Caro Sansonetti,
(...) leggo "liberazione" - e non più "Il Manifesto" cui ho
collaborato per anni, perché troppo radical-chic (credo di essere chic
anch'io, anche senza cachemire) - perché lo trovo un giornale
"libero", fuori dalle ideologie, nel senso deteriore della parola, di
destra o di sinistra che siano, nonostante le pagine culturali (?)
domenicali (ma mi dico che, forse, è per l'età che non le capisco);
nonostante lo spazio dato alle lesbiche e ai gay verso cui ho tutto il
rispetto dovuto (ma i "normali" sono forse colpevoli di qualche
cosa?); nonostante la difesa aprioristica dei delinquenti (ma siete
mai stati alla stazione di Milano? Non si deve far nulla per i bambini
di 6-10 anni che elemosinano per strada o per i loro genitori?). (...)