[Incontrotempo] Notiziario del Centro di Documentazione e Lo…

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Autor: Centro Documentazione e Lotta
Data:  
Para: claristi
Assunto: [Incontrotempo] Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta 24-12/05/08
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* Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta
24-12/05/08 *
* http:\\it.geocities.com\verbano\archivi\lc04_08.htm 
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SOMMARIO: Gran Bretagna, Stati Uniti, Indonesia,
Turchia, Venezuela, Ilva, Lecco, Viterbo e Roma, Ceva
Logistyc, Gruppo Paoletti, Sadam, Malpensa,
Trenitalia, Ideal Clima, Powertrain, Cepu, Trasporti,
Morte sul lavoro, Merker

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* Aggiornamenti su
http:\\it.geocities.com\cen_doc_lotta    *
* Visita il sito di Memoria di Classe                 
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* http:\\it.geocities.com\memoriadiclasse             
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24 aprile 2008

GRAN BRETAGNA: ONDATA DI SCIOPERI
http://www.borsaitaliana.reuters.it/

Più di 400.000 lavoratori del settore pubblico sono in
sciopero oggi in Gran Bretagna, una mobilitazione che
secondo i sindacati non ha precedenti da quando i
laburisti sono saliti al governo 10 anni fa. Quello di
oggi è un altro colpo per il primo ministro Gordon
Brown, dopo che ieri i dissidenti del suo partito lo
hanno costretto a una retromarcia sulla sua
controversa politica fiscale. Oggi incrociano le
braccia fino a 200.000 insegnanti-- nel loro primo
sciopero da 20 anni -- ma anche gli operai di una
raffineria di Grangemouth, in Scozia e funzionari
pubblici, dalla guardia costiera ai commissari per gli
esami di guida. Un terzo delle scuole in Inghilterra e
Galles avranno problemi nella regolarità delle lezioni
oggi.
Migliaia di lavoratori del settore pubblico hanno
manifestato il loro dissenso per gli ultimi accordi
sui salari a fronte di un'impennata del costo della
vita.


01 maggio 2008

STATI UNITI: SCIOPERANO I PORTUALI
http://www.lsmetropolis.org/

Per il primo maggio, che non è festa negli Stati
Uniti, il sindacato dei lavoratori portuali della
costa ovest, l´International Longshore and Warehouse
Union, ha indetto uno sciopero per protestare contro
le guerre in Iraq e Afghanistan.
Delusi con il continuo finanziamento bi-partisan delle
guerre, i lavoratori hanno deciso di esercitare il
loro potere politico nei porti, dichiarando quella del
primo maggio giornata "No Peace, No Work". La
risoluzione, con la quale è stato indetto lo sciopero,
è stata approvata a larga maggioranza nell´ultima
assemblea del sindacato, che rappresenta 42.000
operatori portuali. Determinanti sono stati gli
interventi appassionati da parte dei veterani del
Vietnam.Ci saranno manifestazioni a sostegno nei porti
di San Francisco (California), Seattle e Olympia
(Washington).
L´azione dei portuali ha anche l´appoggio di altri
sindacati, tra cui la federazione degli insegnanti
della California e dei postini di New York, oltre a
quello di associazioni del movimento contro la guerra,
come CodePink e Answer.

GIAKARTA - Nella giornata del Primo Maggio, migliaia
di indonesiani sono scesi in piazza oggi a Giakarta
per chiedere una rivalutazione dei salari e denunciare
il vertiginoso aumento dei prezzi dei generi
alimentari e i rincari annunciati dei prezzi dei
carburanti.

