Autore: Rosario Gallipoli Data: To: forumlecce Oggetto: [Lecce-sf] Rifiuti zero
Pubblichiamo un Comunicato Stampa del Comitato Rifiuti Zero Campania
Basta Megadiscariche ed inceneritori via Bassolino e Berlusconi!
SOLIDARIETA' INCONDIZIONATA ALLE COMUNITA' CHE RESISTONO
Siamo alle porte di un'altra emergenza che servirà come quelle precedenti per giustificare l'apertura di forza, contro la volontà delle comunità, di nuove discariche. Questa volta a farci le spese, in termini di avvelenamento del territorio e della salute, potrebbero essere Savignano Irpino, S. Arcangelo Trimonte nel Beneventano, Chiaiano a Napoli, Eboli nel Salernitano ed infine Vallata nell'avellinese. Il mandato di De Gennaro sta per scadere, è riuscito a stento a tamponare l'ordinario ma nemmeno l'ombra di una soluzione stabile e di lungo periodo. Tra poco si insedierà il Nuovo Governo Berlusconi che dalle dichiarazioni non fa sperare niente di buono all'orizzonte; Nuove megadiscariche ed accelerazione spericolata per il completamento degli inceneritori in più la ex governatrice abusiva di Nassiria in Iraq, la signora Contini al posto di comando sui rifiuti campani. Si conferma la linea sciagurata dell'ordine pubblico dal super poliziotto di Genova alla governatrice militare in Iraq; sempre peggio!
La campagna elettorale si è consumata per gran parte sui rifiuti tra accuse e promesse ma la sostanza rimane la stessa. Centrosinistra e centrodestra intendono affrontare nello stesso modo la questione: megadiscariche ed inceneritori. Il risultato non cambia nuovi e vecchi territori da avvelenare e molti soldi pubblici da far intascare a lobbie e grandi aziende. L'imbroglio di fondo è infatti legato alla scelta inceneritorista stabilita dal piano rifiuti del centrodestra di Rastrelli e realizzato dal governatore Bassolino, che ha alimentato le emergenze di questi lunghi 14 anni per imporre un piano non ancora realizzato e che vedeva fin dall'inizio la sua esclusiva funzionalità agli interessi speculativi di FIBE, Ecomafie varie ed apparato politico.
Così oggi a distanza di 14 anni ed oltre 2500 miliardi di vecchie lire sperperati siamo al punto iniziale con la spasmodica ricerca di nuovi buchi da riempire e i maledetti impianti di CDR che continuano a produrre rifiuti tal quale. Ora milioni di tonnellate di "ecoballe", dichiarate fuori legge dalla magistratura, dopo aver avvelenato intere aree della Campania, per effetto degli ultimi decreti Prodi, si possono anche bruciare. Tutti gli attori del disastro campano tornano in gioco per fare soldi sulla nostra pelle, nonostante decine d'inchieste della magistratura, l'allarme diossina e l'incremento di tumori e malformazioni. Ai rifiuti tossici sotterrati in ogni dove con la complicità dell'apparato politico si sommeranno i rifiuti tal quale altrettanto pericolosi e i residui cancerogeni degli inceneritori, dalle ceneri alla diossina fino alle particelle di metalli pesanti.
Eppure sarebbe bastato avviare una seria politica di riduzione e recupero dei rifiuti attraverso il porta a porta ed impianti puliti come compostaggi, tmb e filiera del riciclo per risolvere il problema e creare anche nuova occupazione. Si è voluto invece persistere, al di là delle dichiarazioni di facciata nella politica vecchia ed inquinante delle megadiscariche e degli inceneritori con perno nella produzione di "CDR", utile solo ai profitti dei privati, mentre le comunità in lotta venivano additate paradossalmente come egoiste.
Rispetto a questo fallimento evidente della classe dirigente come rete di comitati e realtà di base crediamo sia necessario rilanciare con forza una battaglia unitaria per la difesa della salute e dell'ambiente, per fermare l'apertura di nuovi siti ed il completamento dei micidiali inceneritori, ma soprattutto per la riscrittura in termini partecipati di un nuovo piano "VERSO RIFIUTI ZERO", sotto il controllo popolare.