[NuovoLab] 11 luglio 1998: anniversario morte Maria Soledad …

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Autore: Edoardo Magnone
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To: Mailing list del Forum sociale di Genova
Oggetto: [NuovoLab] 11 luglio 1998: anniversario morte Maria Soledad Rosas (Sole)
Compagni

la rabbia mi domina in questo momento. Io ho sempre pensato che ognuno
è responsabile di quello che fa, però questa volta ci sono dei
colpevoli e voglio dire a voce molto alta chi sono stati quelli che
hanno ucciso Edo: lo Stato, i giudici, i magistrati, il giornalismo,
il T.A.V., la Polizia, il carcere, tutte le leggi, le regole e tutta
quella società serva che accetta questo sistema.

Noi abbiamo lottato sempre contro queste imposizioni e' per questo che
siamo finiti in galera.

La galera e' un posto di tortura fisica e psichica, qua non si dispone
di assolutamente niente, non si può decidere a che ora alzarsi, che
cosa mangiare, con chi parlare, chi incontrare, a che ora vedere il
sole. Per tutto bisogna fare una "domandina", anche per leggere un
libro. Rumore di chiavi, di cancelli che si aprono e si chiudono, voci
che non dicono niente, voci che fanno eco in questi corridoi freddi,
scarpe di gomma per non fare rumore ed essere spiati nei momenti meno
pensati, la luce di una pila che alla sera controlla il tuo sonno,
posta controllata, parole vietate.

Tutto un caos, tutto un inferno, tutto la morte.

Così ti ammazzano tutti i giorni, piano piano per farti sentire più
dolore, invece Edo ha voluto finire subito con questo male infernale.
Almeno lui si e' permesso di avere un ultimo gesto di minima liberà,
di decidere lui quando finirla con questa tortura.

Intanto mi castigano e mi mettono in isolamento, questo non solo vuol
dire non vedere nessuno, questo vuol dire non essere informata di
niente, non avere nulla neanche una coperta, hanno paura che io mi
uccida, secondo loro il mio e' un isolamento cautelare, lo fanno per
"salvaguardarmi" e così deresponsabilizzarsi se anche io decido di
finire con questa tortura. Non mi lasciano piangere in pace, non mi
lasciano avere un ultimo incontro con il mio Baleno.

Ho per 24 ore al giorno, un'agente di custodia a non più di 5 metri di
distanza.

Dopo quello che e' successo sono venuti i politici dei Verdi a farmi
le condoglianze e per tranquillizzarmi non hanno avuto idea migliore
che dirmi: "adesso sicuramente tutto si risolverà più in fretta, dopo
l'accaduto tutti staranno dietro al processo con maggiore attenzione,
magari ti daranno anche gli arresti domiciliari". Dopo questo discorso
io ero senza parole, stupita, però ho potuto rispondere se c'è bisogno
della morte di una persona per commuovere un pezzo di merda, in questo
caso il giudice.

Insisto, in carcere hanno ammazzato altre persone e oggi hanno ucciso
Edo, questi terroristi che hanno la licenza di ammazzare.

Io cercherò la forza da qualche parte, non lo sò, sinceramente non ho
più voglia, però devo continuare, lo farò per la mia dignità e in nome
di Edo.

L'unica cosa che mi tranquillizza sapere e' che Edo non soffre più.
Protesto, protesto con tanta rabbia e dolore.


[approfondimenti in
http://ita.anarchopedia.org/Maria_Soledad_Rosas
http://abruzzo.indy.ortiche.net/article/1072
http://www.informa-azione.info/dieci_anni_dalla_morte_di_sole_e_baleno_0
http://bellaciao.org/it/spip.php?article14199]