[Incontrotempo] un appello contro i pogrom da milano

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Autore: corrispondenze metropolitane
Data:  
To: incontrotempo
Oggetto: [Incontrotempo] un appello contro i pogrom da milano
I collettivi che fanno riferimento a Collegamenti
Internazionalisti (Gruppo Comunista Rivoluzionario,
Pagine Marxiste, Red Link, Corrispondenze
Metropolitane - Roma, Collettivo Comunista di via
Efeso – Roma, Circolo Internazionalista di Torino)
sottoscrivono l’appello riportato di seguito e si
impegnano a sostenere tutte le mobilitazioni e le
campagne antirazziste nello spirito di tale appello.



Appello per una mobilitazione antirazzista unitaria
dal basso

Il governo dichiara guerra agli immigrati. Il
centro-sinistra lo supera…a destra
Fermiamo i nuovi pogrom prima che sia troppo tardi

Il nuovo governo Berlusconi non ha perso tempo. In
piena sintonia con il contenuto principale della
campagna elettorale vittoriosa, vara l’ennesimo
pacchetto sicurezza.
Obiettivo principale: colpire gli immigrati e
….difendere la proprietà privata.
Espulsioni più facili per i cittadini comunitari senza
lavoro, CPT trasformati definitivamente in carcere e
prolungamento della detenzione fino a 18 mesi, esame
del DNA per ottenere i ricongiungimenti familiari,
poteri speciali a sindaci e prefetti per cancellare
gli insediamenti rom, abusivi e non, militarizzazione
dei territori: sono queste le misure fondamentali
definite dal governo di centro-destra che non trovano
nessuna opposizione a sinistra. Anzi. Le dichiarazioni
del PD e dell’Italia dei Valori, del presidente della
provincia di Milano Penati, di diversi sindaci di
centro-sinistra, si allineano perfettamente a questa
nuova ondata xenofoba e forcaiola cercando di
recuperare i consensi perduti proprio sul tema della
sicurezza.
E in questo clima di guerra dichiarata si riaffacciano
i pogrom. I primi a farne le spese, come sempre, sono
i rom. Dagli assalti “popolari” di Napoli, alle
molotov di Torino, Novara e Milano, le comunità
zingare sono colpite da attentati che mettono a fuoco
le loro favelas minacciandone direttamente la vita.

Si tratta di un’offensiva razzista forse senza
precedenti che trova pericolosi consensi anche in
quegli strati popolari che avrebbero mille motivi per
rivoltarsi contro ben altri soggetti, e cioè contro i
poteri forti e i suoi costanti soprusi sulle classi
subalterne.
Morti sul lavoro, salari da fame, precarietà diffusa e
disoccupazione, problema casa, distruzione dei servizi
sociali …problematiche sociali diffuse il cui
responsabile ha un nome e cognome ben chiaro: il
sistema capitalista, che continua a produrre
super-profitti da una parte, guerre, sfruttamento e
miseria dall’altra.
Le contraddizioni che schiacciano la maggioranza della
popolazione crescono ma, evidentemente, questo non è
sufficiente a costruire un’adeguata mobilitazione
popolare schierata dalla parte giusta della barricata.
Il crollo di ogni punto di riferimento utile per i
proletari, frutto del tradimento totale della sinistra
istituzionale e dei sindacati confederali, lasciano un
vuoto che, per il momento, chi si batte per un
rovesciamento totale del sistema e delle sue logiche,
non è in grado di colmare. Il risultato è sotto gli
occhi di tutti: strada libera per la crescita di un
nuovo fascismo, istituzionale, squadrista e
addirittura popolare.

Le ragioni per rilanciare la battaglia restano quindi
invariate e anzi si approfondiscono. Occorre andare
alla radice e lottare per respingere la trappola
mortifera del razzismo. E’ fondamentale contrastare il
tentativo dei padroni che lavorano per terrorizzare e
ricattare le masse immigrate e quindi sfruttare
meglio, che vogliono sviare i proletari italiani dai
loro reali obiettivi di lotta, che vogliono dividere
la classe lavoratrice ed evitare che si formi un
fronte di lotta molto pericoloso per i poteri forti.

Rinnoviamo quindi il nostro appello per una
mobilitazione straordinaria e permanente finalizzata a
respingere il nuovo pacchetto sicurezza di
Berlusconi-Maroni-Moratti, a sostenere in maniera
militante l’autodifesa dei rom e di tutti gli
immigrati sottoposti alla repressione razzista, a
costruire un percorso di mobilitazione basato su una
prospettiva di unità dei lavoratori e delle loro
lotte, senza nessuna illusione nelle logiche
politiche-istituzionali, ma confidando solo sulla
propria capacità di organizzarsi dal basso e di
lottare uniti per la difesa di comuni interessi di
classe.

Su queste basi facciamo appello alle organizzazioni
degli immigrati e alle loro comunità, ai comitati
antirazzisti, alle organizzazioni sindacali dei
lavoratori, ai movimenti di lotta, ai militanti
internazionalisti e antifascisti per costruire
un’iniziativa unitaria e permanente contro il
pacchetto sicurezza, cominciando dall'impellente
necessità di decidere forme di mobilitazione adeguate
a contrastare fisicamente i nuovi pogrom.


VIA ADDA NON SI CANCELLA


Mail: viaaddanonsicancella@???




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