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I residenti: "Fanno troppo rumore". L´assessore Scidone: "Non se ne parla neanche, questa non è la città dei divieti"
Bimbi a Villa Croce, l´ultima follia: "Numero chiuso"
AVA ZUNINO
I bambini che giocano a Villa Croce fanno troppo rumore e disturbano i residenti del quartiere di Carignano. I quali hanno preso carta e penna ed hanno preparato una petizione, sottoscritta da una quarantina di persone, e l´hanno presentata al Comune: chiedono di istituire il "numero chiuso" per gli ingressi al parco, in alcune ore della giornata. Ovviamente non se ne parla nemmeno. L´assessore alla Città sicura, Francesco Scidone, ieri l´ha citato come esempio delle «richieste assurde che riceviamo. Ci hanno anche chiesto di togliere i tavolini perché i bambini organizzavano le merende. La gente protesta ma si tratta di cercare sempre un equilibrio. Hanno anche protestato per i due concerti a Forte Sperone».
L´intervento dei quaranta genovesi che abitano nei pressi di villa Croce e non vogliono sentire urla e risate dei bambini che giocano nel parco, serve all´assessore per difendersi dall´accusa che Genova è la città dei divieti. Dice: «Non è vero. Non andiamo dietro a tutto. Cerchiamo l´equilibrio». E a proposito di divieti annuncia che almeno un paio stanno andando verso una "normalizzazione". Il primo è quello del divieto di vendere alcolici in bottiglie di vetro e lattine in alcune vie del Centro storico. Il divieto, che probabilmente sarà sospeso per la notte bianca del 13 settembre, «va rivisto - dice Scidone - o va esteso a tutti i vicoli o va meglio specificato. Così come va rivista l´ordinanza che fa chiudere a mezzanotte i circoli di Sampierdarena: incontrerò i gestori per vedere se hanno capito il problema e se la questione è affrontabile in altri termini».
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