[Incontrotempo] Antiracist street team 2.0

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Aihe: [Incontrotempo] Antiracist street team 2.0
Antiracist street team 2.0



Sabato 17 maggio si è svolgerà la seconda edizione
dell’Antiracist Street Team, evento che unisce la
pratica sportiva ad un contest di suoni e voci
dell’universo hip hop metropolitano. Sono passati
ormai due anni da quando abbiamo costruito il
playground, un nuovo spazio pubblico di aggregazione
sociale nel parcheggio dell’ex cinodromo. Come
laboratorio Acrobax siamo impegnati da anni, insieme
alla Polisportiva All Reds, nell’affermare lo sport
come diritto per tutti e tutte, superando le storiche
barriere di classe sociale, culturali, di sesso, di
provenienza geografica, di età e di condizione fisica
che escludono ancora milioni di donne e di uomini da
qualsiasi pratica sportiva.

L’evento che si realizza in tre appuntamenti (3, 17,
31 Maggio), anche quest’anno è dedicato a tre compagni
che hanno segnato la nostra storia e la vita Roma:
Auro, Antonio e Renato.

Il 19 maggio 1991 al centro sociale Corto Circuito,
una notte, un rogo illuminò il cielo, quella notte fu
assassinato dai fascisti Auro Bruni. Aveva 19 anni.

Antonio Salerno Piccinino, un fratello di acrobax,
morto sul lavoro il 17 Gennaio 2006, mentre faceva una
consegna straordinaria svolgendo la sua attività di
pony express. Il suo contratto di lavoro era scaduto,
il suo nome si unisce alle migliaia di vittime della
violenza del lavoro che ogni giorno ci sono nel nostro
paese.

Renato Biagetti ucciso dai fascisti la notte tra il 26
e il 27 agosto 2006 all’uscita di una dance hall
reggae a Focene.



Inoltre Antiracist street team 2.0 vuole denunciare e
rendere pubblico nella città di Roma quello che è
accaduto a Verona la notte del 1 maggio.

In concomitanza della manifestazione di Verona, a cui
parteciperemo, vogliamo collegare con un filo rosso la
nostra iniziativa di sport, antirazzismo ed
antifascismo. Oggi è Nicola, ammazzato di botte in una
strada del centro di Verona da mani poco più che
adolescenti, di un gruppetto di ragazzini cresciuti
nella cultura fascista e razzista dell'intolleranza e
del disprezzo. Ancora una rissa, una lite tra balordi
finita male. Stavolta la scusa è la sigaretta ma, come
ieri, la politica non c'entra niente. Ma noi sappiamo
chi è stato. Ad uccidere Nicola, come Renato, sono
stati giovani appartenenti ad una cultura neofascista
e razzista, espressione di una nuova destra
reazionaria, oggi al governo di questo paese e di
questa città. Ne è dimostrazione la violenta campagna
lanciata contro gli extracomunitari e i rom che ha
portato già a gravissimi episodi di intolleranza. La
stessa destra che si stupisce di come i suoi cuccioli,
allevati all’odio, alla sopraffazione e alla cultura
del pregiudizio possano diventare poi bestie feroci.



Noi abbiamo gli occhi bene aperti e ci riprendiamo le
strade gridando:



Chi pensa di fermarci vedrà muoverci, chi pensa di
zittirci sentirà urlare la nostra rabbia.

Antifascisti sempre



Con Auro, Antonio e Renato nel cuore

Con rabbia e con amore, ciao Nicola



Loa Acrobax

Polisportiva All Reds

www.acrobax.org


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