[cm-Roma] Investita botticella da auto, ucciso il cavallo

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Autore: luca.bicycling
Data:  
To: cm-roma
Oggetto: [cm-Roma] Investita botticella da auto, ucciso il cavallo
    
Botticella tamponata sul Lungotevere
Conducente grave. Il cavallo è stato abbattuto

ROMA (7 giugno) - «Dove sta il mio cavallo? Sta bene?». Angelo Fiorenza, trentenne, da 10 vetturino della botticella romana numero nove, non si dà pace. Ieri sera era in stato confusionale, ricoverato con codice rosso al Fatebenefratelli dopo l'impatto, la paura e un volo di qualche metro. Ieri notte, poco dopo la mezzantotte stava tornando con la sua botticella alla rimessa di Testaccio. Poi quel fracasso di cui oggi non ricorda nulla. Lui a terra, il suo cavallo distante diversi metri, in una pozza di sangue. A soccorrere Angelo, detto Angelino, i vigli urbani del I Gruppo. «Oggi - spiega Davi Sonnino, amico e collega - sta un po' meglio, è in codice giallo, ha ancora forti mal di testa e quando ha saputo del suo cavallo è scoppiato a piangere». A ridurlo così un incidente sul Lungotevere Aventino. Una mercedes guidata da un conducente di un'auto a noleggio, spiegano i vigili del Primo Gruppo subito intervenuti, lo ha travolto, trascinando la botticella e il cavallo per di
versi metri. I vigili raccontano che il conducente, un italiano, di circa 30 anni, avrebbe detto subito dopo l'incidente di «non aver visto la botticella, si era distratto azionando il comando per lavare i vetri dell'auto». «Una scena così non l'avevo mai vista» racconta uno dei tanti vetturini che saputa la notizia è subito arrivato sul posto. Gli amici raccolgono gli effetti personali di Angelo. Intanto i vigili urbani si sono attivati per trovare un veterinario. A rispondere all'appello il capitano Luigi Amodio, della caserma di Tor di Quinto. Amodio, 32 anni, napoletano, era fuori servizio, ma saputa la notizia non ci ha pensato un attimo ed è partito da Monterotondo. «Il cavallo - spiega Amodio - aveva le zampe posteriori e il bacino fratturato ed emorragie interne, per lui purtroppo non c'era niente da fare». Il capitano ha tirato fuori la siringa, prima l'anestesia, poi la dose letale. Il cavallo è rimasto fino alle 6 sulla strada, fino all'arrivo dei reparti dell'Asl.
Gli amici di Angelino non l'hanno abbandonato:«Siamo rimasti tutta la notte - spiega Sonnino - Cristian, il nipote di Angelino continuava ad accarezzarlo».

Cirinnà: fatto grave, servono controlli. Monica Cirinnà, consigliere comunale Pd, considera l'incidente «È un fatto gravissimo, è la prima volta che accade in venticinque anni a Roma - prosegue - Sono vicina ed esprimo la massima solidarietà alla famiglia del vetturino, mi rendo disponibile ad aiutarlo personalmente, anche a sollecitare chi di dovere a convertire la sua licenza in quella per i taxi». La Cirinnà spiega che «resta comunque da capire perché tale carrozza viaggiasse in piena notte, anche se comunque il vetturino stesse tornando verso le stalle, visto che a Roma, ci sono regole precise, secondo le quali il cavallo non può lavorare più di sei ore al giorno». La Cirinnà chiede«all'assessore all'ambiente Fabio De Lillola massima attenzione per l'applicazione del regolamento di tutela degli animali, che prevede, all'articolo 46, il blocco del tiro delle botticelle durante le ore calde del giorno, da giugno al 15 settembre. Bisognerà affidare al Gruppo Intervento Traf
fico il massimo controllo del rispetto di tale regolamento che, come delegata ai diritti degli animali, grazie anche all'aiuto di tante associazioni animaliste, Lav in primis, mi sono preoccupata di far valere. Chiedo, infine, al sindaco Alemanno di considerare che la sicurezza in città si attua anche cercando di prevenire la violenza di chi usa le auto come armi, magari sotto effetto di droghe o alcool, rischiando di stroncare tante vite innocenti».

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=25565&sez=HOME_ROMA