[cm-Roma] Petrolio picco dei prezzi o delle quantità?

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Autore: FIORITO Giancarlo
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To: cm-roma
Oggetto: [cm-Roma] Petrolio picco dei prezzi o delle quantità?
Regà,

E' appena uscito il rapporto annuale della BP che riassume le statistiche sulla produzione e consumi di petrolio nel mondo:

"Statistical Review of World Energy 2008"
http://www.bp.com/productlanding.do?categoryId=6929&contentId=7044622
(per i dati scarica "Workbook").

In sostanza c'è la conferma che la produzione ristagna e che il prezzo attuale non è dovuto a speculazione finanziaria, tensioni geopolitiche oppure ai cattivoni Ahnadinejad, Chavez, re, emiri, il Mend ecc. ma ad una offerta insufficiente.

Non è la fine del petrolio, ma di quello a 2$/barile, un bel casino per i manager della globalizzazione a cui piace spostare merci, persone e monnezza in giro.

Certo, prezzo alto vuol dire che conviene ai texani tirare fuori i loro sgoccioli, ma anche che la roba cinese raddoppia quando arriva in Europa o in California. Meno roba in giro. Tanta roba inutile in meno in giro.

Finisce una grossa presa per il culo: il valore aggiunto del muovere le cose, così il valore aggiunto lo da il LAVORO.

Il pachino dalla Sicilia, le fragoline dalla Spagna, le arance tutto l'anno, le cipolle dalla Nuova Zelanda (sapete dov'è la vecchia Zelanda?) costa sempre di più farle arrivare lucidatoincellofanatosottoazoto sul bancone GS sempreapertacoifrighiapalla. Per non parlare delle tonnellate d'acqua che viaggiano sui furgoni euro 0 invece che nei tubi!! (che rabbia ogni santo giorno su via del corso)

E' quindi con un certo orgoglio che vi segnalo l'uscita di un articoletto sulla rivista Inc-IPI-t, "Petrolio picco dei prezzi o delle quantità?"
(a pag 25)

http://www.ipi.it/allegati/Incipit03_Maggio_08.pdf

Ciao, sebeccamo al ciclopic-nic,

Giancarlo