RESISTENZA A CHIAIANO: i territori appartengono alle popolazioni
La scure del governo Berlusconi non tarda ad abbattersi contro i 
movimenti ecologisti e le popolazioni che difendono i propri territori 
dall’ennesimo piano rifiuti, nocivo e funzionale agli interessi di chi 
in questi anni ha speculato sulla salute e sull’ambiente: enti locali, 
governi di vario colore, imprenditori e camorra
Il decreto approvato pochi giorni fa, che prevede la militarizzazione 
dei territori e la carcerizzazione per chi protesta ha avuto il plauso 
di tutte le forze politiche a livello nazionale, ma anche locale.
D’altra parte l’idea di militarizzare i siti per le discariche non è 
nuova: l’avevamo già vista a Serre, con il governo Prodi.
Siamo di fronte ad uno stato di polizia, come dimostrano i  vergognosi 
provvedimenti contro gli immigrati.
Il recente piano rifiuti è lo stesso che in questi anni ha provocato 
l’emergenza, i cui cardini sono sempre gli stessi: megadiscariche ed 
inceneritori. La raccolta differenziata, invece è ancora marginalizzata 
e soluzioni ecologiche come il trattamento meccanico a freddo dei 
rifiuti residui, modalità con il quale vengono trattati i rifiuti 
campani  dalla Germania smentendo coloro che affermano che vengono 
bruciati, sono scartate per intascare i profitti Cip6 degli inceneritori.
A Chiaiano è iniziata la brutale repressione dei movimenti e dei 
cittadini che si oppongono alla costruzione della discarica. Per il 
momento la situazione è questa: si alternano momenti di tregua a 
provocazioni e manganellate che stanno procurando diversi feriti. Due 
ragazzi, attualmente ricoverati in ospedale, hanno riportato gravi 
ferite perché spinti da una carica giù da un muro di alcuni metri. La 
situazione cambia repentinamente.
Una donna in cinta di otto mesi avrebbe perso un bambino, in seguito 
alle botte ricevute dalle forze “dell’ordine” ieri.
Sempre nella giornata di ieri sono stati fermati 5 persone, di cui due 
sono state trattenute ed in queste ore è in corso il processo per 
direttissima.
Ciò che sta avvenendo in questi giorni in Campania è gravissimo: 
invitiamo tutte le realtà di base, i movimenti, le reti  a manifestare 
in luoghi simbolici in ogni città, contro l’esproprio di democrazia e 
per il diritto al dissenso.
  Tutti a Chiaiano sin da ora. Alle 18.00 corteo dalla metropolitana
    
No all’ennesimo piano rifiuti truffa
Solidarietà ai cittadini di Chiaiano
Solidarietà agli arrestati
24/05/08
Rete campana salute e ambiente
Info: 
www.rifiutizerocampania.org - retecampanasaluteambiente@???
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BERLINO, 21 MAG - I rifiuti campani già smaltiti in Sassonia non sono 
stati bruciati nei termovalorizzatori tedeschi, ma sono stati riciclati 
per ricavarne materie prime secondarie e composti organici che verranno 
venduti all´industria.
  Il ´percorsò dell´immondizia italiana in Germania lo ha spiegato 
all´ANSA una portavoce del Ministero dell´Ambiente della Sassonia, 
sottolineando che niente è finito in discarica.«Questi rifiuti non sono 
stati bruciati» negli inceneritori, ha detto la portavoce. Anzitutto, ha 
spiegato sono stati separati i rifiuti organici da quelli solidi, che 
diventeranno poi materie prime secondarie (plastica, metallo, etc.). Il 
resto, «una parte minore - ha proseguito - è statotrattato in un 
impianto meccanico-biologico e verrà venduto alle industrie», le quali 
bruciano questo materiale trasformandolo così in energia. Ma il grosso 
dei rifiuti campani diventa materia prima secondaria. E l´Italia, oltre 
a fornire l´immondizia, svolge anche un ruolo importante nella fase 
successiva del percorso di quest´ultima. Il Paese, infatti, è al terzo 
posto, con 2,01 milioni di tonnellate, della graduatoria degli 
acquirenti di materie prime secondarie.(ANSA).
CB21-MAG-08 17:09 NNN