Legalità, rom e moschea è lite a Tursi
Sulla questione zingari è scontro politico. La destra annuncia un
presidio-comizio contro il sindaco Marta Vincenzi. Mentre lo stesso
sindaco incontrerà a palazzo Tursi Hussein Salah, presidente
dell´Associazione di integrazione culturale, per sottoscrivere un
protocollo d´intesa
di Donatella Alfonso
Lega e Destra abbandonano la Sala Rossa di Tursi in segno di protesta
contro la decisione del presidente del consiglio comunale Giorgio
Guerello di non discutere interpellanze e mozioni sul G8, la moschea e
gli altri temi della settimana dei diritti, che inizia oggi, proprio
con l´incontro fissato alle 15 a palazzo Tursi tra la sindaco Marta
Vincenzi e Hussein Salah, presidente dell´Associazione di integrazione
culturale, che insieme sottoscriveranno un protocollo d´intesa sui
diritti della fede e i rapporti tra città e comunità islamica.
E dopo una mezz´ora di sospensione e due diversi vertici di
opposizione e maggioranza, il centrodestra ha prodotto un documento
fortemente critico contro la gestione della Sala Rossa da parte di
Guerello, che a sua volta ha seccamente respinto e rimandato al
mittente le accuse. Tutto questo mentre per oggi pomeriggio si
annuncia nell´atrio del Comune un presidio indetto proprio da Gianni
Bernabò Brea e altri esponenti della Destra, contro l´intesa con gli
islamici e la realizzazione di una moschea a Genova. A sua volta il
segretario provinciale della lega Edoardo Rixi annuncia un
presidio-comizio per domani mattina a De Ferrari contro la sindaco
Vincenzi, accusata di promuovere manifestazioni di solidarietà sia con
gli zingari che con i manifestanti del G8: e al comitato Verità e
Giustizia chiedono di cancellare il calendario delle manifestazioni
previste, in nome della pacificazione.
Discutere di diritti fa alzare il livello della tensione politica,
insomma. E la scelta di Guerello di lasciar fuori dalla discussione
delle interpellanze urgenti quelle presentate a raffica
dall´opposizione sui temi della moschea , dell´intesa con gli islamici
e della scelta di Marta Vincenzi di incontrare a Tursi le parti civili
del processo G8, ha innescato il detonatore. «Il ruolo del consiglio è
ormai svilito e le interrogazioni affrontano solo questioni marginali
tralasciando ad arte la richiesta di dibattito su problemi urgenti e
importanti», hanno protestato Bernabò Brea e Alessio Piana (Lega)
sostenuti dall´opposizione in blocco.
Guerello ha risposto assumendosi la responsabilità della scelta:
«frutto di compromessi e buon senso - ha spiegato - Le interrogazioni
vengono scelte tenendo conto del tempo limitato per la discussione e
della precisione della domanda posta». Altro che buonsenso, ha
ironizzato Beppe Costa (Fi) leggendo il documento della minoranza, che
deplora la gestione dell´aula, con ordini del giorno scelti in modo
«riduttivo rispetto ai problemi della città» mentre è stata ventilata
anche una mozione di sfiducia verso Guerello: «quello che viene
definito metodo del buon senso sembra essere piuttosto un basso
profilo e questa gestione sta risultando dannosa non solo per il
consiglio, ma per tutta la città» ha aggiunto Costa. Secca la replica
del presidente: «Non ho niente da dire, se non che ritengo
irriguardosa la definizione basso profilo, che rimando indietro con
gli interessi a chi l´ha formulata».
Subito dopo, ha ricordato che in Sala Rosssa, giovedì pomeriggio alle
16 ci sarà la lectio magistralis di Gherardo Colombo sui valori della
Costituzione. Stamani alle 11.30 nel salone di rappresentanza,
intanto, la vicepresidente della Camera Rosy Bindi, insieme a Marta
Vincenzi e Paolo Veardo, parlerà di diritti e di deboli.
http://genova.repubblica.it/dettaglio/Legalita-rom-e-moschea-e-lite-in-Comune/1488387?ref=rephp
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"Non vedo nessun Dio quassù"
(Yuri Gagarin)
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"Be sure your sin will find you out"
(Numbers 32:23)
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