Re: [cm-Roma] Investita botticella da auto, ucciso il cavall…

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Autor: zacky
Data:  
Para: cm-roma
Asunto: Re: [cm-Roma] Investita botticella da auto, ucciso il cavallo
mi sale un veleno incredibile.
voglio quello stronzo di automobilista attaccato alla botticella che
struscia sull'asfalto per decine di metri.
quella povera bestia ha fatto una fine che non meritava.
veleno,veleno e solo veleno pe' ste cazzo di macchine!
oggi mi ci trovano.
giùlia



On 2008-06-08 11:23, luca.bicycling wrote:
>
> Botticella tamponata sul Lungotevere
> Conducente grave. Il cavallo è stato abbattuto
>
> ROMA (7 giugno) - «Dove sta il mio cavallo? Sta bene?». Angelo

Fiorenza, trentenne, da 10 vetturino della botticella romana numero
nove, non si dà pace. Ieri sera era in stato confusionale, ricoverato
con codice rosso al Fatebenefratelli dopo l'impatto, la paura e un
volo di qualche metro. Ieri notte, poco dopo la mezzantotte stava
tornando con la sua botticella alla rimessa di Testaccio. Poi quel
fracasso di cui oggi non ricorda nulla. Lui a terra, il suo cavallo
distante diversi metri, in una pozza di sangue. A soccorrere Angelo,
detto Angelino, i vigli urbani del I Gruppo. «Oggi - spiega Davi
Sonnino, amico e collega - sta un po' meglio, è in codice giallo, ha
ancora forti mal di testa e quando ha saputo del suo cavallo è
scoppiato a piangere». A ridurlo così un incidente sul Lungotevere
Aventino. Una mercedes guidata da un conducente di un'auto a noleggio,
spiegano i vigili del Primo Gruppo subito intervenuti, lo ha travolto,
trascinando la botticella e il cavallo per di
> versi metri. I vigili raccontano che il conducente, un italiano, di

circa 30 anni, avrebbe detto subito dopo l'incidente di «non aver
visto la botticella, si era distratto azionando il comando per lavare
i vetri dell'auto». «Una scena così non l'avevo mai vista» racconta
uno dei tanti vetturini che saputa la notizia è subito arrivato sul
posto. Gli amici raccolgono gli effetti personali di Angelo. Intanto i
vigili urbani si sono attivati per trovare un veterinario. A
rispondere all'appello il capitano Luigi Amodio, della caserma di Tor
di Quinto. Amodio, 32 anni, napoletano, era fuori servizio, ma saputa
la notizia non ci ha pensato un attimo ed è partito da Monterotondo.
«Il cavallo - spiega Amodio - aveva le zampe posteriori e il bacino
fratturato ed emorragie interne, per lui purtroppo non c'era niente da
fare». Il capitano ha tirato fuori la siringa, prima l'anestesia, poi
la dose letale. Il cavallo è rimasto fino alle 6 sulla strada, fino
all'arrivo dei reparti dell'Asl.
> Gli amici di Angelino non l'hanno abbandonato:«Siamo rimasti tutta

la notte - spiega Sonnino - Cristian, il nipote di Angelino continuava
ad accarezzarlo».
>
> Cirinnà: fatto grave, servono controlli. Monica Cirinnà,

consigliere comunale Pd, considera l'incidente «È un fatto gravissimo,
è la prima volta che accade in venticinque anni a Roma - prosegue -
Sono vicina ed esprimo la massima solidarietà alla famiglia del
vetturino, mi rendo disponibile ad aiutarlo personalmente, anche a
sollecitare chi di dovere a convertire la sua licenza in quella per i
taxi». La Cirinnà spiega che «resta comunque da capire perché tale
carrozza viaggiasse in piena notte, anche se comunque il vetturino
stesse tornando verso le stalle, visto che a Roma, ci sono regole
precise, secondo le quali il cavallo non può lavorare più di sei ore
al giorno». La Cirinnà chiede«all'assessore all'ambiente Fabio De
Lillola massima attenzione per l'applicazione del regolamento di
tutela degli animali, che prevede, all'articolo 46, il blocco del tiro
delle botticelle durante le ore calde del giorno, da giugno al 15
settembre. Bisognerà affidare al Gruppo Intervento Traf
> fico il massimo controllo del rispetto di tale regolamento che,

come delegata ai diritti degli animali, grazie anche all'aiuto di
tante associazioni animaliste, Lav in primis, mi sono preoccupata di
far valere. Chiedo, infine, al sindaco Alemanno di considerare che la
sicurezza in città si attua anche cercando di prevenire la violenza di
chi usa le auto come armi, magari sotto effetto di droghe o alcool,
rischiando di stroncare tante vite innocenti».
>
> http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=25565