[NuovoLab] Galliera, la contestazione è di casa

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Autore: Carloge
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To: Forumgenova
Oggetto: [NuovoLab] Galliera, la contestazione è di casa

Repubblica Genova

Anche due dipendenti al presidio che anticipa la manifestazione di dissenso prevista per sabato pomeriggio
Galliera, la contestazione è di casa
MICHELA BOMPANI

Ci sono anche due dipendenti del Galliera, davanti all´ingresso principale dell´ospedale, alla manifestazione "Ospedale Galliera: divieto d´accesso alle donne" organizzata dal "Pride laico" ieri pomeriggio alle 17.30.
Un centinaio di persone, tra gli organizzatori e semplici cittadini che hanno trasformato l´ingresso del Galliera in un tazebao di manifesti, palloncini rosa e striscioni: «Siamo qui perché questo ospedale, presieduto dal cardinale Angelo Bagnasco presidente della Cei è il simbolo dell´ingerenza della Chiesa nella vita delle donne – spiega Simona, centro sociale Zapata - non garantisce l´Ivg, la prescrizione della pillola del giorno dopo, la presenza del centro per l´infertilità. Il Papa ha detto che l´aborto è una ferita nella società noi diciamo che il Papa ferisce le donne». Nessun momento di tensione, i manifestanti hanno silenziosamente esposto il loro dissenso con le affissioni, davanti a una presenza pacata delle forze dell´ordine. Neppure il traffico viene rallentato. Arrivano il direttore generale del Galliera Adriano Lagostena e il primario del Pronto Soccorso Paolo Cremonesi: non rilasciano dichiarazioni ufficiali, ma hanno deciso di assistere alla manifestazione in prima fila, non per sfidare ma per comprendere. Nel mezzo della manifestazione arriva ad un organizzatore la telefonata dell´attore Andrea Rivera, «aderisco al corteo di sabato e farò di tutto per essere a Genova con voi», dice. E´ il primo degli eventi in programma del cartello di associazioni, centri sociali, e La Sinistra l´Arcobaleno per l´arrivo di Papa Ratzinger, domenica. «Siamo qui perché è doveroso essere qui – dicono i due dipendenti del Galliera, un uomo e una donna, che ovviamente vogliono rimanere anonimi – si sa da tempo che qui l´obiezione di coscienza è ovunque. Ed è vergognoso che gli altri accessi all´ospedale, a parte questo principale, siano oggi chiusi per paura di questa manifestazione. C´è anche la polizia davanti al Pronto soccorso». Alcune donne si fasciano il busto con un cartello "Questo è un corpo non un contenitore", poco più in là compare il secondo striscione (verranno riutilizzati per il corteo del "Pride laico" di sabato pomeriggio) "Madri per scelta. Ribelli per natura. Fuori la Chiesa dalle mutande". Dopo un´ora il presidio comincia a sciogliersi, ci si accorda per il corteo del "Pride Laico" di sabato, alle 15.30, da piazza Montano a Caricamento.


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Carlo

Forum Per La Sinistra Europea - Genova

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Coordinamento Genovese contro l'Alta Velocità

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