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Auteur: Carloge
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À: Forumgenova
Sujet: [NuovoLab] Corteo, mostre e seminariè il giorno del "Pride Laico"

Secolo xix

Corteo, mostre e seminariè il giorno del "Pride Laico"
la visita del pontefice
Alle 15 l'appuntamento in piazza Montano per la marcia su Caricamento


UN GRANDE CANE in carta pesta, di nome Laika, è l'emblema del corteo di oggi organizzato a sostegno del pensiero laico in occasione della visita del Papa, che oggi sarà a Savona e domani a Genova. Alla giornata del "Pride Laico", simboleggiato appunto dal carro allegorico che si ispira alla cagnetta Laika (nome evocativo) dei primi voli lunari, aderisce una lista lunghissima di associazioni e centri sociali: Zapata, Terra di Nessuno, Laboratorio sociale Buridda, gli universitari di Humpty Dumpty, Rete Laica, l'Assemblea antifascista, Arcigay, Le Ninfe-Arcilesbica, Usciamo dal Silenzio, Città Partecipata, Lila, Linfa e Uaar (Unione degli atei e degli agnostici razionalisti). Tra le formazioni politiche, saranno presenti in prima linea Rifondazione comunista e i Verdi.
Il corteo parte, oggi pomeriggo attorno alle 15, da piazza Montano, a Sampierdarena. I manifestanti sfileranno per via Cantore, via Buozzi, via Adua, sino a piazza Caricamento. Di qui, attorno alle 17, i partecipanti al "Pride Laico" si sposteranno alla facoltà di Lettere di via Balbi 4 per prendere parte all'assemblea conclusiva. Nello stesso tempo, a partire dalle 15, l'associazione femminista "Usciamo dal silenzio" organizza un presidio con gazebo in piazza Ranco, a Sestri (in corrispondenza al negozio Bagnara).
Lungo l'itinerario del corteo, Amiu ha rimosso tutti i contenitori per rifiuti: 130 cassonetti metallici e 80 campane per la raccolta differenziata. L'azienda invita i residenti delle stesse strade attraversate dalla protesta laica a non depositare neppure domani la spazzatura.
A Lettere, oggi per tutto il giorno, sono in programma appuntamenti sul tema della laicità. Alle 11, nell'aula M, è in programma una tavola rotonda su "Laicità dei saperi e autonomia della ricerca" . Tra i relatori alcuni dei docenti universitari che, ai primi di maggio, hanno firmato l'appello "No Pope" lanciato dalle associazioni laiche, atee, omosessuali e femministe in vista dell'arrivo a Genova di Papa Benedetto XVI. Previste anche mostre, letture di poesie e proiezioni a tema. Nel tardo pomeriggio il "Pride Laico" si scioglierà: a differenza di quanto anticipato dagli organizzatori alcuni giorni fa, nessuna replica è prevista per domani, quando il Papa Joseph Ratzinger sarà a Genova per celebrare, in piazza della vittoria, la messa solenne
«Nessuna manifestazione è consentita per domani, l'intera città si ferma e noi non faremo nulla», sottolinea polemicamente Alessandro Lentini, del Buridda. Stime sulla partecipazione al corteo? «Impossibile fare previsioni - dice ancora Lentini - certamente non saranno molti i partecipanti da fuori Genova per via della concomitanza col corteo che si svolge domani (oggi, ndr) a Verona contro i neonazisti che hanno assassinato Nicola Tommasoli». «Comunque sarà un corteo molto allegro e colorato sul modello del gay pride», assicurano gli organizzatori. Simone Leoncini, attivista di Rifondazione, ricorda le ragioni all'origine del "No Pride": «Era necessaria una mobilitazione sui temi della laicità e l'autodeterminazione delle donne soprattutto dopo le ultime critiche alla legge 194 espresse dal Pontefice». «Inoltre - continua Leoncini - nel Paese sta crescendo un clima omofobo e fondamentalista che ci fa sognare Zapatero e che bisogna assolutamente contrastare».
I giovani del Buridda invocano, in concomitanza con la visita del Papa, «visibilità per un'altra Genova: quella laica, atea, dei diritti, delle libertà della persona e quella di chi - cattolico o diversamente credente - non intende vivere in un Paese che imponga per legge una morale religiosa». Il Buridda si scaglia contro «l'offensiva contro la donna e la legge 194, la negazione dei diritti delle coppie omosessuali, l'autoritarismo vaticano e clericale sul fronte politico e culturale».
Parteciperà al corteo anche Cristina Morelli, capogruppo dei Verdi in Regione e coordinatore regionale della Linfa, la Lega italiana nuove famiglie che si batte, tra l'altro, per l'istituzione, all'anagrafe comunale, di un registro per le coppie di fatto. E non solo: «Al presidente del consiglio regionale, Mino Ronzitti - fa sapere Morelli - presenterò una mozione urgente per l'adesione alla giornata mondiale contro l'omofobia prevista per domani (oggi, ndr) e che, in Italia, sarà ricordata a Treviso». Nel documento Morelli chiede anche che la Regione «si faccia parte attiva presso il Parlamento per promuovere un riconoscimento ufficiale della giornata mondiale contro l'omofobia».
Le critiche del fronte laico si concentrano anche sulle spese (circa 800 mila euro) sostenute dagli enti pubblici per organizzare l'evento e, più in generale, sulle agevolazioni fiscali alla Chiesa.
«Speriamo - dicono i responsabili dell'Uaar - che il Pride sia un modo per dare voce ai tanti atei e agnostici che vivono nel nostro Paese e che ai diktat della Chiesa non faccia seguito il solito riverente silenzio».
V. G.

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Carlo

Forum Per La Sinistra Europea - Genova

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Coordinamento Genovese contro l'Alta Velocità

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