[RSF] L ¹ EFSA esprime preoccupazione sulla carne clonata

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Auteur: Equivita
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À: Equivita
Sujet: [RSF] L ¹ EFSA esprime preoccupazione sulla carne clonata
COMUNICATO 28/07/08

L¹EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) esprime preoccupazione
sulla carne clonata e non autorizza ancora la sua commercializzazione

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Il 24 luglio è stato diramato il parere dell¹EFSA sugli animali clonati, per
uso alimentare.
Si può riassumere in questo modo:

1) nelle specie animali sottoposte agli studi (ad oggi solo bovini e suini)
non vi sono chiare evidenze di ³sostanziali differenze² con gli animali
tradizionali per quanto riguarda il latte e la carne.

2) permangono, tuttavia, serie preoccupazioni per i notevoli problemi di
salute degli animali clonati (40 animali su 100 sono malati mentre lo sono
solo 10 su 100 nella riproduzione convenzionale o assistita).
Occorre ricordare che le analisi su carne e latte vengono effettuate solo
sugli animali sani.

L¹Europa adotta per fortuna la prudenza:
³La carne clonata non arriverà nei supermercati², assicura all¹ANSA Vittorio
Silano, presidente del Comitato Scientifico dell¹EFSA, mentre Daniel
Collins, del gruppo di esperti scientifici, dichiara: ³anche la salute
animale è sicurezza alimentare².
La Commissione UE vede anch¹essa nel rapporto EFSA una fonte di
preoccupazione per la salute ed il benessere degli animali e ritiene che i
dati disponibili non siano sufficienti a rassicurare i cittadini sulla
sicurezza dei prodotti animali.

Il Comitato Scientifico EQUIVITA auspica che questa volta la Commissione
Europea si faccia interprete del parere negativo della stragrande
maggioranza dei cittadini europei. Questi ricordano che gli Ogm furono
dichiarati ³sostanzialmente equivalenti² alle colture tradizionali dagli
enti regolatori che avevano avuto l¹ordine di autorizzarli negli anni ¹90,
mentre il loro impatto sulla salute e sull¹ambiente è stato poi ampiamente
dimostrato.

Il Comitato Scientifico EQUIVITA si rallegra del fatto che oggi, a
differenza dell¹FDA negli USA, la Commissione Europea abbia citato salute e
benessere degli animali e si augura che dal Gruppo Europeo sull¹Etica (EGE)
venga il segnale di una visione meno riduzionista e mercantile della vita,
gli animali non essendo ³riprogrammabili² per favorire i nostri interessi.

EQUIVITA ricorda che la clonazione degli animali è economicamente
conveniente soltanto in quanto consente di conservare una modifica genetica
introdotta. Tale modifica si accompagna sempre ad un brevetto. La proposta
di clonare gli animali d¹allevamento tradisce dunque la volontà, da parte
delle aziende, di usare animali geneticamente modificati e di controllare in
tal modo un nuovo vasto settore del mercato alimentare, riscuotendo i
diritti di brevetto ad ogni fase riproduttiva.

Il danno di un¹eventuale decisione positiva sulla commercializzazione di
animali clonati non deve quindi essere analizzato esclusivamente dal punto
di vista scientifico, ma anche sotto l¹aspetto economico. Questo aspetto è
devastante per i paesi più deboli perché comporta, con i brevetti sugli
animali d¹allevamento (che oggi seguono i brevetti sui vegetali) la
privatizzazione di un nuovo settore del patrimonio genetico del pianeta,
bene comune più prezioso dell¹umanità.


Comitato Scientifico EQUIVITA
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