TURCHIA, INCIDENTI DAVANTI SINDACATO ISTANBUL

Primo Maggio di tensione a Istanbul, dove in mattinata
incidenti sono scoppiati davanti alla sede di un
importante sindacato, con la polizia che ha disperso
gruppi di dimostranti con gas lacrimogeni e cannoni ad
acqua. Numerosi manifestanti sono rimasti feriti, e un
"numero imprecisato" di altri è stato arrestato nel
corso di tali incidenti che la confederazione
sindacale di sinistra DISK ha definito come "assalto
della polizia". I dimostranti erano giunti da tutti i
quartieri di Istanbul e dai sobborghi della metropoli
turca per partecipare alle manifestazioni del Primo
Maggio, giornata che non è festiva in Turchia. Gli
incidenti sono avvenuti nel quartiere di Sisli, nel
pieno centro di Istanbul, dove sono stati mobilitati
oltre 30 mila poliziotti per garantire l'ordine
pubblico - stando ai media turchi.
Per evitare gli assembramenti, la polizia disperde
anche i gruppi composti da più di 10 persone, mentre
già da ieri il governatore della città Muammer Guler
aveva disposto la sospensione odierna del servizio di
tutti i mezzi di trasporto pubblico (tram, metro,
autobus, funicolare e traghetti) diretti verso piazza
Taksim. Dopo gli incidenti avvenuti stamani davanti
alla sede del sindacato Disk (sinistra), il suo
presidente Suleyman Gelebi ha affermato che
l'organizzazione rinuncerà a recarsi in piazza Taksim
per deporre una corona davanti al monumento che
ricorda la morte di 36 dimostranti avvenuta nei
sanguinosi scontri avvenuti in quel luogo il Primo
Maggio 1977.

VENEZUELA, AUMENTANO 30% SALARI MINIMI

Il presidente venezuelano Hugo Chavez ha firmato in
occasione della festività del primo maggio un decreto
in base al quale vengono aumentati del 30% i salari
minimi di tutti i lavoratori, e di un pari ammontare
gli stipendi di tutti gli impiegati e gli operai della
Pubblica amministrazione. Firmando il decreto
riguardante il salario minimo, che passa ora a 372
dollari mensili, Chavez ha osservato ieri sera che "in
questo modo esso passa ad essere dal secondo al più
alto offerto in America latina"


03 maggio 2008

ILVA: 4 FERITI, ED E' SCIOPERO
http://www.ilmanifesto.it/

Adesioni alte ieri allo sciopero di 36 ore proclamato
da Fiom, Fim e Uilm nel reparto colata continua
dell'Ilva di Taranto, dove il primo maggio è avvenuto
l'ultimo infortunio grave. Il bilancio è di quattro
operai ustionati. Sono stati investiti da schizzi di
acciaio liquido ad altissima temperatura (1400-1500
gradi centigradi) nel reparto Cco1, mentre erano
intenti a liberare il foro della siviera (un enorme
secchio di acciaio, foderato con struttura
refrattaria) per consentire all'acciaio liquido di
defluire e diventare solido. Tre di loro, dopo
l'incidente, sono stati medicati nell'infermeria di
stabilimento, hanno riportato ferite giudicate
guaribili in cinque giorni. Il quarto è stato
ricoverato al Centro grandi ustionati dell'ospedale di
Brindisi, ma è stato dimesso dopo poche ore. Ha
riportato bruciature su tutto il corpo, ne avrà per 15
giorni. Tutti giovani, tutti assunti a tempo
indeterminato, dal gruppo Riva. E consapevoli che
l'Ilva è una macelleria quotidiana, in cui la vita
vale fino a un certo punto. Forse meno dell'acciaio
che lo stabilimento tarantino sforna ogni anno (dieci
milioni di tonnellate) contribuendo a garantire a Riva
una posizione di tutto rispetto nel mercato
dell'acciaio mondiale (è decimo produttore nel mondo,
terzo in Europa e primo in Italia).


