Rifiuti: l'esercito gestirà gli impianti

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Sì del governo al provvedimento che affida alle Forze Armate
la difesa delle discariche.
I militari equiparati ad agenti di ps
Rifiuti approvato il decreto l'esercito gestirà gli impianti
Sancito anche l'obbligo di terminare il termovalorizzatore di Acerra
Decisioni in parte attese. Ma restano nodi importanti da sciogliere
di CONCHITA SANNINO

Rifiuti approvato il decreto l'esercito gestirà gli impianti
ROMA - L'impiego delle forze armate per la
conduzione tecnica ed operativa degli impianti di selezione e trattamento dei rifiuti, l'obbligo di completare il termovalorizzatore di Acerra, forze armate parificate ad agenti di pubblica sicurezza.
Queste alcune delle novità introdotte dal decreto legge sul'emergenza rifiuti in Campania approvato oggi dal Consiglio dei ministri.

Il decreto (per quanto si può capire dalle anticipazioni e tenendo conto che entrerà in vigore solo dopo la pubblicazione) contiene due conferme sull'impiego delle forze armate nella gestione dell'emergenza rifiuti in Campania.
Ma anche un nodo ancora molto intricato da sciogliere riguardo il completamento del termovalorizzatore di Acerra.

Gestione degli impianti. Il testo ribadisce infatti che le forze armate saranno destinate alla "conduzione tecnica ed operativa degli impianti di selezione e trattamento dei rifiuti".
I dirigenti dell'esercito e gli ingegneri del Genio subentreranno, così come annunciato dal premier Berlusconi e dal sottosegretario Bertolaso già lo scorso 30 maggio, alla guida degli impianti di Combustibile da rifiuti (Cdr), le cui attività di trattamento dei rifiuti sono sotto inchiesta da parte della Procura di Napoli.

Proprio il recente blitz giudiziario con 25 arresti, denominato "Rompiballe" dal nome di ecoballe, aveva di fatto decapitato i vertici di quegli impianti gestiti finora dalle società Fibe del gruppo Impregilo, e spinto i vertici del gruppo al brusco e polemico abbandono delle società.

Una volontà divenuta più radicale, con la lettera di tre pagine inviata ieri da Fibe al sottosegretario Bertolaso . "Dopo l'ultimo blitz e la gogna mediatica in corso, noi sospendiamo le attività dai Cdr a partire dal 18 giugno", è il senso della comunicazione.

Gli impianti passano come previsto sotto la gestione dell'esercito e nei prossimi mesi non accoglieranno più i rifiuti tal-quale per produrre ecoballe della dubbia composizione, ma si preparano a diventare impianti di compostaggio su decisione del premier e dello stesso Bertolaso.

Soldati parificati ad agenti di ps. Il decreto legge, inoltre, completando "il quadro delle iniziative tese a assicurare lo smaltimento dei rifiuti nella regione campania ed il superamento dell'emergenza in atto", conferma che le forze armate sono parificate agli "agenti di pubblica sicurezza, nel contesto d'emergenza", così come già trapelato nei giorni scorsi. Un contributo ritenuto indispensabile per "assicurare la massima efficacia delle operazioni".

Solo nelle prossime ore, tuttavia, sarà chiarito nei dettagli se tale ruolo implica per i militari gli obblighi di vigilanza e sorveglianza esterna ed interna dei siti e delle discariche; oppure, se tale equiparazione impone per i soldati anche eventuali funzioni di controllo del territorio circostante o di eventuale fermo di polizia giudiziaria nel caso di iniziative di dissenso o di manifestazione anti-discarica. Quest'ultima possibilità aprirebbe ulteriori interrogativi sulle regole d'ingaggio per i soldati. Ma il ministro della Difesa Ignazio La Russa nei giorni scorsi aveva chiarito che il ruolo dell'esercito avrebbe comportato una serrata vigilanza su siti e discariche.

Il termovalorizzatore di Acerra. Un nodo più complicato resta quello relativo al completamento dell'inceneritore di Acerra (un cantiere fermo da circa 18 mesi, realizzato al 90 per cento). Nel decreto approvato oggi viene infatti confermato "l'obbligo di completare il termovalorizzatore di Acerra". Non si sa se, alla luce dell'addio di Fibe, sia sparita l'altra frase che compariva nel testo provvisorio, e cioè che tale obbligo riguardava proprio il gruppo Impregilo, ovvero "le società già affidatarie del servizio di gestione rifiuti".

Uno scenario che potrebbe aver subito modifiche anche alla luce dei sequestri di atti appena ordinati dalla Superprocura di Napoli in diversi uffici di Fibe, a Cimitile (Napoli), a Genova e nella sede centrale di Impregilo a Milano. Elementi che complicherebbero la corsa contro il tempo intrapresa da Berlusconi e Bertolaso. Il premier aveva infatti ribadito, solo tre giorni fa a Napoli: "Entro dicembre contiamo di far partire la prima linea dell'inceneritore di Acerra".

Emendamento. Il ministro per i rapporti con il Parlamento, Elio Vito, ha poi precisato che il decreto verrà trasformato in un emendamento a quello sull'emergenza rifiuti già approvato a Napoli alcune settimane fa. I due testi verranno dunque unificati e trasformati in legge in modo contestuale.

(13 giugno 2008)

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