Re: [NuovoLab] liberazione 08_07_16a

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著者: Elisabetta Filippi
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To: Mailing list del Forum sociale di Genova
題目: Re: [NuovoLab] liberazione 08_07_16a

E' possibile evitare di intasare la posta con articoli del Manifesto, visto che si trova in edicola e anche su internet. Credo che chi è iscritto a questa lista se interessato all'argomento possa acquistarlo e/o leggerlo da se.

Qualche articolo va bene, ma mi sembra che si stia esagerando.

Grazie.

Elisabetta> From: carlo@???> To: forumgenova@???> Date: Wed, 16 Jul 2008 10:58:28 +0200> Subject: [NuovoLab] liberazione 08_07_16a> > Bolzaneto> Questione civile? Non dimenticare> > Piero Sansonetti> E' una questione morale. Anzi, più precisamente: questa è la questione > morale, è il fondamento politico di ogni questione morale. Il fondamento di > ogni questione morale è la credibilità dello Stato, della «cosa pubblica». > La sua rettitudine. La credibilità dello Stato, persino la sua dignità, sono > state sgretolate da una sentenza che liquida come cosa di poco conto > l'orrore avvenuto nella caserma di Bolzaneto, luglio 2001, ad opera della > polizia e delle autorità. Centinaia di ragazzi, italiani e stranieri, > torturati per decine di ore. La magistratura (cioè il potere giudiziario ) > chiude un occhio o si dice impotente. Il governo, cioè il potere esecutivo > (a prescindere dal suo colore politico, perché da allora si sono alternati > molti governi) non solo sorvola, ma addirittura in varie forme «promuove» i > responsabili (leggetevi l'articolo bellissimo di Giuliano Giuliani > pubblicato domenica su questo giornale). Il Parlamento, cioè il potere > legislativo e rappresentativo , si rifiuta di assumersi le sue > responsabilità, nega la via della commissione d'inchiesta, cancella la > possibilità che siano trovate responsabilità politiche. I tre poteri, spesso > in lotta tra loro, si ritrovano, si alleano, si proteggono l'uno con > l'altro, e vincono la sfida contro la certezza del diritto. Si dichiarano al > di sopra di tutto, intoccabili.> E così ci troviamo di fronte ad una formale dichiarazione di impunità della > polizia, dei carabinieri, dei settori politici che hanno offerto una > protezione; e di conseguenza di fronte a una dichiarazione di > «illimitatezza» dei poteri discrezionali della forza pubblica su qualunque > nostro diritto individuale o collettivo, su ogni momento della nostra vita. > La tortura viene legalizzata, o comunque derubricata a «intemperanza del > potere». Il mondo politico non reagisce, si allinea, approva. Assolve i > ministri che ebbero responsabilità dirette e immediate in quella > carneficina. Assolve il capo della polizia e tutti gli altri.> La legalità? Nessuno più osa neppure> parlare di legalità, la legalità è sospesa.> A voi non sembra che tutto questo sia> la prova della degenerazione del nostro> sistema liberale e del mondo politico> che lo difende?> Mi spiego meglio: quale autorità morale> può avere, per dire, un leader politico> come Antonio Di Pietro che denuncia> il regime e il berlusconismo per> una questione, certo rilevante - come> il processo Mills - ma assolutamente> inconsistente se messa a paragone con> il massacro di Genova 2001, e poi però> si oppone con fermezza all'istituzione> di una commissione di inchiesta> del Parlamento sul comportamento di> polizia e carabinieri a Genova 2001?> Nessuna credibilità. Di Pietro ha portato> in piazza migliaia di persone, dicendo:> uniamoci a difesa della legalità.> Li ha semplicemente imbrogliati.> Lui è contro la legalità. Lui, semplicemente,> è a favore del potere della polizia> e della magistratura, e ritiene che> debba essere al di sopra di tutto, anche> al di sopra della politica, e chiama tutto> questo legalità. Perciò si oppone a> Berlusconi. Ma la sua idea di società è> autoritaria, violenta e illegale. Il fatto> che si opponga a Berlusconi non lo> sottrae alla questione morale, non lo> assolve. C'è una questione morale che> oggi investe tutto il Parlamento, e che> affratella Di Pietro e Veltroni, e Berlusconi,> perché nessuno di loro ha davvero> la forza e l'interesse di schierarsi> con la legalità e dunque con la credibilità> dello Stato, e dunque contro la polizia> e la magistratura (cioè contro quei> settori della polizia e della magistratura> violenti, illegali, antidemocratici, e> contro quei settori, vastissimi, che non> osano opporsi).> Torna a emergere, in tutta la sua evidenza,> la questione di civiltà che ponemmo> giorni fa, dopo la manifestazione> di piazza Navona. Qualcuno ha> pensato che parlando di degrado della> civiltà politica noi parlassimo dei modi> bruschi e volgari di alcune polemiche> politiche. No, non c'entra niente.> Parlavamo della rinuncia ai principi> fondamentali della civiltà politica moderna> (il diritto, la libertà, l'aspirazione> all'uguaglianza, il garantismo, la> moderazione del potere) che ci pare sta> avvenendo a destra come nel centrosinistra.> Nessuno ci convincerà che l'arroganza> di Silvio Berlusconi, il quale> non vuole rispondere davanti alla giustizia> per alcuni reati dei quali è accusato> (corruzione e cose analoghe) sia> meno grave dell'arroganza del potere> poliziesco che ottiene impunità per i> reati di tortura e pestaggio. Se non siamo> in grado di affrontare l'insieme di> queste affermazioni di «divinità» del> potere, di superiorità, non siamo in> grado di affrontare la crisi di civiltà che> è in corso. L'opposizione parlamentare> non è in grado, attualmente, di fare> questo. Per questo noi diciamo che, al> momento, non esiste una opposizione> parlamentare. Né di sinistra né liberale.> E siamo convinti che sia urgente ricostruire> una opposizione vera nella> società. Non ci aiuterà il girotondismo,> perché è stato egemonizzato - lo> vede chiunque - da idee e organizzazioni> autoritarie. Bisogna ripartire proprio> da lì: dalla questione morale. Come> scriveva Rina Gagliardi (sempre> domenica su Liberazione) citando> Kant, dobbiamo cercare di ricostruire> il «politico morale», liberandoci dalla> tentazione di seguire il «moralista politico> », che è il vero nemico della questione> morale. > > Moderiamoci: no html, risposte private in privato: il reply e' alla lista, > e viene letto da tutti gli iscritti.> L'iscrizione alla lista e' aperto a tutt*, ma consigliato solo alle persone> che agiscono localmente per iniziative "di movimento" a Genova.> Per annullare l'iscrizione a questo gruppo, vai su: : > https://www5.autistici.org/mailman/listinfo/forumgenova> L'invio di attach e' stato disabilitato.> _______________________________________________> Forumgenova mailing list> Forumgenova@???> https://www.autistici.org/mailman/listinfo/forumgenova
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