[Forumlucca] [GETTARE IL MIO CORPO NELLA LOTTA 1 5 5 ]

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著者: gia nni
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題目: [Forumlucca] [GETTARE IL MIO CORPO NELLA LOTTA 1 5 5 ]





     1 5 5


*Pasolini: gli occhi (foto di Pedriali)                                 
                        19 agosto 2008                                  
      ***
***             **Perciò io vorrei soltanto vivere*
             *pur essendo poeta*
*             **perchè la vita si esprime * *anche solo con se stessa.*
*               **Vorrei esprimermi con gli esempi.*
                       *Gettare il mio corpo nella lotta/./*
                                                 *Pier Paolo Pasolini* **
**
**
*  creare...concatenare...risorgere...   **                  *
*                                                                                                                                
giornale per e.mail a cura di* g*ianni quilici **[ 
**gianniq@???* <mailto:gianniq@protocol.it>* ]*
** 
*collaborano:* 
*                       ...  aldo zanchetta, anna, betty bastai, dante 
albanesi, diego simini, *
*emilio michelotti, franco dinucci, loredana, marisa cecchetti,
maurizio della nave,  **nadia davini, nicola cuciniello, peppe de 
angelis, raffaella,
renzia d'incà, ** tommaso panigada, ** umberto franchi, valeria giglioli 
...   **
*




**
**
****Email spedite: n. 1 0 3 0
**
*Cari lettori,*
non lamentarsi

non lamentarsi
ma reincarnarsi

  non come una canzone
dal ritmo ripetitivo e blando
ma come dichiarazione di lotta
                                                                   lotta?
reinventando la parola
troppo da noi semplificata
da diventare troppo ritualizzata


Lotta come movimento verso
in cui lotta contro
sia anche lotta per
che includa a priori molti
ma prima di tutti noi stessi

che vada dentro le radici profonde
  che parli il linguaggio della realtà,
  che parli il linguaggio indefinibile dell'utopia
                                                gia nni*



Ode all'estate
l'estate come infanzia della vita
                                  di Davide Benedetto
*A parte Celentano ('Azzurro', che mi riporta dritto filato ai miei 
dieci anni, alle lunghe estati in Sicilia, all'età d'oro dell'innocenza),
 non conosco altri che abbiano cantato, scritto o dipinto di quelle 
sensazioni struggenti ed esaltanti di illusoria libertà:
 di fare, di parlare, di incontrarsi.
Perchè il giorno è lungo, la luce dura e non cala, ci illudiamo d'avere 
più tempo, meno fretta.
 L'estate è (o vorrei che fosse) l'infanzia della vita, anche della mia 
vita quotidiana:
 un territorio franco, al sicuro dalla quotidianità.
Allora riscopro la grattachecca sul Lungotevere
(do you know grattachecca ? praticamente ghiaccio e sciroppo 
variogustoso, per i raffinati un pò di frutta on top),
piuttosto che le corse in villa all'alba o la chiacchiera appassionata 
con chiunque
 (si conoscono - o si scoprono - persone sorprendenti, a volte 
deliziose, giusto dietro l'angolo).


Davide Benedetto

*Perché ho deciso di fare conoscere la mia drammatica storia
ai lettori di Gettare?*
> /Ciao Gianni
>
> in allegato ti rimetto una lettera che ho inviato in
> data 12 agosto al Sindaco di viareggio.
>
> In essa riferisco di una mia
> drammatica esperienza vissuta mercoledì 6 agosto nella darsena di
> viareggio, dove stavo per affogare, ma riuscendo "fortunatamente" a
> salvarmi da una morte orribile.
>
>    Mi ha molto colpito l'evento in se 
> stesso ma anche l'atteggiamenrto del tutto disinteressato di chi era in 
> spiaggia.

>
> Perchè ho deciso di farlo conoscere ai lettori di gettare?
>
> Forse perchè sento il bisogno di fare conoscere una vicenda che è
> privata ma che investe anche la sfera delle relazioni umane... tanto
> che l'ho mandata anche alla stampa...
> forse perchè sento il bisogno di
> rivitalizzare ed armonizzare gli aspetti fisici e spirituali della
> vita...
> forse perchè so che la vita è fatta di istanti... che in ogni
> istamnte c'è la sintesi di un'intera vita... e quindi va vissuto in
> ogni istante di vita...
>
> forse perchè ho bisogno di combattere le forze
> misteriose che mi hanno condotto ad una simile situazione ed uscire
> dall'apatia...
>
> O forse soltanto perchè i lettori di gettari mi sono 
> cari...
>                                           ciao Umberto/


*Lettera al sindaco di Viareggio.
Ero disperato
e sentivo che sarei morto annegato
                                                              di Umberto 
Franchi
*


* *

Io sottoscritto Umberto Franchi, con la presente porta a vostra
conoscenza quanto segue:

abito a Lucca e mercoledì u.s. 6 agosto '08, essendo in ferie, ho deciso
di fare un bagno presso la spiaggia Darsena di Viareggio
(in fondo alla Darsena lato nord/ovest, dove ci sono anche gli scogli).
Il mare era un po' mosso, ma visto che non vi erano esposte bandiere di
color rosso per segnalare pericoli,
alle ore 10 mi sono gettato in mare spostandomi dove il mare era calmo.

