Autore: norma Data: To: controg8, forumgenova@inventati.org Oggetto: [NuovoLab] NO
(da far circolare il più possibile, grazie!)
Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti
Siamo indignat* e preoccupat* per gli episodi di razzismo e xenofobia
cui assistiamo quotidianamente.
Vorremmo attivarci anche a Genova e fare qualcosa per prevenirli
contrastarli. Per il momento ci è venuto in mente solo un appello ( la
cui bozza è incollata qui sotto) che vorremmo consegnare alle autorità
cittadine; ben consapevoli che ben altro ci vorrebbe.
Ci appelliamo perciò a singoli* ed organizzazioni:
-se siete interessat* a partecipare alla diffusione dell'appello
(ovviamente lo rivedremo insieme);
- se avete idee o proposte per esprimere un NO fermo e deciso alle
espulsioni, al razzismo, ai cpt, alla logica violenta e securitaria che
sta avvolgendo le nostre vite
- siete invitat* martedì 27 maggio alle 18 alla casa per la pace e la
nonviolenza, piazza Palermo 10 b
Ancora una volta sui rom si riversano le reazioni violente di chi vive
in uno stato di ansia e di incertezza per un futuro che non promette
facili soluzioni ai problemi quotidiani: la difficoltà di avere un
lavoro sicuro, le previsioni dell'esaurirsi delle risorse, l'accendersi
di focolai di guerra, le minacce di azioni terroristiche; non ultima la
diffusa sfiducia nelle istituzioni.
In chi non possiede strumenti per analizzare le motivazioni di questa
situazione sorge il bisogno di trovare " i colpevoli". LI si trova nei "
diversi: lo straniero, il clandestino, lo zingaro.
Passano in second'ordine le preoccupazioni, che pur dovrebbero esserci,
per gli efferati episodi di violenza nelle "nostre" famiglie e nei
gruppi di "nostri" giovani.
Ci si concentra su atti, certo riprovevoli, compiuto da uno o una
zingara e si reagisce con gesti di un'altrettanto riprovevole violenza.
Come fermare questo meccanismo? A chi spetta?
Senza sottovlautare la complessità del problema, chiediamo a chi
amministra la nostra città di mettere immediatamente in atto misure che
possano diminuire la tensione
E' evidente che se i cittadini vedono irom vivere in situazioni di
degrado e nella sporcizia sono confermati nel loro atteggiamento di
disprezzo, forse di paura. Ed è altrettanto evidente per chi in questo
degrado vive la difficoltà a cercare un lavoro a forme di acculturamento.
Chiediamo che si dia una sistemazione decorosa alle famiglie rom che
vivono nella nostra città, che si intervenga secondo la legge ed in modo
equilibrato su episodi di illegalità, che venga attuata e facilitata la
frequenza scolastica dei bambini; che si risponda ai bisogni di chi ha
modi di stare al mondo diversi dal nostro.
Per cercare di evitare reazioni inaccettabili, che certo si sentono
autorizzate dal tono di certe trasmissioni televisive, di certa stampa e
da promesse di tolleranza zero.