[Lecce-sf] Fwd: Solidarietà a Sabina Guzzanti ealle migliaia…

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Aihe: [Lecce-sf] Fwd: Solidarietà a Sabina Guzzanti ealle migliaia di persone scese in piazza al No Cav-day!
Fwd: Solidarietà a Sabina Guzzanti e alle migliaia di persone scese in piazza
al No Cav-day!
Da:
atros51 <atros51@???>
A:
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Data:
Oggi 17:11:51
----------  Messaggio inoltrato  ----------

Oggetto: Solidarietà a Sabina Guzzanti e alle migliaia di persone scese in
piazza al No Cav-day!
Data: venerdì 11 luglio 2008
Da: "CARC CN" <resistenza@???>
A: "'CARC CN'" <resistenza@???>

Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza - per il Comunismo (CARC)

Via Tanaro, 7 - 20128 Milano - Tel/Fax 02.26306454

e-mail: resistenza@??? – sito: www.carc.it <http://www.carc.it/>

Direzione Nazionale

 

Comunicato DN del 11.07.08

 

Solidarietà a Sabina Guzzanti e alle migliaia di persone scese in piazza al
No Cav-day!

La verità fa male alla casta e al Vaticano!

Questa campagna diffamatoria è un ulteriore attacco ai diritti conquistati
con la Resistenza!

Avanziamo nella costruzione del Blocco Popolare elettorale!

 

In questi giorni tutti i politicanti borghesi della vecchia destra (banda
Berlusconi) e della nuova destra (PD), il Vaticano e i media stanno dando
addosso a Sabina Guzzanti per il suo intervento al No Cav-day che si è
tenuto a Piazza Navona (Roma) l’8 luglio. La Sinistra L’Arcobaleno è
latitante e intellettuali come Camilleri che, dopo aver partecipato,
all’ultimo si accodano alla campagna denigratoria. Non solo! Veltroni ha
condannato duramente Di Pietro per aver organizzato una manifestazione del
genere a cui hanno partecipato migliaia di persone determinate a lottare
contro la banda Berlusconi e in rotta con la linea di conciliazione del PD.

Questa campagna bi-partisan benedetta dalla Corte Vaticana contro il No
Cav-day è eversiva, terroristica e mette in discussione i diritti
democratici conquistati con la Resistenza dalle masse popolari del nostro
paese. E’ in atto il tentativo di mettere a tacere tutte le forme di
opposizione e dissenso, a cominciare dalla libertà di espressione e
organizzazione delle masse popolari.

Su you tube abbiamo visto più volte l’intervento della Guzzanti. L’unica
critica che possiamo farle è di non aver detto chiaramente che i vari
Berlusconi, Veltroni, Casini, Ratzinger sono membri di una classe che va
eliminata e con essa il suo sistema di sfruttamento e miseria, il sistema
capitalista, e instaurare il socialismo. La Guzzanti ha detto le cose come
stanno ma ancora nell’ottica della sinistra borghese: il voler rendere il
capitalismo più umano, il voler rendere i padroni più buoni, il non
concepire un altro mondo al di fuori di quello capitalista. Questa è la
critica che ci sentiamo di farle.

Non ci sentiamo assolutamente di criticarla, anzi ci sentiamo di sostenerla
per aver mostrato la falsa “buona” morale dei membri della casta che mentre
da un lato chiamano alla “castità” e alla “sobrietà” le masse popolari,
dall’altro si danno a vizi e stravizi con i soldi che succhiano alle masse
popolari. La sosteniamo per aver denunciato la funzione anti-democratica e
mistificatrice dei media, il ruolo del Vaticano nella caduta del governo
Prodi, la complicità tra centro-destra e quello che lei chiama ancora
centro-sinistra (PD).

La sosteniamo per aver denunciato le aggressioni razziste nei confronti
degli immigrati e dei gay sferrate dai fascisti con la complicità degli
sbirri e con la benedizione del Vaticano: “tutto questo avviene grazie alla
politica razzista perpetrata dal Vaticano che sta introducendo valori
aberranti nella magnifica repubblica fondata sulla Resistenza e laica”. La
sosteniamo per aver detto chiaramente che “non c’è un solo motivo al mondo
per cui Ratzinger avrebbe dovuto inaugurare l’anno accademico nelle nostre
università” e avergli augurato l’inferno: noi, che non crediamo all’inferno,
siamo più concreti e lottiamo per fare dell’Italia un nuovo paese
socialista, mettere fine al Vaticano  e ai suoi privilegi e mandare in
miniera i vari Ratzinger (cosa che per loro sarebbe molto peggio
dell’inferno!). E non siamo i soli: cresce infatti l’insofferenza nei
confronti del Vaticano e della sua corte anche nelle componenti democratiche
e progressiste presenti nel mondo cattolico, che per prime ne soffrono
l’oppressione, l’oscurantismo e l’anti-democraticità.

Infine, la sosteniamo per l’appello alla mobilitazione popolare, al
controllo popolare che la Guzzanti ha lanciato alla fine del suo intervento,
rompendo con la “pace sociale”, con la “politica da salotto lontana dalle
piazze” tanto sperata dalle due nuove destre. Anzi, lanciamo l’appello alla
Guzzanti a partecipare alla costruzione del Blocco Popolare elettorale,
ossia un ampio fronte composto da tutti i comunisti, gli anti-imperialisti,
i sinceri democratici, gli intellettuali, i comitati di lotta e le
associazioni progressiste. Un Blocco Popolare che promuova il controllo e il
protagonismo delle masse popolari, composto da candidati revocabili e che
unisca le lotte nelle piazze con le irruzioni nel “teatrino della politica
borghese”, per difendere i diritti strappati dalle masse popolari e
conquistarne di nuovi, per ostacolare la mobilitazione reazionaria e
alimentare il movimento di resistenza della masse popolari, per la
costruzione di un nuovo mondo possibile.

La Guzzanti nel suo intervento ha affermato giustamente che “stiamo
imparando tutti a fare politica” e dobbiamo lottare “per votare alle
prossime elezioni una forza e un programma che possiamo votare con
convinzione”. Oggi questa forza non esiste. Bisogna costruirla. Sarebbe da
ingenui riporre ancora speranze nei partiti della sinistra borghese e della
nuova destra. In campo elettorale l’unica reale alternativa è la costruzione
del Blocco Popolare. E le reazioni violentissime alla manifestazione di Roma
a cui hanno partecipato migliaia di persone e all’intervento della Guzzanti
dimostrano quanto sia temuta dalla casta l’irruzione  delle masse popolari
nel “teatrino della politica borghese”: perché quando il gatto non c’è i
topi ballano! E’ arrivato il momento però di farli correre i topi, altro che
balli e giravolte. Bisogna metterli spalle al muro anche nei loro salotti,
restringere le loro possibilità di intrallazzare e cospirare sulla pelle
delle masse popolari.

Se alla parole devono seguire i fatti, questa è la strada da intraprendere.
Altrimenti la denuncia da sola alla lunga crea solo demoralizzazione.
Bisogna invece innalzare la bandiera della riscossa e del controllo
popolare.

 

Difendiamo i diritti conquistati con la Resistenza!

Costruiamo il Blocco Popolare elettorale!