[Forumlucca] niente diritti per i migranti lo si sa ora calp…

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Autore: laura picchi
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To: forumlucca, matteo marcheschi, letifj, tifeoweb, dirittichfouka, marisa.pareto, info, giovanna.duranti, dirittichfouka, sensi99, tommaso.panigada, calinde, salahchfouka, salvonico, nicpuc, dirittimigranti, alessiociacci, m.marcucci, linda.lachina, talithacianca, gicavalli, vbertini, marcobonuccelli, toussaint, m.ciancarella, martinelli, rsensi, mrseye, lucca
Oggetto: [Forumlucca] niente diritti per i migranti lo si sa ora calpestati anche quelli dei militari: siamo ancora stato


Da www.ricordilaura.splinder.com i miei post: (mi scuso con chi ha già ricevuto queste mie cose se le riavrà di nuovo essendo nel gruppo mio di contatti. grazie all'associazione Rita Atria che mi aiuta a fare informazione su questi continui attacchi allo stato di diritto.)

giovedì, 05 giugno 2008


Post scriptum al post di ieri sul decreto Martino
Post scriptum: Mi chiedo se il governo Prodi sapesse del decreto Martino come l'allora maggioranza di centrosinistra. Mi chiedo perchè tale decreto non sia stato già abrogato e cosa la sinistra di cui io faccio parte voglia fare per farlo cancellare dall'attuale maggioranza di centrodestra. Non è una questione di militari o cittadini ordinari, qui c'è in gioco molto di più. Qui ci sono in gioco l'essere come Paese una democrazia e uno stato di diritto e la tutela dei diritti fondamentali della Persona Umana. C'è in gioco di non tornare ai tempi bui del nazifascismo. Spero di ricevere notizie dalla mia parte politica che si farà il possibile per far abrogare il decreto Martino. Laura Picchi
COMUNICATO STAMPA

Militari giudicati in base all'orientamento sessuale e politico


IL GIORNALE DEI CARABINIERI CHIEDE L'INTERVENTO DEL GARANTE DELLA PRIVACY

Il Giornale dei Carabinieri ancora una volta in prima linea per difendere i diritti dei militari, dopo la segnalazione fatta dal giornalista di Retesole, Francesco Palese, in base alla quale, secondo il decreto n. 203 del 2006, “se un militare deve essere sottoposto ad un procedimento disciplinare da parte della sua amministrazione può essere giudicato anche in base ai dati idonei a rivelare le sue convinzioni politiche, filosofiche, religiose, sindacali e di altro genere. Ma anche in base all'origine etnica e razziale oltre che in base alla sua vita sessuale".
La cosa ancora più grave, poi, è che molti militari interpellati sulla questione hanno dichiarato di non conoscere questa procedura e non si capisce, quindi, come possano essere raccolti i dati sensibili senza il consenso dell'interessato.
Il Giornale dei Carabinieri si è già attivato e presenterà una denuncia all'Autorità Garante per la Privacy al fine di ottenere la cancellazione di questa assurda normativa che penalizza ancora una volta tutti i militari, trasformandoli in cittadini di “serie B” con diritti “a sovranità limitata”.

Roma, 04 giugno 2008
Per informazioni:
Il Giornale dei Carabinieri
Ufficio Stampa
tel. 06/85.53.130
fax: 06/85.83.17.62
www.nsd.it
postato da laura56 alle ore 08:59 | link | commenti categorie:

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mercoledì, 04 giugno 2008


All'allora ministro Martino e a chi è ora Ministro della Difesa mi permetto di ricordare:l'articolo 3 della Costituzione che afferma:" Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. "e l'articolo 52 della Costituzione:"La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino.Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge. Il suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino, né l'esercizio dei diritti politici.L'ordinamento delle Forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica."Spero che questo Paese sia ancora uno Stato di diritto, spero che ogni uomo(o donna) in armi, così come qualsiasi cittadino ordinario, venga giudicato sulla base soltanto dell'accertamento dei fatti per cui è imputato da parte della magistratura militare e civile. Spero che il regolamento introdotto dall'ex ministro Martino venga abrogato presto. comunicato stampa4 Giugno 2008DIFESA: INCHIESTA, MILITARI GIUDICATI IN BASE A ORIENTAMENTO SESSUALE E POLITICO“Se un militare deve essere sottoposto ad un procedimento disciplinare da parte della sua amministrazione può essere giudicato anche in base ai dati idonei a rivelare le sue convinzioni politiche, filosofiche, religiose, sindacali e di “altro genere”. Ma anche in base all’origine etnica e razziale oltre che in base alla sua vita sessuale”. Lo rivela Francesco Palese, giornalista dell’emittente televisiva laziale e umbra Retesole, che sta svolgendo un’inchiesta sui diritti dei militari in Italia.“Il tutto - spiega Palese - è stato messo nero su bianco il 13 Aprile 2006 (tre giorni dopo le elezioni politiche) dall’allora ministro della Difesa Antonio Martino, attraverso il decreto n. 203, che adotta il “regolamento recante l’identificazione dei dati sensibili e giudiziari trattati e delle relative operazioni effettuate dal Ministero della Difesa.”“Così – continua Palese – se si tratta di dover assegnare un’onorificenza, insieme agli altri dati trattati, l’amministrazione può prendere in considerazione anche l’orientamento politico del candidato. Le informazioni sulla vita sessuale vengono trattate infine anche nella gestione dei contenziosi giudiziali e stragiudiziali”.“L’aspetto relativo ai procedimenti disciplinari - sottolinea il giornalista - merita un approfondimento, dal momento che la legge di disciplina militare (382/7 all’articolo 5 prevede che il militare possa essere oggetto di procedimenti solo in relazione al “servizio” e non si spiega quindi in questo caso la rilevanza ad esempio della sua vita sessuale”.“Molti militari interpellati sulla questione - conclude - non conoscono questa “procedura”. Eppure, trattandosi di dati sensibili, dovrebbero essere raccolti e trattati solo dietro il consenso dell’interessato. Resta da capire infine se questi dati sono ugualmente utilizzati nei procedimenti disciplinari dal momento che tra le modalità di raccolta, secondo il decreto, vi è quella “presso terzi”. Bisognerebbe infine capire chi sono questi “terzi”.Francesco Palese, dal 2000 collabora con sindacati e associazioni del Comparto Sicurezza e Difesa, cura insieme a Falco Accame, ex Presidente della Commissione Difesa della Camera, il blog di denuncia Vittimeuranio.com, cura per l'emittente televisiva interregionale Retesole il programma settimanale di approfondimento L'Altra Inchiesta. Segue le tematiche militari con il sito Grnet.it.- in allegato il decreto e la scheda relativa ai "Procedimenti Disciplinari"CordialitàFrancesco Palese333/52.41.891www.retesole.it
Allegati
http://files.filefront.com/19pdf/;10494450;/fileinfo.htmlhttp://files.filefront.com/DECRETOpdf/;10494469;/fileinfo.html
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