vi giro mail di un collega dei Giuristi Democratici di Roma che ha
promosso ricorso in tribunale contro le ordinanze che prevedevano
l'acquisiszione delle impronte ai rom.
Credo sia utile a fare un po' di chiarezza.
ciao
dario
pietro adami ha scritto:
>
> Con provvedimento del 13 agosto 2008 il G.O. di Roma (Tiziana
> Balduini) ha rigettato il ricorso sostenuto dai Giuristi Democratici,
> e proposto dall’Associazione Progetto Diritti, in quanto
>
> - ….“/i provvedimenti…devono essere esaminati avuto riferimento alle
> integrazioni disposte dal ministero dell’Interno con le “Linee Guida
> per l’attuazione delle ordinanze del Presidente del consiglio dei
> Ministri del 30 maggio 2008, nn 3676, 3677, 3678, concernenti
> insediamenti di comunità nomadi nelle regioni Campania, Lazio e
> Lombardia”…./
>
> /-“Con specifico riferimento ai rilievi dattiloscopici sono poi state
> espressamente richiamate le disposizioni dell’art.4 del RD 18 giugno
> 1931 n.773 ”Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza”disposizioni
> *che presuppongono lo stato di pericolosità*, *ovvero l’incapacità o
> il rifiuto* di provare la propria identità da parte delle persone
> assoggettate alla procedura. /
>
> /Dei dati relativi alla salute –*ferma restando la facoltatività delle
> risposte*- è stato precisato che potranno essere raccolti solo quelli
> ritenuti necessari nella prospettiva di interventi di prevenzione e
> assistenza sanitaria./
>
> /Le informazioni così acquisite *non potranno essere conservate in uno
> specifico database*, ma saranno custodite ed archiviate secondo quanto
> già avviene per la pluralità dei cittadini, nella responsabilità dei
> soggetti autorizzati a detenerle (Uffici Anagrafici, Uffici di
> Polizia, Uffici per l’assistenza sociale , ASL, etc)./
>
> /Il tutto nel necessario rispetto delle norme nazionali ed
> internazionali a tutela della privacy. /
>
> /Il Ministero dell’Interno ha peraltro già stabilito che i dati finora
> raccolti , ove trattati in difformità con le citate indicazioni, non
> potranno essere ulteriormente utilizzati e/o conservati./
>
> /In quanto infine alla delicatissima posizione dei minori è stato
> precisato che la loro identificazione sarà effettuata, attraverso
> rilievi fotodattiloscopici, solo se necessaria alla tutela degli
> stessi (anche in rapporto ad eventuali abusi da parte degli esercenti
> la potestà genitoriale) ./
>
> /In particolare, l’acquisizione delle impronte digitali *potrà
> riguardare gli ultraquattordicenni* , e *ove non sia possibile una
> ulteriore forma di identificazione*. Per i minori di tale età, ma
> *maggiori di 6 anni*, le impronte potranno essere acquisite *al mero
> fine del rilascio del permesso di soggiorno*, laddove richiesto da
> coloro che ne esercitano la potestà, secondo quanto previsto dal
> regolamento UE n.380/2008(…)/
>
> /Al di sotto di tale fascia d’ età, i rilievi dattiloscopici potranno
> essere potranno essere disposti, d’intesa con la Procura della
> Repubblica presso il Tribunale dei minori solamente in casi
> eccezionali, da parte della Polizia giudiziaria, nei confronti dei
> minori che versino in stato di abbandono o si sospetta possano essere
> vittime di reato./
>
> /Anche i rilievi effettuati sui minori *non dovranno essere oggetto di
> alcuna raccolta autonoma*, bensì saranno conservati negli archivi già
> previsti dall’ordinamento come, ad esempio, l’archivio stranieri della
> Questura e della Prefettura , per coloro che avviano la pratica per il
> permesso di soggiorno, o quello della cittadinanza per coloro che ne
> richiedono il riconoscimento./
>
> /…./
>
> /In considerazione di quanto esposto, e rilevato altresì che *ai
> Commissari è tassativamente preclusa la possibilità di raccolta dei
> dati relativi alla professione religiosa* delle persone sottoposte a
> rilievo, deve escludersi che le ordinanze nn. 3676/3677/3678 del 30
> maggio 2008 determinino effetti discriminatori nei confronti dei
> soggetti sottoposti alla procedura di identificazione./
>
> /In carenza dei presupposti di legge il ricorso deve essere rigettato./
>
> /La natura della lite e la qualità delle parti giustifica l’integrale
> compensazione delle spese di lite.”/
>
> / /
>
> / /
>
> In sostanza , più che un rigetto è stata una cessazione della materia
> del contendere.
>
> In parte la giudice ha preso atto di una marcia indietro da parte del
> Ministero. Per altro verso ha lei stessa definito i limiti entro i
> quali il provvedimento può ritenersi legittimo.
>
> Per meglio comprendere l’entità della ‘ritirata strategica’ del
> Ministero basti considerare che il giorno dell’udienza è stato
> depositato un rapporto ministeriale secondo cui: “/Delle 1002 persone
> identificate a Milano è stato necessario ricorrere ai rilievi
> dattiloscopici , perché non era altrimenti possibile procedere
> all’identificazione , soltanto _per 4 adulti”._/
>
> Nel Lazio, sempre secondo il medesimo rapporto “/delle 344 persone
> censite, _soltanto 21,_ in quanto prive di documenti sono state
> identificate _mediante dichiarazione resa da due testimoni_, provvisti
> di documenti , dimoranti nel medesimo insediamento. Nessun
> provvedimento di espulsione o allontanamento è stato disposto in
> relazione all’attività svolta/.”
>
> Lascio a voi le valutazioni politiche della vicenda, grottesca come
> molte altre che l’hanno preceduta.
>
> Solo qualche considerazione. Da un lato si raffina l’arte di ottenere
> l’effetto mediatico senza che segua alcuna azione concreta. Si pensi
> alle roboanti dichiarazioni del ministro Roberto Maroni alla
> Commissione Affari costituzionali : /“Di questi campi ne sono nati
> decine. Per quanto riguarda Roma, abbiamo censito finora quelli
> all'interno del grande raccordo anulare, contandone quasi cinquanta.
> Al di fuori del raccordo ce ne saranno altrettanti. Sono campi di
> dimensione variabile, che ospitano da dieci a qualche centinaio di
> persone. *Abbiamo chiesto ai prefetti di fare prima di tutto il
> censimento degli abitanti dei campi, _prendendo le impronte digitali
> di tutti, anche dei minori, in deroga alle normative vigenti_* (a
> tutela degli stessi, per evitare che siano adibiti all'accattonaggio o
> peggio)/, (Seduta di mercoledì 25 giugno 2008- Audizione del Ministro
> dell'interno, Roberto Maroni, sulle linee programmatiche del suo
> dicastero).
>
> Dall’altro lato ritengo che la reazione forte della società civile
> italiana ed europea (tra cui deve essere annoverato anche questo
> nostro ricorso) non sia stata ininfluente nel provocare la retromarcia.
>
> Saluti a tutti e bentornati.
>
> Pietro
>
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