2008/7/4 Alessandro Ogier <alessandro.ogier@???>: > Il giorno ven, 04/07/2008 alle 12.53 +0200, jilt ha scritto:
>
>
> quando ha sottoscritto il contratto che prevedeva licenziamento in
> questi casi gli e' andato bene, quindi non capisco cosa tu voglia dire.
>
> Qualsiasi struttura di un certo rilievo impone clausole contrattuali che
> in sostanza sono "se butti merda pubblica su di noi, ciao ciao".
non capisco che vuoi dire.
anche volendo fare i fiscali il problema non è nel licenziamento ma
nella clausola imposta. e non cambia nulla.
se una struttura tipo la rai (un media - uno dei due grandi network
italiani - un network pubblico) impone una cosa del genere di fatto
sta ammettendo una mancanza di oggettività nell'informazione data. la
cosa non sconvolge nessuno. ma addirittura giustificarla dicendo "era
una clausola del contratto...". >
> Bada che non entro nel merito della questione, anzi, e' di certo molto
> probabile che dicesse qualcosa di piu' che vero.
> Dopodiche' c'ha provato, da "storico collaboratore di enzo biagi" (e
> sticazzi), e gli e' andata cosi'. il problema è che finiti gli "storici collaboratori" che magari
pensano (sbagliando a quanto pare) di poter dire quello che pensano
resteranno solo quelli che, per mancanza di idee personali o
semplicemente perchè i soldi a fine mese fanno comodo a tutti,
diranno solo quello che dice il capoccia. e questo per un'azienda di
informazione pubblica mi pare piuttosto negativo.
