Martedì 27 maggio ore 21.30
Prime visioni
FORSE DIO È MALATO
di Franco Brogi Taviani, Italia 2007 90'
Ispirato all'omonimo saggio di Walter Veltroni
È una libera trasposizione del saggio omonimo di Walter Veltroni, che racconta l'Africa come l'ha vista lui e come è, nella sua desolante, spaventosa bellezza. Un viaggio nel martirio che tocca il Mozambico, l'Angola, l'Uganda, il Senegal, il Camerun e il Sudafrica. E che fotografa, implacabile, bambini soldato, adolescenti accusati di stregoneria, donne che lottano contro ogni tipo di malattia, di miseria, di diaspora. Una circumnavigazione che gravita con rispetto e pudore nella tragedia di un continente incredibile, malato, stanco, affranto, la cui naturale vitalità è messa a durissima prova in ciascun secondo di un minuto e di un'ora, sicché le giornate paiono scommesse con la morte, sfide continue senza orizzonti e senza futuri. Franco Brogi Taviani scrive e gira benissimo e si affida alle musiche, alle canzoni, ai colori, alle voci, alle visioni, a un realismo spietato che non lascia tregua, che imbarazza, incupisce, e che tuttavia restituisce forza e voglia di combattere. Un'esperienza eccezionale, da diffondere e promuovere.
(Aldo Fittante, FilmTV)
Mercoledì 28 maggio ore 21.30
Prime visioni - Brividi
HALLOWEEN THE BEGINNING
di Rob Zombie, Usa 2007 109'
con Malcolm McDowell, Sheri Moon Zombie
Aspettavamo con ansia e interesse il terzo film di Rob Zombie. Autore rivoluzionario e magnificamente autodidatta capace con due soli film (La casa dei 1000 corpi e La casa del diavolo) di rivitalizzare l'horror americano contemporaneo. Lo aspettavamo anche con preoccupazione questo suo Halloween The Beginning, mezzo/remake del capolavoro di John Carpenter del 1978, soprattutto in seguito alla fredda accoglienza spettatoriale e critica che il film ha ricevuto in madrepatria. E invece anche stavolta non possiamo che sorprenderci piacevolmente davanti alla conferma di un talento registico puro e diciamolo senza vergogna altamente autoriale. [...] Ci sono due film in Halloween The Beginning. Due blocchi distinti, ben riconoscibili, che dividono a metà la pellicola di Zombie, dotandola di una schizofrenia preziosa e per certi versi coerente con la decostruzione del genere horror che il regista americano aveva già compiutamente avviato ne La casa del diavolo. Dialettica oppositiva che peraltro non impedisce all'opera di mantenere una lucidità d'autore pienamente omogenea e controllata. [...]
Quasi un manuale per come riplasmare il cinema già fatto, fondendo il genere al dramma umano. Una lezione di cinema che andrebbe incorniciata. (Carlo Valeri,
www.sentieriselvaggi.it)
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