05 maggio 2008

LECCO: DUE FERITI GRAVISSIMI
http://www3.varesenews.it/

Esplosione in una ditta di Lecco che opera nel capo
degli spurghi fognari. Due operai sono rimasti feriti
in modo gravissimo: si parla di politraumatizzati con
ustioni su gran parte del corpo. Una ventina le
persone evacuate dalla zona, ma non dovrebbero esserci
altri feriti. L’esplosione si è sentita a diversi
chilometri di distanza: la ditta è situata tra la
localita "Bione" e il quartiere di Maggianico di Lecco
nei pressi della linea ferroviaria
Milano-Lecco-Sondrio e la strada provinciale
Lecco-Bergamo. Sul posto sono intervenuti 118 e vigili
del fuoco. Ancora difficile ricostruire le cause
scatenanti della tragedia: le prime informazioni
parlano di una fuga di gas. I feriti sono un 59enne
coproprietario dell’azienda e un impiegato di 64 anni.
Entrambi sono ricoverati in gravi condizioni
all’ospedale di Lecco.


06 maggio 2008

MORTE SUL LAVORO A ROMA, FERITI A VITERBO
http://www.ilmanifesto.it/

Consueto bollettino tragico sul lavoro, purtroppo,
anche al ritorno dal lungo ponte del Primo maggio.
Ieri un grave incidente alla Pantech di Tuscania, in
provincia di Viterbo, un laboratorio con annesso
deposito di dispositivi anticalcare per la depurazione
dell'acqua e di sistemi per la riduzione di consumi
dei carburanti. A causa di un'esplosione, e
dell'incendio che ne è scaturito, tre operai sono
stati ricoverati in prognosi riservata, e uno di loro
ieri sera risultava in coma: si tratta di Salvatore
Mario Pandolfo, 50 anni, ricoverato al Sant'Eugenio
con ustioni su gran parte del corpo. Gli altri due
feriti sono Paolo Romanini e Paolo Segato, il primo
dipendente dell'azienda e il secondo venditore dei
dispositivi prodotti dalla Pentach, che ha la sede
centrale e lo stabilimento a Brescia. Non è ancora
chiaro se l'esplosione sia stata innescata dai vapori
esalati dalle sostanze usate nel laboratorio o da una
manovra sbagliata compiuta da uno dei tre. Intanto a
Castel di Leva, borgata a sud ovest di Roma, è morto
un immigrato bengalese di 31 anni, travolto da un
trattore.

CEVA LOGISTYC: CASSA INTEGRAZIONE
http://www.ecodelchisone.it/

Si prospettano due anni molto difficili per almeno 100
lavoratori della Ceva Logistyc, ex-Tnt, con
stabilimenti a Volvera, None e Mirafiori, posti in
cassa integrazione. Il 29 aprile è stato sottoscritto
un accordo tra l'azienda e le parti sindacali Cgil,
Cisl e Uil per gestire la fase di ristrutturazione
dell'azienda, con il trasferimento a Milano del
settore amministrativo. Per quanto riguarda la cassa
integrazione sicuramente si tratterà di due anni
impegnativi, sarà istituito un comitato di
monitoraggio della rotazione della cassa, del
ricollocamento dei lavoratori e dei corsi di
formazione. L'accordo infatti oltre alla rotazione
prevede incentivi ai lavoratori che accetteranno di
trasferirsi a Milano, in alternativa verranno proposti
ricollocamenti all'interno dell'azienda con nuove
mansioni previo corsi di formazione.
Mercoledì 30 aprile sono arrivate le prime lettere che
annunciavano la cassa integrazione per molti
dipendenti a partire da lunedì 5 maggio; altri ancora
riceveranno la missiva nei prossimi giorni. I
dipendenti posti in cassa sono circa un centinaio:
ottantuno impiegati e 20 operai.


