Re: [Intergas] Legambiente su nucleare. Bene sul nucleare, m…

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Szerző: Giorgio Castelnovo
Dátum:  
Címzett: Lista del coordinamento dei GAS milanesi
Tárgy: Re: [Intergas] Legambiente su nucleare. Bene sul nucleare, malissimo sugli inceneritori
Ciao a tutti.
Vi segnalo una dichiarazione del presidente onorario di Legambiente ERMETE REALACCI intervistato oggi dal TG1 delle 13.30

Dice:
noi siamo favorevoli alle centrali nucleari di nuova generazione mentre ci opponiamo fermamente alle centrali di terza generazione (tipo Slovenia) e a quelle proposte dall'attuale governo

Questi sono fatti. Lascio a ciascuno di noi trarre le proprie considerazioni.

Ciao a tutti

Giorgio

PS: il ruolo di Ermete Realacci l'ho ricavato dal sito ufficiale di Legambiente, se nel frattempo ha cambiato ruolo ......
----- Original Message -----
From: Paolo De Toni
To: Lista del coordinamento dei GAS milanesi
Sent: Tuesday, June 03, 2008 12:36 AM
Subject: Re: [Intergas] Legambiente su nucleare. Bene sul nucleare,malissimo sugli inceneritori


ciao a tutti,

è bello vedere tanta fermezza da parte di Legambiente sul nucleare, peccato che la posizione sugli inceneritori sia molto meno coerente con la difesa dell'ambiente e della salute.

Vi copio una mail che ho scritto qualche giorno fa all'Uff. Nazionale di Legambiente, Anna ti pregherei di girarla anche a Fausto Trucillo).

(prima di passare alla lettera segnalo un link di approfondimento della questione inceneritori http://www.grillipedia.org/index.php/Foglio_Informativo_Inceneritori e un'intervista a uno dei responsabili del Centro riciclo di Vedelago (TV) che ricicla il 95% dei rifiuti prodotti sul territorio http://it.youtube.com/watch?v=VJ7ZWkSPqOM)


Giudico assolutamente inaccettabile la posizione di Legambiente sugli inceneritori.
Tutti i dati scientifici ed economici concordano nel giudizio negativo sulla scelta di incenerire i rifiuti. E' anti-economico (se il governo non offre incentivi le gare d'appalto vanno deserte), è un mostruoso spreco di risorse, l'inquinamento prodotto è enorme, alimentano il riscaldamento globale (altro che marcia del 7 giugno!). Dove c'è un inceneritore la differenziata è inchiodata al 30%.

Legambiente è stata un segmento importante dell'ambientalismo non solo politico ma anche scientifico. Sicuramente conosce i dati. La scelta di allinearsi al paradigma sviluppista del PD è puramente politica e tradisce la mission fondativa.
(Sarà inutile questa volta replicare con le differenziazioni tra la posizione del livello nazionale e quella dei livelli locali, ricorda troppo "il poliziotto buono e quello cattivo".)

Ieri sera ho ascoltato il commento di Realacci sul decreto napoletano del governo.
Mentre ascoltavo ho deciso che in tutte le situazioni / iniziative di lotte ambientali e di consumo critico a cui parteciperò in futuro, e alle quali sarà presente Legambiente, sempre solleverò pubblicamente il problema in oggetto, proponendo dove possibile di escludere Legambiente dalla partecipazione.
E' ovvio che personalmente non parteciperò più ad alcuna iniziativa di Legambiente.

Paolo De Toni







  2008/6/2, Anna Maria <annafuma@???>: 
    Carissimi dell'Intergas,


    Fausto Trucillo di Fa' La Cosa Giusta ci manda questa mail in relazione alla giornata della Marcia sul Clima.


    Nell'ultimo incontro del 19 maggio non sono state prese decisioni in merito alla partecipazione dell'Intergas: che cosa facciamo?


    Intendiamo eventualmente partecipare in Piazza San Babila al gruppo n.4 "I territori e la qualità?"  


    In caso di risposta rapida e affermativa, ci attiveremo subito per organizzare la nostra presenza.


    Anna Maria e Mauro





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    ho ricevuto questa comunicato stampa da legambiente e ho pensato che magari poteva essere utile ad intergas per fare luce sul lontananza di Legambiente dall'adesione al nucleare.
    A presto
    Fausto







        Roma, 22 Maggio 2008                                                                                 Comunicato Stampa 




        Scajola: piano d'azione su nucleare




        Legambiente: "L'energia prodotta dall'atomo più costosa delle altre fonti


        e non ha fatto passi avanti in termini di sicurezza"




        L'esecutivo chiarisca dove vuole prendere i soldi e dove vuole fare le centrali:


        a Montalto? a Caorso? a Bagnoli? A Gela?




        "Opposizione durissima all'opzione nucleare"




        "C'era una volta l'energia atomica poco costosa, competitiva, sicura… Ecco che riparte la favoletta del nucleare che risolve tutti i problemi energetici dell'Italia…". Legambiente commenta con ironia e durezza le dichiarazioni del ministro Scajola. Stamane il titolare del dicastero dello sviluppo economico, intervenendo all'assemblea di Confindustria, ha annunciato che entro la legislatura partiranno i lavori di un gruppo di centrali nucleari di nuova generazione. 


        "Prima di sbandierare atomi a destra e a manca – sottolinea il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza – l'esecutivo dovrebbe chiarire alcunipiccoli particolari. Pima di tutto: dove pensa di recuperare i soldi per realizzare gli impianti?". A mo' di esempio Legambiente ricorda che il primo (e finora unico) reattore nucleare commissionato nell'Europa occidentale dopo Cernobyl – quello finlandese sull'isola di Olkiluoto – ha già sforato il budget di spesa previsto del 35%, passando dagli iniziali 3 milioni di dollari agli oltre 4,1 attuali. "I sostenitori del nucleare dichiarano che il costo di costruzione più elevato delle centrali è bilanciato dai minori costi che si sostengono in seguito per il combustibile e il processo produttivo – aggiunge Cogliati Dezza – In realtà la Energy InformationAdministration degli Stati Uniti, non una setta di fanatici ecologisti dunque, afferma che l'elettricità proveniente da una nuova centrale nucleare è più costosa del 15% rispetto a quella prodotta col gas naturale e nel computo economico non sono considerati né i costi di smaltimento delle scorie né lo smantellamento dell'impianto alla fine del ciclo vita". 


        Altri aspetti non secondari da chiarire, secondo l'associazione ambientalista, sono quelli che riguardano la "generazione" dei reattori. Dire nuova generazione, afferma Legambiente, lascia intendere che si sta parlando della "quarta generazione", che è però ancora in una fase embrionale: se tutto va bene impianti di questo tipo saranno disponibili tra 20-25 anni. Se davvero Scajola vuole una prima pietra entro i prossimi cinque anni allora sta parlando della terza generazione, quella che non ha fatto passi avanti in termini di sicurezza e che oggi l'Europa sta generalmente smantellando". 


        Legambiente chiede al Governo di indicare anche dove vorrebbe aprire queste nuove centrali. Che farà? Utilizzerà i siti del passato (Latina, Montalto, Caorso…) oppure ne individuerà di nuovi. "Comunque sia noi siamo pronti, su questa vicenda, a una opposizione durissima – conclude Cogliati Dezza – li aspetteremo al varco: sarà davvero dura far diventare realtà la vecchia favoletta dell'atomo". 




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