jilt ha scritto: > 1) Anzitutto la questione "carenza di codice",
> NON avete letto bene il report............
ponendosi in un'ottica di positivismo, cioe' nella speranza in cui
la comunita' hackmeeting puo' modificare attraverso i temi che propone
l'universo entropico che la circonda, e migliorare il contesto dove
appunto ci tocca vivere ogni giorno, non capisco perche' scegliere un
tema su cui abbiamo pochissima voce in capitolo, su cui non e' mai
fregato nulla a nessuno se non individualmente, e che centra parecchio
marginalmente rispetto ai temi che questa comunita' dovrebbe seguire,
soprattutto nel contesto storico attuale.
il fatto che non vogliamo dare all'hacking un'accezione puramente
informatica, non significa che dobbiamo metterci a centrare le nostre
attenzioni su una roba che in realta' come comunita' ci tocca poco.
non dico come individui, pero' allora ci sarebbero un sacco di altri
temi interessanti, tipo "alternative al capitalismo" oppure "come
condurre un'esistenza all'insegna di una dieta vegana" o ancora "il
signoraggio" o "le scie chimiche".
se vogliamo dare un segnale verso l'esterno rispetto a dei temi a noi
cari, secondo me dobbiamo parlare di cose di cui abbiamo cognizione di
causa, mi pare che di carne prima del pre-hackit ne era uscita, e dire
che il filo conduttore di tutte le tematiche proposte e' la decrescita
mi sembra perlomeno azzardato.
non voglio screditare la gente che si e' sbattuta per scendere a roma
questo weekend e avra' anche sofferto le pene del caldo-umido romano,
pero' se alcune cose non sembrano convincere la lista accanirsi non e'
la soluzione.
cerchiamo altre vie. non necessariamente dobbiamo avere un tema
portante, era imho per lo piu' una mossa mediatica, perche' tanto ognuno
come sempre si interessa nello specifico ai suoi progetti. se c'e'
qualcuno interessato alla decrescita, ben venga il seminario sulla
decrescita, pero' a vedere tante mail cosi' a parlare di piatti, come
diceva man0_, diventa la lista nielsen :)
qui tra un po' ci levano il p2p e noi pensiamo a come lavare i piatti,
ecco secondo me i temi che dovremmo affrontare sono di un altro ordine.
abbiamo altri problemi imho, qualcuno parlava addirittura di smetterla
con una lista aperta (e non l'ultimo degli sfigati arrivato or ora da
msn), di creare un collettivo piccolo e chiuso per la gestione
di hackmeeting, potremmo anche fermarci un attimo e cercare di capire
come evitare di mandare a puttane una cosa che comunque ha parecchia
influenza e visibilita', su che strada vogliamo fargli prendere e fare
un pochino di analisi, cercando di far passare il messaggio di cosa
significa hackmeeting alle persone appena arrivate da msn, perche'
evidentemente il messaggio non sta passando, perche' evidentemente non
abbiamo come base condivisa di esperienze le idee alla base del
funzionamento del mezzo che ci proponiamo di usare, ne' tecnicamente, ne
socialmente, e questo per me e' un problema, se vogliamo guardare nel
nostro orticello.
se invece ci sentiamo abbastanza forti, organizzati e sicuri per
proporre soluzioni al mondo, io direi perlomeno di evitare di pisciare
fuori dal nostro vasino. parliamo davvero di come i media deformano le
masse tirando fuori un hoax tipo l'anno scorso, che e' molto molto molto
meno dispendioso in termini di energia (no, non sto parlando di
decrescita) che mettersi a scrivere una patch per firefox3
e distribuirla al mondo, o parliamo dell'usabilita'/accessibilita' del
software open source, magari prendendo appunto qualcosa inerente
all'anonimato e ci scriviamo del codice bello e documentato (tipo
un'estensione a thunderbird per mixminion, che e' fattibile in una
notte),ne abbiamo discusso parecchio e sarebbe un passetto molto piu'
spendibile mediaticamente, che rivolgere la nostra sensibilita' al
consumismo sfrenato.
"Gli hacker nostrani riuniti a palermo scrivono uno strumento per
inviare email anonime anche per tua nonna! Sara' ora possibile infamare
tranquillamente il proprio datore di lavoro dal suo ufficio "
"Gli hacker nostrani riuniti a palermo dicono di no all'ipod e a tutti i
nuovi giocattolini elettronici con cui hanno sempre giocato. Propongono
la decrescita come unica via per la sostenibilita' del pianeta e della
societa'"