Autore: ANDREA AGOSTINI Data: To: forumgenova Oggetto: [NuovoLab] legambiente: le scelte della provincia di genova e
l'urbanistica senza alibi
legambiente: le scelte della provincia e l'urbanistica senza alibi.
Bene ha fatto il presidente della Provincia di Genova Repetto a prendersi la responsabilità delle scelte urbanistiche dell' Amministrazione che presiede.
Bene perchè cosi' non ci saranno piu' dubbi sul fatto che una seria politica urbanistica deve essere diretta in prima persona da chi ha una così grande responsabilità istituzionale.
Urbanistica vuole dire troppo spesso cemento e il cemento, come si sa, è molto trasversale agli schieramenti.
Un recente e documentatissimo libro di due noti giornalisti genovesi ha cercato di raccontare documenti alla mano l'esistenza di un partito del cemento in Liguria, che fa proseliti sia nel centro destra che nel centro sinistra.
La politica urbanistica di Regione, Provincia e Comune di Genova è quindi in mano allo stesso partito, il PD.
Ci aspettiamo da Repetto, così come dalla Vincenzi -caso diverso la Regione, dove la gestione Ruggeri desta più di una perplessità - che si arivi davvero a quella discontinuità nelle politiche del territorio, e che lo si faccia in maniera tale da influenzare e pesare anche sulla stessa Regione.
La Provincia di Genova che non ha mai brillato per una politica ambientale molto rigorosa ( penso ai piani urbanistici di Recco e di Arenzano ad esempio ) è davanti, per le aree nel capoluogo che sono anche sulla sua competenza, ad una stagione molto impegnativa. Il partito del cemento e' molto impegnato nelle partite del Rio Bagnara, del Penego ( edificazioni autorizzate e bloccate da sentenze ), del Bisagno ( la riproposizione in chiave cementizia della " riqualificazione " dell'area dei Mercati Generali di corso Sardegna ), della incredibile bicementificazione nelle aree esondabili del rio Sardonella a Bolzaneto-Manesseno, della edificazione degli Erzelli e sulla foce del rio Chiaravagna, della riqualificazione ambientale della valle Varenna ( cave, centri logistici del ciclo dei rifiuti, strada di sponda sinistra, chiusura della Carmagnani ) , della riqualificazione delle sponde del Leira e del Cerusa attualmente frequentate da disperati in cerca di alloggi di fortuna nelle aree ex industriali.
Ebbene su tutte queste partite di estremo valore per il futuro dell'area metropolitana genovese la Provincia e il suo Presidente Repetto hanno avuto e avranno grandi responsabilità. Sono tutte aree esondabili in cui il permesso a costruire è vincolato alle indicazioni della Provincia. Vedremo quale sara' l'intendimento del Presidente Repetto, se anche lui come Marta Vincenzi interpreterà la politica del territorio in chiave di grande discontinuità rispetto ai lasciti dolorosissimi della precedente Amministrazione. Se Marta Vincenzi ha detto e ripetuto: niente piu' costruzioni nuove, si interverra' solo sul gia' costruito, basta con le deroghe, ci aspettiamo che Repetto dica : basta costruzioni nei greti dei fiumi, secondo le indicazioni dell'urbanistica di tutta Europa le aree fluviali vanno rinaturalizzate. Fino ad ora non è stata questa la linea perseguita dall' Amministrazione Provinciale, sara' diversa in futuro ?
Bella domanda.
Ma i fatti chiariranno gli intendimenti in pochissimo tempo.
Stefano Sarti
Presidente Legambienteliguria
Andrea Agostini
Presidente circolo Nuova Ecologia Legambiente Genova