allora non intendiamo procedere
> con nessun tipo di mistificazione della realtà, se saremo noi e poco più ci
> presenteremo alle prossime elezioni con il nostro nome e simbolo come lista
> di rifondazione aperta ai contributi di quanti vorranno starci.
>
>
>
>
>
> IL DIRETTIVO DEL CIRCOLO DELLA PIANA DI RIFONDAZIONE COMUNISTA
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