Dopo pochi minuti ho iniziato a nuotare per rientrare in spiaggia,
ma mi accorto subito di non riuscirci.
Anzi le onde mi spostavano più al largo.

Ma inizio anche a bere acqua...
mi sono girato sul dorso "a morticino" per riposarmi,
chiamando AIUTO chiedendo di salvarmi con quanta voce avevo... ma
nessuno mi sentiva...
forse anche a causa del rumore delle onde.

Ho continuato così per circa un'ora...
ero disperato e sentivo che stavo per svenire e che sarei morto
annegato...
allora con la forza delle disperazione ho ripreso a nuotare verso gli
scogli con tutta la forza che mi era rimasta
e finalmente tocco la sabbia.

Quando sono arrivato sulla spiaggia mi sono buttato per terra "sfatto
dalla stanchezza"
senza riuscire a muovermi ed inizio a vomitare sangue.
Resto in quelle condizioni per circa un'altra ora senza che nessuno dei
presenti (ed erano in molti)
si siano sentiti in dovere di chiedermi perché stavo male e vomitavo
sangue.. se avevo bisogno di aiuto...

Alle ore 13 circa riesco a vestirmi prendere il mio zaino, la mia auto
ed a tornamene a Lucca.

Arrivato a casa mi sono messo a letto accudito dai miei familiari .
Ho avuto febbre, dolori, e vomito...
Il tutto è durato alcuni giorni ed anche ora che so scrivendo non mi
sono ancora ripreso ...
per cui ho deciso che approfondirò il mio stato di salute tramite
accertamenti medici e sanitari.

Gli ho raccontato la mia drammatica storia di un bagno fatto nel mare di
Viareggio in un tragico giorno d'estate
ed ora gli formulo le seguenti richieste di chiarimento:

1.

      Visto che la Darsena di Viareggio è un luogo pubblico a spiaggia
      libera,
      perché il giorno 6 agosto 08, non è stato effettuata alcuna
      segnalazione di divieto di balneazione per mare pericoloso?


2.

      Perché nel solito posto pubblico (Darsena)
       non vi erano bagnini ne altre persone preposte alla prevenzione
      dei cittadini da ogni possibile rischio?


Le assicuro che non sono uno sprovveduto...
Credo che una amministrazione Comunale che si rispetti abbia l'obbligo
non solo di legge ma anche morale, di tutelare le persone che si recano
in luoghi pubblici di balneazione.
Resto quindi in attesa di una sua risposta riservandomi di tutelarmi
legalmente per il danno biologico subito.

Umberto Franchi

**
***
*

*Una poesia di Loredana*

Alla notte
ostinata a venire
imperioso
lo scuro profilo del monte
si staglia

E anche il cielo
con il grigio colore
come un blocco
ad essa si oppone
                                            giugno 2008
*
*


*Viaggio in  Cambogia:
due flash
                                               di Carla Gaddini
*


Due episodi che mi hanno emozionato e commosso

La nostra prima guida in Cambogia ci ha detto:
"Mi avete chiesto di visitare il museo del genocidio, e non è stato
possibile perchè non era nel programma.
Ma se volete vi posso raccontare e spiegare."
Ci ha raccontato di come i Kmer Rossi hanno ucciso
suo padre, sua madre e due sorelle.
Che tutta la colpa delle atrocità, specialmente nei paesi occidentali, è
stata data a Pol Pot.
Ma insieme a lui c''erano uomini che oggi sono al potere con il re,
che fanno i propri interessi lasciando il popolo nella povertà.
Poi ci ha detto:
" Fra pochi giorni lascerò questo lavoro e andrò a lavorare per il popolo.
Forse ci ammazzeranno.
Ma io vado a lavorare per il popolo."