07 maggio 2008

GRUPPO PAOLETTI: TRASFERITI SINDACALISTI
http://www.ilmanifesto.it/

Sette iscritti alla Cgil trasferiti d'improvviso fuori
regione, un delegato aggredito: è il bilancio delle
relazioni sindacali nel gruppo romano Paoletti. La
holding che fa capo a Vittorio Paoletti è un big del
trasporto romano, specializzata sui rifiuti e le
sostanze pericolose: detiene partecipazioni in diverse
società e opera su commesse soprattutto pubbliche, per
aziende come Eni, Alitalia, Fs e il Comune di
Fiumicino. E' sua la Eurohandling, che con 100
dipendenti movimenta merci all'aeroporto di Fiumicino,
così come la Getras (trasporti sostanze pericolose) e
la Paoletti Ecologia (gestione eco-compatibile di
rifiuti), ciascuna delle quali con una cinquantina di
addetti. Tra l'altro il gruppo ha una partecipazione
nella Nuova Solmine srl di Scarlino (Grosseto), che
operava a sua volta con la Truck center di Molfetta,
tristemente famosa per la morte di 5 operai, qualche
mese fa. Paoletti è da almeno un anno in tensione con
i suoi dipendenti, che protestano per gli orari
pesanti cui sono sottoposti e per il fatto che gli
autisti che trasportano merci pericolose non vengono
affiancati da personale specializzato - come prevedono
i contratti e la legge - nelle fasi di riempimento e
svuotamento dei camion. Per tutta risposta, dopo
numerosi scioperi e un accordo (risalente ormai a 4
anni fa) mai pienamente applicato, tutti e 7 gli
iscritti Cgil della Getras sono stati trasferiti da
Roma a Scarlino, e ieri un delegato della Filt Cgil è
stato aggredito nella sede dell'azienda. La vertenza
va avanti da un pezzo da quando sia alla Getras che
alla Paoletti Ecologia sono state annunciate una serie
di mobilità a causa della perdita di commesse
dell'Alitalia e della gestione rifiuti in Campania.
Dopo varie proteste si era riusciti a far ritirare gli
esuberi, ma le proteste erano continuate per gli orari
e le procedure non corrette sul carico e scarico delle
sostanze. Altri 5 trasferiti sono rimasti nell'area di
Roma, e sono tutti non iscritti Cgil. Ieri Attilio
Loretelli, delegato Filt Cgil, è stato convocato alla
sede centrale: "Lo hanno accolto in cinque, compreso
l'amministratore delegato del gruppo, hanno chiuso la
porta, lo hanno insultato e spinto più volte contro il
muro - dice Antonelli - E' stato tre ore al pronto
soccorso per lo shock e ha presentato una denuncia ai
carabinieri".

SADAM ERIDANIA: LAVORATORI PREOCCUPATI
http://www.ilmanifesto.it/

Dopo oltre 3 mesi di attesa sembra delinearsi il
futuro dei dipendenti della Sadam-Eridania di Jesi.
Nonostante l'accordo siglato lo scorso 30 gennaio, nel
quale si definiva la ristrutturazione della centrale
Turbogas, lavoratori e sindacati sono ancora in attesa
della definizione della riconversione dello
zuccherificio. La Sadam, infatti, aveva deciso di
interrompere la produzione perché sosteneva che gli
agricoltori marchigiani, per il 2008, non avrebbero
potuto garantire la quantità sufficiente di ettari per
la raccolta di barbabietole (pari a 15 mila). Delle
tre associazioni bieticole, Cnb-Cia, Unione
Agricoltori e Coldiretti, solo quest'ultima non era
disposta a cercare gli ettari mancanti.
Per capire meglio l'esito della vicenda è opportuno
fare un passo indietro, al 2005, quando l'Italia era
stato l'unico paese dell'Ue, oltre all'Irlanda, ad
aver accettato di tagliare del 50% la produzione
saccarifera, chiudendo 13 impianti su 19 e lasciandone
aperti 4 al nord, uno al centro (quello jesino) e uno
al sud, a Termoli. Già allora si sapeva che gli
impianti del centro e del sud, nelle campagne del 2008
e del 2009 avrebbero prodotto meno zucchero rispetto a
quelli del nord. Per ovviare a questo problema si era
stabilito che lo stabilimento jesino sarebbe diventato
un polo industriale composto da 4 impianti: lo
zuccherificio, la cromatografia, la Turbogas (impianto
di cogenerazione per la produzione di energia
elettrica) e il biodiesel (quest'ultimo non ancora
costruito, ma è iniziato l'iter per le concessioni
edilizie). La Sadam prenderà contributi dalla Comunità
europea per 70 milioni di euro, mentre altri 30
spetteranno agli agricoltori. Dai sindacati giunge
ottimismo, dato che 154 lavoratori avrebbero il posto
garantito nell'impianto riconvertito, e i 30 rimanenti
la mobilità fino alla pensione. Fino al 31 dicembre
2008 gli operai continueranno a impacchettare lo
zucchero e a smontare gli impianti, mentre dal gennaio
2009 comincia la cassa integrazione a rotazione, due
anni più un eventuale altro, per concludere la
riconversione: i lavoratori restano preoccupati sui
tempi.

