Lettera aperta dei Verdi di Genova al Papa Benedetto XVI e (per conoscenza) alla Sindaco di Genova Marta Vincenzi per una visita più sostenibile:
“Gentilissima Sua Santità,
la presente per portarLa a conoscenza di alcuni aspetti che accompagnano la Sua visita a Genova (ma potrebbe essere riferibile a qualsiasi altra città).
C’è un dato economico, crudo, immediato che parla di una esposizione da parte del Comune di oltre un milione di Euro: mi parrebbe estremamente ingeneroso limitare un evento di questa portata ad un dato meramente economico anche se, non volendo elencare le numerose iniziative di carattere sociale che si potrebbero realizzare con una somma così cospicua di denaro, sottoscriviamo quanto già ampiamente rimarcato dal Forum della Sinistra Europea di Genova.
Nella nostra città si vive una quotidiana lotta per migliorare le condizioni di vita delle fasce deboli, potenziare i servizi sociali, migliorare le strutture relative all’istruzione e all’università e ci viene sempre detto che le finanze sono limitate per risolvere efficacemente questi problemi; notiamo invece con stupore che per ricevere la Sua visita siamo pronti a spendere, senza battere ciglio e senza discutere sulle modalità, un’ingente somma di denaro che inevitabilmente sarà distratta da altri capitoli: no, questo, così, non possiamo proprio accettarlo.
Noi vogliamo portare alla Sua attenzione ciò che accade quando Lei (come tutti i grandi della Terra) compie queste visite.
Lei sa (siamo sicuri di no, proprio in ragione del Suo dichiarato ambientalismo) che per motivi di sicurezza sono stati abbattuti numerosi lecci secolari nella piazza che La ospiterà?!
Al di là del partito che rappresento, i Verdi, è fuor di dubbio che la lotta ai cambiamenti climatici è diventata la sfida globale del nostro tempo e che quindi ogni azione in difesa dell’ambiente deve divenire azione prioritaria per qualsiasi amministrazione pubblica, a qualsiasi livello e colore politico e per ogni cittadino del mondo.
Tra le varie azioni per fronteggiare questa emergenza, il Ministero dell’Ambiente con la Finanziaria 2008 ha stanziato ben 150 milioni di € per piantare alberi nelle città italiane e il Comune di Genova ha presentato ben 3 progetti a valere su questi fondi; ritengo quindi che ci voglia un pò di coerenza: come si può prima chiedere un finanziamento per piantare alberi, poi tagliarne alcuni senza un valido motivo e successivamente ripiantarli spendendo denaro pubblico?
Queste scelte danno davvero il senso di una apparente schizofrenia che, nelle condizioni in cui si trova il nostro pianeta, non possiamo proprio permetterci.
Lei sa che in più a Genova verranno spostati oltre 900 cassonetti della spazzatura, verrà bloccato lo spazio aereo sopra la città e sarà paralizzata tutta la circolazione viaria?!
Come cittadino genovese, nonché rappresentante delle istituzioni, sono certo che la mia città sarà pronta ad offrirLe la propria storica, sincera e calda ospitalità: fa parte del DNA di Genova, è nella cultura storica e recente saper accogliere chiunque bussi alla sua porta e che abbia il rispetto civico delle buone regole di convivenza. E’ proprio partendo dal rispetto di queste regole che mi chiedo quanto sia corretto subordinare scelte sociali, ambientali a spettro temporale medio lungo ad un singolo evento, importante per la nostra città ma che forse poteva essere organizzato con maggior sobrietà e all’insegna della sostenibilità, troppo spesso dichiarata e troppo raramente praticata”.
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Carlo
Forum Per La Sinistra Europea - Genova
http://versose.altervista.org/
Coordinamento Genovese contro l'Alta Velocità
http://notavgenova.altervista.org/
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