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Parla il leader dei sinti: "Continuando così, per noi c´è il lager"
Le paure del capo dei nomadi "Ormai tira una brutta aria"
Nel 2007 ci hanno lanciato una molotov, ora sarebbe una strage, per questo facciamo i turni di guardia
PIETRO, quanto è forte l´"emergenza" clandestini a Genova?
«Tanto. Nel senso che siamo noi, quelli in emergenza. Noi stranieri, noi clandestini, noi zingari».
Lei non è clandestino. E´ il capo dei nomadi sinti di Bolzaneto.
«Ma è lo stesso. Clandestini, stranieri, zingari, genovesi. Nasciamo tutti dalla stessa madre. Anche se qualcuno a volte se lo dimentica».
Allora siete voi, quelli in pericolo.
«Da qualche tempo tira una brutta aria. La gente ci guarda storto. Anche quelli che prima ci salutavano, o ci offrivano un lavoro».
Avete paura?
«Una molotov qui l´hanno già lanciata nel 2007. E´ venuta la polizia, ma i colpevoli non li hanno mai trovati. Se la tirano oggi, una molotov, fanno una strage. Ed è per questo che facciamo a turno la guardia, qui al campo. Perché non si sa mai. Metti che una di queste notti, a furia di sentir parlare di "pericolo", qualcuno decide di darci una "lezione"...».
Quanti siete nel campo di Bolzaneto?
«Settanta famiglie. Vent´anni fa, quando ci siamo insediati, le famiglie erano diciassette».
Lei cosa fa nella vita?
«Io adesso devo rimanere qui al campo. Posso muovermi giusto per firmare alla stazione dei carabinieri. Sconto una condanna per furto. Vorrei spiegarvi che è stata un´ingiustizia. Ma, tanto, sarebbe inutile».
Si sente discriminato?
«Ma lo sa che la polizia piomba nel nostro campo alle tre di notte, con le macchine che viaggiano a sessanta all´ora tra le roulotte? E se un bimbo è uscito per fare la pipì? Ma no, non c´è pericolo. Adesso i nostri bambini la pipì se la fanno addosso, quando vedono arrivare gli agenti. Perché ci trattano come criminali, come bestie».
E´ l´emergenza.
«E´ sempre stata dura, per noi. Ma con questa Lega, con questo governo, sta diventando tutto assurdo. Se per i clandestini vogliono il Cpt, per noi sarà presto pronto il lager. Vedrete».
(m.cal.)
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