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Genova riparte dai diritti
Il Goa Boa avvia una campagna di sensibilizzazione per il 60° della
dichiarazione universale. Presentata la nuova bandiera
GENOVA, 26 LUGLIO 2008
Nando Dalla Chiesa in una recente intervista ce lo aveva detto: Genova si
farà portavoce nelle battaglie per i diritti. L'impegno è iniziato con una
dieci giorni nell'anniversario del G8, e proseguirà. Marta Vincenzi oggi -
sabato 26 luglio 2008, a poche ore dal concerto di Manu Chao per la decima
edizione del Goa Boa, anch'esso dedicato ai diritti - rilancia: «la nostra
città non può più esimersi dal prendere posizione di fronte ad ogni
battaglia di civiltà». E siccome nel 2008 ricorre il sessantesimo
anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, si riparte
proprio da qui. Lo si fa anche con la presentazione di un nuovo simbolo,
unaa bandiera simile a quella della pace, ma con la scritta Diritti Umani.
Siamo a ridosso delle Olimpiadi di Pechino, che hanno fatto molto discutere
da questo punto vista. Ma tutte le associazioni e gli enti coinvolti
dell'organizzazione dello Human Rights Day 2008 - una campagna che parte
proprio sabato 26 luglio per concludersi il prossimo 10 dicembre - sono
d'accordo su una questione: la tutela dei diritti umani non riguarda solo i
paesi lontani. Basta pensare ai problemi che ci troviamo ad affrontare tutti
i giorni: «dalla durata media di un processo civile alla disoccupazione
giovanile, l'ambiente, l'igiene, i diritti delle donne, dei minori e degli
anziani», come dica Barbara Terenzi, del Comitato per la Promozione e
Protezione dei Diritti Umani. Sono questi anche i giorni in cui è stato
proclamato lo stato d'emergenza per le condizioni di immigrazione e
clandestinità. Piero Soldini, responsabile Dipartimento Nazionale Politiche
Immigrazione CGIL, dice: «l'emergenza esiste, ma è quella dei lavoratori
immigrati a cui non viene rinnovato il permesso di soggiorno. Su 1.600.000
richieste ne sono stati dati 300.000, vuol dire che ci sono ancora più di un
milione di persone in attesa, che per di più hanno pagato 72 Eu per la
richiesta».
Dalla Chiesa riprende il discorso G8. «Per la prima volta il Comune di
Genova si sente parte in causa di quello che è successo e propone una nuova
consapevolezza. Il concerto di Manu Chao a suggello di queste iniziative va
al di là delle aspettative. Ed ha un significato che va oltre la musica: a
molte delle vittime di violenza a Bolzaneto, gli agenti della polizia
penitenziaria dicevano: e ora dillo a Manu Chao». La sindaca esprime anche
la volontà di portare a Genova l'Agenzia europea per i diritti.
Il Goa Boa inaugura dunque una serie di iniziative dedicate alla
sensibilizzazione verso i diritti umani. «Non a caso il motto di questa
decima edizione - dice Totò Miggiano, patron del festival musicale - è 'I
diritti della musica'». Un'altra è il film All Human Rights for All, film
collettivo a cui partecipano vari registi italiani, da Mario Monicelli a
Mimmo Calopresti, da Giovanni Veronesi a Pasquale Scimeca, da Citto Maselli
a Valerio Mastandrea. Trenta in tutto, ognuno si cimenterà su un articolo
della Dichiarazione. L'anteprima è prevista per l'1 dicembre al Teatro
Argentina di Roma. Per il 10 dicembre infine sono previste altre iniziative
a conclusione della campagna. Sono oltre 1600 le organizzazioni che hanno
aderito alla campagna, 800 le iniziative in programma.