Secondo la direttiva 2003/4/CE
il non rendere disponibili al pubblico tali informazioni
rappresenta la violazione di un diritto sancito dalla Commissione Europea.
Dal <
http://www.eurad.uni-koeln.de/riu/index_e.html> Rhenish Institute for
Environmental Research <
http://www.eurad.uni-koeln.de/riu/index_e.html> at
the University of Cologne ci giungono I dati sulle previsioni per l'ozono in
Italia per oggi, domani e dopodomani.
In gran parte della penisola i livelli saranno molto alti.
Ai fini della protezione della salute umana, secondo l'Unione Europea, i
limiti dei livelli massimi di ozono, calcolati nella media di otto ore, non
devono superare i 120 mg /m3.
L'esposizione all'ozono, un inquinante secondario, provoca: respiro rapido e
superficiale, irritazione delle vie respiratorie, tosse, spasmo bronchiale,
riduzione della funzionalità polmonare, riacutizzazione dell'asma, riduzione
della capacità del sistema immunitario nel combattere le infezioni
batteriche, riduzione della performance atletica, congiuntivite, nascite
premature, neonati di basso peso, possibile morte improvvisa del lattante,
malformazioni congenite, riduzione dello sviluppo polmonare, possibili
"modificazioni" a livello del cervello che renderebbero in qualche modo più
sensibile l'organismo all'azione degli inquinanti (U.S. EPA. Air quality
criteria for ozone and related photochemical oxidants; 600/P-93/004aF).
L'ozono sembra essere la chiave dell'aumento delle morti per cause
cardiovascolari durante le ondate di calore (Occup. Environ Med 2007).
L'ozono si forma dalla ossidazione di composti organici volatili
(VOCs) in presenza di NOx e dei raggi solari. I VOCs rappresentano il
combustibile mentre gli NOx agiscono come una sorta di catalizzatori della
reazione di ossidazione poiché non diminuiscono durante la reazione chimica
che porta alla formazione di ozono. La fotochimica dell'ozono è un processo
complesso e fortemente non lineare (European Commission - Ozone Position
Paper).
Ad ogni aumento di un grado Celsius di temperatura corrispondono, negli
Stati Uniti, circa 1000 decessi per inquinamento e circa il 40 % di queste
morti è causata dall'ozono (GEO. RES. LETT, V. 35, L03809,
doi:10.1029/2007GL031101, 2008).
CI SEMBRA INDISPENSABILE CHE LA POPOLAZIONE SIA INFORMATA CHE LE MORTI
DURANTE LE ONDATE DI CALORE SONO DOVUTE IN PARTE AD UNA MAGGIOR TOSSICITA'
DEGLI INQUINANTI CAUSATA DALL'AUMENTO DELLA TEMPERATURA.
QUESTI DATI VENGONO NASCOSTI ALL'OPINIONE PUBBLICA CHE PENSA CHE IL
PROBLEMA SIA ESCLUSIVAMENTE IL CALDO
IN BASE A QUESTE PREVISINI, SI RACCOMANDA DI NON PASSARE MOLTO TEMPO
ALL'APERTO, SOPRATTUTTO NELLE ORE PIU' CALDE, PER GLI ALTI LIVELLI DI OZONO.
LA RACCOMANDAZIONE VALE PRINCIPALMENTE PER I SOGGETTI PIU' SENSIBILI COME
GLI ANZIANI, I BAMBINI E GLI AMMALATI.
Giovanni Ghirga
Coordinamento Nazionale dei Comitati dei Medici per l'Ambiente e la Salute
(Lazio)