Szerző: ugo Dátum: Címzett: aderentiretecontrog8, forumgenova Tárgy: [NuovoLab] Delirio xenofobo a Mestre contro 150 cittadini italiani
Delirio xenofobo a Mestre
contro 150 cittadini italiani
Riccardo Bottazzo [CartaQui Estnord]
Dopo la giornata dei blitz, è arrivata la giornata
delle dichiarazioni di guerra. I titoloni sparati dai
giornali locali, Gazzettino in testa, sono un inno alla
più becera xenofobia. «Duro Galan: vedo gli italiani
trattati come cittadini di serie B». Più sotto: «Le scelte
del comune di Venezia fomentano il razzismo». Immancabile
una sparata di Borghezio: «Migliaia di
padani pronti a marciare su Venezia». Il resto delle
«notizie» in pagina sono tutte dichiarazioni di solidarietà
alla lega nord che ha visto i suoi uffici «attaccati»
da un gruppuscolo di «facinorosi e violenti». Un vero
«attentato alla democrazia».
Tant’è vero che domani in città è atteso il ministro
Roberto Maroni col difficile compito di valutare i
«rischi connessi alla sicurezza» nell’entroterra della
città dei Dogi. Chi metta poi a repentagli la «sicurezza»
dei veneziani non è dato capirlo. I disobbedienti che
ieri hanno pacificamente e senza scheggiare neppure
gli stipiti delle porte, ieri pomeriggio «sfrattato» la
sede mestrina della Lega, traslocando scrivanie, scaffalature
e computer nella calle sottostante? Oppure a
mettere in pericolo la sicurezza è quella quarantina di
famiglie sinti che da quasi mezzo secolo vive in via
Vallenari? Maroni non lo sa, ma anche loro sono cittadini
veneziani, con tanto di carta di identità in regola.
Il che non si può dire dei «padani» che si sono incatenati
davanti all’area dove sorgerà il villaggio sinti per
impedire l’inizio dei lavori. Una quindicina di arrabbiati.
Tutte alte cariche del Carroccio: consiglieri
provinciali e comunali del trevigiano, membri di consorzi
e municipalizzate, funzionari della Regione.
Gente strapagata con i soldi di Roma Ladrona e che si
è incatenata per impedire che il comune di Venezia tiri
su quattro prefabbricati per dare una sistemazione
appena appena decente a delle famiglie povere.
Lo ripetiamo. «Povere» e non nomadi, come invece
continuano a scrivere i giornalisti e a dichiarare i
politici. Se fossero nomadi non avrebbero bisogno di
una casa, giusto? «La verità è che siamo di fronte ad
una vergognosa campagna di strumentalizzazione
condotta con metodo scientifico dalla Lega nord –
commenta Beppe Caccia - Sono ridicoli tutti quegli
esponenti leghisti che oggi piagnucolano, definendo un
‘attacco violento e intollerante’ la protesta che ha
visitato la loro sede di Mestre. Sono gli stessi signori
che da settimane stanno insudiciando la nostra città
con la loro orrenda propaganda di odio e intolleranza,
scatenata contro i legittimi diritti dei nostri concittadini
di cultura sinti. Centocinquanta nostri concittadini
attendono da dieci anni una sistemazione dignitosa.
Chiediamo al Comune di dare ai residenti di Favaro
tutte le necessarie garanzie e procedere al più presto
con la realizzazione del nuovo villaggio».
da:Carta quotidiano giovedì 5 giugno 2008 ore 17.30
hasta siempre
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Non potendo rafforzare la giustizia si è giustificata la forza B. Pascal
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