[NuovoLab] Caro Ministro, grazie, ma la nostra era una provo…

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Aihe: [NuovoLab] Caro Ministro, grazie, ma la nostra era una provocazione
*Il ministro La Russa annuncia: "militari nei cantieri contro le morti
bianche"
*http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idc=0&idart=11897
<http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idc=0&idart=11897>

/«Ho pronto un disegno di legge per la sicurezza sui cantieri di lavoro.
In risposta all'appello del presidente Napolitano per le morti bianche
intendo irrobustire il controllo sui cantieri, da parte dei carabinieri,
con ispezioni a tappeto ma anche a campione. Debbo ancora parlare con il
Ministro dell'Interno. Penso a Nucleo di Carabinieri, ma anche ai
soldati al loro fianco finalizzato a controlli a sorpresa. Ci vuole una
presenza forte per invertire questa tendenza, chiamiamola culturale o di
abitudine. per me questo è un problema tanto importante quanto la
criminalità»/. Questa è la dichiarazione rilasciata dal ministro della
Difesa Ignazio La Russa al quotidiano /La Sicilia/.

*Caro ministro della Difesa,*
La ringraziamo per l'attenzione che ha deciso di dedicare al dramma
delle morti bianche e degli incidenti sul lavoro. Una piaga che è tra le
peggiori nel nostro Paese, ben più grave della sensazione di insicurezza
che, grazie alla propaganda del suo governo, dell'opposizione e di buona
parte dei mezzi di informazione i cittadini sentono.

Ben venga dunque qualsiasi iniziativa volta a far cessare questa strage
che vede l'Italia al primo posto tra i paesi occidentali per morti bianche.
La nostra però non era una proposta seria, era una seria provocazione.
Ovviamente, così come non servono nelle strade perché privi di qualsiasi
strumento, i militari non servirebbero nemmeno nei cantieri, perché non
potrebbero operare nel concreto. Altro discorso sono i Carabinieri
<http://www.carabinieri.it/Internet/Cittadino/Informazioni/Tutela/Lavoro/?wbc_purpose=Basic&WBCMODE=PresentationUnpublished>,
che invece hanno strumenti utili a controllare e a reprimere le
irregolarità e le violazioni che nei cantieri e altrove causano tanti
incidenti. Lo fanno da tempo, e se avessero qualche risorsa in più, lo
farebbero meglio.

Quello che speriamo, peraltro è che i militari che lei, ministro della
Difesa avrebbe deciso di utilizzare per il controllo dei luoghi di
lavoro, siano gli stessi che ha già inviato nelle strade del nostro
Paese. Facendolo diventare - secondo un autorevole quotidiano britannico
- tanto simile alla Colombia da essere unito al Paese latinoamericano da
una "sottile linea verde" militare.

Esiste già, e fin dal 1929, un apparato preposto al controllo del
rispetto delle normative sui luoghi di lavoro: sono gli Ispettori del
lavoro. Ma questo apparato, che ha tutti gli strumenti e soprattutto le
conoscenze tecniche e giuridiche per portare avanti bene il suo
fondamentale compito, è da sempre sottodimensionato, privo di risorse,
impossibilitato a svolgere il suo compito.

A Milano si dice: "Ofelé fa el to mesté", che tradotto letteralmente
suona: "O pasticciere, fai il tuo mestere". In italiano si dice "a
ciascuno il suo".
Insomma, se proprio volesse il suo governo avrebbe gli strumenti per
occuparsi, e con efficacia, della orrenda piaga delle morti bianche e
degli incidenti sul lavoro.

Noi abbiamo lanciato una provocazione, consapevoli della sua pesantezza.
Ma era appunto una provocazione. Non vorremmo proprio che il nostro
Paese si militarizzasse. E che la linea verde che ci unisce alla
Colombia, oggi sottile, diventasse un robusto fascio.
*Maso Notarianni, direttore di PeaceReporter*


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