Autor: News AutOrg.anizzazione Stud.entesca BO Datum: To: autorgstudbo CC: assemblea, forum Alte Treads: [autorgstudbo] Presidio all'Alcisa giovedì 12 Betreff: [autorgstudbo] COLOMBIA CHE RESISTE - Venerdì a Vag ore 21
Venerdì 13 giugno'08, ore 21 in via Paolo Fabbri 110
Colombia che resiste, dibattito al Vag
Quinto appuntamento con le esperienze di resistenza del popolo colombiano,
promosso da Vag, Confederazione Cobas e dalla rete internazionale di
solidarietà Redher. Il focus del dibattito sarà centrato sul ruolo delle
multinazionali statunitensi ed europee nello sfruttamento selvaggio delle
risorse del paese e nella rapina quotidiana ai danni del popolo colombiano.
Parteciperà Carlos Olaya, del sindacato colombiano SINALTRAINAL.
Venerdì 13 Giugno, ore 21
VAG - Officina dei Media Indipendenti (via Paolo Fabbri 110)
La Colombia che resiste/5
Guerra, multinazionali e sindacato
> mostra fotografica > proiezioni video > dibattito con:
Carlos Olaya - sindacato alimentaristi colombiani SINALTRAINAL
Alice Rebelde - rete Redher, appena rientrata dalla Colombia
LE TRANSNAZIONALI IN COLOMBIA: IL CASO COCA-COLA
Le ricchezze del territorio Colombiano fanno gola a molti. Transnazionali
statunitensi ed europee dei settori agroalimentare, energetico, estrattivo,
perseguono da anni, con l’appoggio e la compiacenza del governo
neoliberista di destra, una politica di sfruttamento selvaggio delle risorse
del paese. I frutti di questa incessante rapina ai danni del popolo colombiano
spesso arrivano sulle nostre tavole intrisi del sangue dei lavoratori
colombiani che per difendere la dignità del lavoro, la vita ed i diritti umani
vengono assassinati dai paramilitari al mando delle multinazionali stesse.
Coca-Cola impiega, direttamente o tramite appalti, più dell’80% della
manodopera colombiana. L’assunzione di manodopera attraverso aziende di
intermediazione è uno degli strumenti con il quale Coca-Cola aggira il
riconoscimento dei diritti minimi dei lavoratori. Questo consente
all’azienda di ridurre enormemente il costo dei salari, aumentando così i
suoi profitti. Persegue questa politica di totale precarizzazione della
manodopera impedendo ai lavoratori di usufruire del diritto di associazione e
libertà sindacale, utilizzando massicciamente contratti di lavoro interinale
che non garantiscono nemmeno il salario minimo previsto dalla legge, reprimendo
i lavoratori con licenziamenti e campagne di terrorismo psicologico,
sottomettendoli a condizioni degradanti di lavoro ed escludendoli dai diritti
più elementari. L’attività antisindacale, però, non si limita a questo.
In Colombia, Coca-Cola contrasta l’azione del sindacato a colpi di
pistola.
I gruppi paramilitari sono gli esecutori materiali di questi assassinii,
commessi all’interno degli stabilimenti stessi, in accordo con
amministrazione, esercito e polizia. Si contano inoltre innumerevoli casi di
sequestri, intimidazioni, torture e incarcerazioni arbitrarie, violazioni che
spesso avvengono nel bel mezzo di trattative in corso con l’impresa.
SINALTRAINAL
SINALTRAINAL è un’organizzazione sindacale di lavoratori
dell’industria alimentare Colombiana. Nasce nel 1982 su iniziativa dei
lavoratori organizzati della Nestlè, con il fine di difendere i diritti e le
rivendicazioni degli operai del settore. SINALTRAINAL è il prodotto storico
delle lotte, delle discussioni e delle esperienze accumulate dai lavoratori in
50 anni. SINALTRAINAL lotta per la conquista delle rivendicazioni dei
lavoratori e dei settori popolari, partecipa alla costruzione di forme
alternative di giustizia e a campagne globali che pretendono di inchiodare le
transnazionali alle proprie responsabilità politiche, economiche e giuridiche,
non solo attraverso lotte puntuali (petizioni, rivendicazioni economiche), ma
anche con la più ampia e ambiziosa proposta di azione politica per contribuire
a risolvere il problema nazionale agroalimentare, nel contesto della
costruzione di un Modello di Sviluppo Democratico. SINALTRAINAL lotta contro
l’impunità per la ricerca di verità, giustizia e riparazione integrale
per i crimini di lesa umanità e la permanente violazione dei diritti umani, che
lo stato colombiano commette contro la comunità a beneficio delle transnazionali
e dei monopoli nazionali. SINALTRAINAL ha pagato per il suo impegno politico a
difesa dei lavoratori con la vita di 22 dirigenti sindacali assassinati o
scomparsi dal 1986 al 2007.
SINALTRAINAL CONTRO COCA-COLA
Sono in corso dal 23 maggio i negoziati tra il sindacato e l’azienda, che
proseguiranno fino all’11 giugno 2008. L’obiettivo di SINALTRAINAL
è difendere i diritti acquisiti dai lavoratori, recuperare la perdita del
potere d’acquisto dei salari e le conquiste sociali stabilite nel
contratto collettivo di lavoro e resistere come organizzazione sindacale al
processo di annichilamento al quale sono continuamente sottomessi. Il sindacato
ripudia che gli azionisti di Coca-Cola continuino ad appropriarsi della
ricchezza prodotta dai lavoratori, condannandoli insieme alle proprie famiglie
a non poter risolvere le necessità fondamentali dell’essere umano. Il
sindacato denuncia che questa negoziazione ha luogo parallelamente alla
persecuzione sostenuta da Coca-Cola con i seguenti mezzi: accuse penali contro
i dirigenti, reclutamento di manodopera esterna per allontanare i dirigenti,
revoca degli statuti sindacali per impedire che i subappaltati possano
associarsi, trasferimenti, cambio delle condizioni di lavoro dei subappaltati
per ridurre ancor di più i loro salari, minacce di morte da parte dei gruppi
paramilitari denominati águilas negras.
Contemporaneamente e per ripulire la sua immagine, la Coca-Cola omette di
dichiarare all’Organizzazione Internazionale del Lavoro, in missione in
Colombia in giugno, che SINALTRAINAL ha presentato ufficialmente una denuncia
contro il governo colombiano per gli abusi commessi dalle sue società
imbottigliatrici contro i lavoratori, tentando così di nascondersi
nell’impunità.