On 20080714@18:34, Ale wrote: > dezperado wrote:
> > e la fantasia per comprendere che 'noi' che ci occupiamo di tecnologia
> > dovremmo essere capaci di riconoscere nelle nostre situazioni di vita
> > reale (CHI NE HA UNA, certo) quando essere capaci che e'ce n'e' TROPPA
> > e usata male, e dirlo a chi ne capisce di meno
>
> e non sbagli, pero' ammetterai che e' curioso, in un momento in cui
> stiamo prendendo calci in culo su tutti i fronti per quanto riguarda le
> "tematiche" care agli hackmeeting precedenti, la nostra risposta sia "ah
> be' allora noi ci liberiamo dalla tecnologia, grazie". (e sto
> volutamente esagerando, spero sia possibile cogliere il punto lo stesso). colto.
> > p.s.: oh, io di mio volevo proporre chiacchiere su come funzionano i
> > computer e come si ottimizzano i codici. e c'e' stata piu' di una
> > capanna di suchi al riguardo di coding efficiente o 'particolare' lo
> > scorso anno.
>
> per carita', son cose interessantissime, non scherzo.
>
> ma i contesti entro cui le cose vengono proposte hanno la loro
> importanza, no? eh, altroche' se ce l'hanno. si.
lo scorso anno si e' parlato di glib, autotools, e sprazzi di pixel
senza X.
il contesto era il software libero, e perche' a noi piace svilupparlo
non si mette in discussione.
forse va messo in discussione che fine fa questo codice e altre
dinamiche occulte, ma qui imho manca consapevolezza al riguardo.
rimanendo ancorato al contesto "codice", ci stiamo perdendo qualcosa ?
inoltre mi pare che i punti citati da Elettrico stamane : > - Trashware: howto, ing senza frontiere
> - P2P
> - Identita' e gli altri temi "tipici da hm" non siano stati obiettati da nessuno.
c'e' solo da aspettare tranquillamente che qualcuno le proponga le
novita' da presentare, non innervosirsi eccessivamente mentre questi ancora
non arrivano no.