Stavamo visitando il tempio Bayon, ci siamo fermati per riposare e piano 
piano ho visto arrivare dei bimbi.
A differenza dei tanti bimbi che continuamente ci avvicinavano per 
venderci qualcosa,
si sono fermati intorno a noi, silenziosi.
Ho chiesto chi fossero.
La guida ci ha spiegato che erano orfani,
 e il signore seduto vicino a me era il loro maestro.
Ho fatto loro delle foto e gliele ho fatte vedere.
 Hanno sorriso
                        [Carla Gaddini]


*v i a g g i o   in  p u g l i a
                                               di gianni quilici
(30 luglio/7agosto 08)
1.
*Tra camion e auto sorpassi freno 
vado lungo la striscia verso 
l'orizzonte di fuoco ecco 
mi viene da pensare
che tutto
tutto è vita
anche questa Gioconda
scolpita curiosamente dietro un TIR,
anche questa sottile ansia
di chi va avanti
verso un viaggio
senza mete prefissate


2.
E come spesso succede
il viaggio diventa espansione
del corpo degli occhi
e mentre proietto il mio io
nell'avventura del fare pensare
la luce che ammanta
diviene corpo dell'io futuro
ciò che non sono
ciò che forse
mai sarò

3.
*Cisternino*
Nei paesi bianchi
bianchi di quel biancore
niveo quasi un sogno
della Puglia araba e cattolica
in cui rifulgono
con la forza d'un contrasto elegante
il nero di ringhiere
o l'azzurro intenso dei cieli
ecco nei sonnolenti 'meriggi
all'improvviso si staglia
la figura d'un uomo dal passo incerto
o la grazia acerba d'una fanciulla aerea
ecco le ragioni di un senso
-l'essere in armonia semplicemente-
altrove macerato, distrutto

4.
Nell'acqua verde e chiara
mi tuffo e vado
una bracciata, due, dieci, venti
poi mi rialzo nell'acqua
ancora sufficientemente bassa
respiro un poco
e di nuovo mi tuffo
come se il piacere fosse anche
esercizio, lavoro
E quando esco a testa bassa
respiro e mi distendo
tra luce e ombra
i n q u i e t o

5.
Quando lo spazio davanti è misterioso
e qualche Guida ti lascia suggestioni
si va a zig zag
con il fiuto dei gatti o degli uccelli.

Un dolmen?
Sì un dolmen tra strade campestri
e paesi con piazza
e qualche uomo al fresco
e frinire frinire di cicale.
Il dolmen è lì
ed è conservato bene
si può provare ad immaginare
e ad esplorare
ciò che si era
con ciò che ora siamo.

6.
Di fronte palazzo stemma torroncino
in alto cielo blu notte
sul palco chitarra-voce-ed ironia
i Beatles della Puglia
e quella ventata di felicità pura
che oltrepassa il tempo
informa di sè lo spazio
lo allarga e lo mantiene in alto
sia pure per questa sera soltanto
7.
Occhi che fluttuano
che guardando si guardano
come in un campo controcampo
toccata e fuga
tocchi morbidi
controtendenze
nell'universo sempre più
cieco.
8.
Ritorno
Campi bruciati neri
sopra colline gialle
pale eoliche
come mulini a vento
mucca sul colle
sola ieratica
corsa dentro la luce
immobile senza vento
corsa contro il tempo
gara

/*Dire male di questo governo
è per me atroce,
perché dovrei mettere in fila i fatti
macro e micro di ogni giorno...
e desisto.

Qui due interventi che si interrogano
sulla sinistra.
La mia impressione è che non ci si capisca.
Che non si colga il discrimine vero
tra chi è per una Costituente della sinistra e chi no.
Parliamone.
*/



****
******
*discutendo           discutendo*
****
****
*Se anche l'italiano di sinistra è cretino,
ben venga Berlusconi
                                       di Mario Rocchi
*
Belli tutti i discorsi che ti giungono sulla crisi della sinistra,
 sul fascismo che avanza eccetera.
 Belli ma inutili.
Era meglio se questa gente, colpevole della debacle della sinistra,
 non avesse dato retta al voto utile votando il "flaccido"  Veltroni
nell'illusione di vincere e svuotando in pieno il bacino elettorale 
della sinistra cosiddetta radicale.
E' tutto qui il discorso, nonc'è altro da recriminare.
Se anche l'italiano di sinistra è cretino, ben venga Berlusconi. 


               Mario Rocchi


*Ricostruire l'unità della sinistra,
ma nel vivo del conflitto di classe
                                              di Luciano Leoni
*
A chi si chiede se sia possibile ricostruire un tessuto connettivo
lacerato, che vuol dire "ricostruire un pensiero diffuso di classe e
quindi di Sinistra, mi sento di dire che ciò è non solo necessario, ma
vitale per il nostro Paese.


È necessario costruire la più ampia unità delle Sinistre che comprenda
anche coloro che si sforzano di Rifondare ed attualizzare il Comunismo.

Ma come costruire questa unità?
Nel chiuso dei partiti, con accordi, mediazioni e compromessi sulla linea
politica, come è avvenuto per "La sinistra l'arcobaleno", oppure
andando dove si vivono i problemi del lavoro, della disoccupazione,
del precariato, del salario insufficiente, per dare risposte, e non per
fare propaganda? Costruire l'unità con i Comitati di cittadini (No TAV,
No Dal Molin ecc...) o stando, come abbiamo fatto, in un Governo che a
questi comitati ha solo saputo dire dei NO, troncando così ogni
possibilità di lavoro comune e suscitando le loro giuste proteste contro
di noi?

