Raggiunte e superate le 50.000 firme necessarie per la proposta di legge d'iniziativa popolare sui trattati, basi e servitù militari.
In allegato il comunicato della segreteria organizzativa della campagna e quello della Rete DISARMIAMOLI! (uno dei soggetti promotori della campagna per le firme con il quale SalentoNoWar ha collaborato per la raccolta delle firme nel Salento)
antonella mangia
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Con soddisfazione comunichiamo che le 50.000 firme, necessarie perché
la proposta di legge di iniziativa popolare "su trattati
internazionali, basi e servitù militari" venga discussa in Parlamento,
sono state raggiunte e superate.
Gli uffici del Parlamento, che abbiamo contattato, ci
hanno confermato di aver interrotto il conteggio delle firme presentate
appena giunti alla constatazione che il numero necessario era stato
raggiunto.
Resta da stabilire a quale Commissione parlamentare sarà destinato il
testo della nostra legge. Il Parlamento riapre il 16 settembre; dopo
quella data potremo sapere il percorso della legge che abbiamo promosso
e chiederemo un incontro con la Commissione che sarà decisa.
Questo risultato positivo lo vogliamo mettere a disposizione di tutti
quanti si vorranno opporre alla guerra e ai suoi strumenti; i nostri
occhi sono adesso puntati su Vicenza, al folle progetto di una base
militare devastante dal punto di vista ambientale, sociale, politico.
Un grazie ancora a tutti quelli che, in tutta Italia, si sono spesi per
raggiungere questo risultato positivo. Quelle firme sono altrettante
voci che continuano a dire "no alla guerra" e lanciano nel futuro la
speranza di poter cacciare la guerra fuori dalla storia.
La segreteria organizzativa
legge.popolare.basi@???
LA CAMPAGNA PER
LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE SUI TRATTATI INTERNAZIONALI, SULLE BASI E SERVITÙ
MILITARI HA FATTO CENTRO:
RAGGIUNTO IL NUMERO DI FIRME VALIDE!
Il Servizio Testi Normativi del Parlamento, a cui lo
scorso 7 agosto abbiamo consegnato le firme, ci ha comunicato leffettivo
raggiungimento del numero di firme valide: la Legge dIniziativa Popolare sui trattati internazionali, sulle basi e
servitù militari ha ora tutti i crismi ed il diritto di essere discussa in Parlamento.
Grande è la
soddisfazione tra le realtà che hanno costituito il Comitato Promotore della
Legge, tra le quali la Rete
nazionale Disarmiamoli!
Soddisfazione
amplificata dal successo di una campagna gestita in una delle fasi più
difficili della storia della Repubblica, a cavallo di elezioni generali che
hanno cambiato profondamente lo scenario parlamentare e politico del paese.
In questi mesi di
disincanto, sbandamento ed apparente riflusso centinaia di militanti -
espressione di varie aree politico/culturali interne al movimento nowar italiano
- sono andati controcorrente, proponendo in tutto il paese iniziative,
dibattiti, conferenze e banchetti su uno dei temi principali della lotta contro
la guerra: il NO alla presenza di oltre 140 basi militari U.S.A. e N.A.T.O. sui
nostri territori.
Limportanza
strategica per i signori della guerra statunitensi ed europei di queste basi
insediate in Italia è quotidianamente sotto gli occhi di tutti, come dimostrato
dallultima guerra in Georgia: mentre Berlusconi nella vicenda caucasica si
atteggia a ruolo di mediatore( a probabile protezione di personalissimi
affari di famiglia ), le truppe georgiane sono rifornite darmi e tecnologia
militare da navi a stelle e strisce caricate nella base U.S.A. di camp Darby.
Così gli accordi
per il cosiddetto scudo antimissilistico, siglati tra lo Stato italiano (per
merito dellex esecutivo di centro sinistra) e quello statunitense
inseriscono il nostro paese nella prima linea di un conflitto potenzialmente
ben più grave di tutti quelli scoppiati recentemente.
Il Movimento
contro la guerra nel nostro paese, in una fase molto difficile, ha mantenuto
saldamente la rotta del No alla guerra senza se e senza ma, dimostrando nello
stesso tempo unalta capacità di progettazione, attraverso proposte in grado di
liberare lItalia dallinfernale meccanismo bellico nel quale è attanagliata.
La Legge
diniziativa popolare su trattati internazionali, basi e servitù militari da sola non potrà, ovviamente, bloccare il
terribile processo di militarizzazione dei territori e dei cieli in atto, ma si
è trasformata oggi in una articolata proposta, a disposizione di tutti.
La Petizione Popolare
contro lo scudo antimissilistico,
proposta dalla Rete nazionale Disarmiamoli! nei giorni immediatamente
successivi alla firma da parte del Sottosegretario Forcieri (governo Prodi) di
un accordo capestro, che lega lItalia allavventurismo statunitense, tornerà
ad essere un valido strumento di lotta nella nuova fase di conflitto in Europa
centro orientale.
Leggi, Petizioni,
campagne di massa. Strumenti utili a mantenere viva la mobilitazione contro un
mezzo oramai centrale nellattuale conflitto tra Stati per il predominio dei
mercati: LA GUERRA.
La vittoria di oggi, attraverso la quale il Movimento contro la guerra ha uno
strumento di battaglia politica in più, rende tutti un pò più forti per
affrontare le mobilitazioni dei prossimi mesi.
. Rete nazionale
Disarmiamoli!
www.disarmiamoli.org
info@???
3381028120 3384014989
http://nuke.disarmiamoli.org/
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