Dalle pagine di questo "giornale" ho letto
le perplessità sul votare per l'Arcobaleno o piuttosto far proprio il voto
utile per il PD, il quale, nella sua splendida supponenza di
autosufficienza,
unita ai due disastrosi anni di Prodi (risultato del tutto incapace
di risolvere i problemi della parte più debole della nostra società),
ci ha regalato il Berlusconi quattro.

Rifondazione in due anni di permanenza disciplinata nel Governo Prodi,
senza riuscire ad ottenere niente di significativo a vantaggio di
lavoratori,
pensionati, precari ecc..., ha dilapidato oltre due milioni di suoi
voti, senza
contare quelli di Verdi, PdCI e Sin. Democratica, perdendo la fiducia dei
suoi sostenitori; siamo stati buttati fuori dal Parlamento; è aumentata
la divisione a sinistra con la nascita di due raggruppamenti che prima
erano
in Rifondazione (Ferrando e Sinistra critica);
la stessa Rifondazione risulta spaccata a metà.

Ricostruire l'unità a Sinistra quindi è essenziale, ma stando
nel vivo del conflitto, ingaggiando una battaglia contro le idee della
destra (da parecchio tempo ormai predominanti), e cioè l'idea che i
problemi il disoccupato, il precario, la casalinga se li risolvono da soli
mettendosi contro un altro disoccupato, un altro precario, un altra
casalinga, cioè la guerra fra poveri.

Ricostruire un tessuto connettivo lacerato ricostruendo la Sinistra,
si può fare solo con una politica di Sinistra,
sono stanco di volantinare nelle piazze o ai mercati solo nell'imminenza
di una campagna elettorale, sono stanco di partecipare a dibattiti a cui
assiste solo chi non ha bisogno di essere convinto.
Bisogna andare dove si vivono quotidianamente i problemi per cercare
di cambiare quelle realtà, bisogna occuparsi meno del Governo, sia esso
locale o nazionale, ed essere più vicini alla gente, costruire la protesta
nei luoghi del conflitto, ridare un senso alla solidarietà di classe.

Ricostruire l'unità a Sinistra quindi è essenziale, ma per fare questo
è necessario un Partito che non abiuri al suo essere di sinistra
e anche Comunista che intende il portare un contributo senza velleità
egemoniche, non discriminante a favore di chiunque voglia partecipare
a costruire una sinistra plurale più forte.

È curioso che, per alcuni, la Sinistra possa divenire più grande
e più forte solo se si elimina il contributo di chi ha cercato e cerca
di "Rifondare" o reinventare l'essere comunisti nel nuovo secolo.
Un Partito è un organismo con una capacità di analisi, con una strategia,
con un'organizzazione, con una struttura, è portatore di una coscienza
di classe che i movimenti non hanno; sciogliere Rifondazione per confluire
in una indistinta e improbabile Sinistra (se è vera l'analisi precedente,
e viste le scelte delle altre "Sinistre" politiche) è oggi irrealistico
e improponibile.

È necessario invece lavorare con tutto ciò che a Sinistra si esprime
nella società, con umiltà, senza pensare di essere meglio degli altri,
senza pensare di essere autosufficienti, costruendo l'unità nelle lotte
e non appiattendoci in compromessi che ci porterebbero sulla strada
del moderatismo centrista come ha fatto il P.D.
                                                   Luciano Leoni
*
*
* *



    Per il lunedì mattina


*                                                                                               
a cura di Fabio Neri
*


E' indiscutibile, per quanto misterioso, che la persona
che concede un favore risulta in qualche modo
superiore a quella che lo riceve.
(Jorge Luis Borges)

Una volta ottenuto il beneficio, il donatore è dimenticato.
(William Congreve)

Quello che davvero mi interessa è se Dio, quando
creò il mondo, aveva scelta.
(Albert Einstein)

L'approvazione degli altri è uno stimolante del quale è bene diffidare.
(Paul Cézanne)


*@@@@@@@
*
*/** /*
/ *
*/




**

* *

* *
*/ /**Invio **/Queste email le ho inviate anche a chi conosco poco o 
pochissimo,/*
*/o a chi magari non mi conosce o che solo casualmente/*
*/       è entrato nella (mia) posta  
ettronica.                                                                                                                   
/*
*/Chi per qualsiasi ragione non vuole ricevere questi messaggi/*
*/me lo faccia,  e scusatemi, sapere:     gianniq@??? 
<mailto:gianniq@protocol.it>  /*


*/Chi invece si sente partecipe, anche quando dissente,/**/ aggiunga,
proponga, faccia le sue critiche, e magari faccia circolare ..../*

*/                                                          Chi vuole 
essere inserito 
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