MALPENSA: SEIMILA A RISCHIO http://www.lapadania.com/

Sono circa 6 mila i posti di lavoro a rischio
nell’area dello scalo di Malpensa dopo l’abbandono di
Alitalia dell’aeroporto varesino. É quanto emerge da
una stima del Comitato Malpensa, l’associazione che
riunisce le camere di commercio di Milano, Varese e
Novara. Si stima siano molti di più considerando
l’intera area vasta di Milano, Novara e Varese con
l’occupazione attualmente indotta dalla presenza di
quello che è il più importante aeroporto dell’Europa
centro-meridionale.
Secondo la banca dati Smail, nei 13 Comuni dell’area
Malpensa appartenenti alla provincia di Varese
lavorano 77 mila persone, oltre a quelle dello scalo.
Di queste, 11mila sono occupate in settori legati
all’attività aeroportuale come gli alberghi, il mondo
dei trasporti e la logistica. Intanto l’Osservatorio
sul Mercato del Lavoro della Provincia di Varese
segnala 2.499 esuberi accertati nelle aziende
collegate all’attività dello scalo nelle ultime
settimane.


09 maggio 2008

TRENITALIA: 64 DIPENDENTI WASTEELS PERDONO IL POSTO
http://www.ilmanifesto.it

Trenitalia ha deciso di abolire la corsa notturna
Roma-Nizza a giugno e 64 dipendenti della Wasteels,
società che ha l'appalto sulle tratte internazionali,
perderanno il posto. Il 7 aprile è stata aperta una
procedura di mobilità per complessivi 79 dipendenti
Wasteels a seguito della riduzione progressiva di
alcuni segmenti notte da parte di Trenitalia, compresi
dunque i 64 della Roma-Nizza. Per questo motivo i
lavoratori hanno indetto più giorni di sciopero in
queste ultime settimane nel silenzio assoluto dei
media. Queste persone svolgono servizio di
accoglienza, raccolgono i documenti dei passeggeri per
il controllo alla frontiera, servono i clienti, sono
praticamente gli steward dei treni.
I dipendenti Wasteels fanno turni massacranti: partono
la sera, lavorano la notte, arrivano la mattina e
ripartono la sera per finire il turno la mattina
seguente. Altri 38 impiegati di Napoli della stessa
società a fine dicembre sono stati messi in cassa
integrazione per lo stesso motivo. No è semplice
capire come sia possibile mettere in cassa
integrazione 38 persone di Wasteels a Napoli mentre
nel frattempo Trenitalia assume ex novo 600 persone,
invece di riassorbire personale qualificato che lavora
da 20 anni sui treni, con i benefici fiscali previsti
dalla legge per chi riutilizza personale in mobilità e
trascurando anche l'enorme risparmio in termini di
formazione del personale. Altro fatto inspiegabile
sembra proprio l'abolizione del Roma-Nizza a giugno,
quando non si trova un biglietto per Nizza neanche a
pagarlo oro e comunque durante l'anno c'è sempre una
affluenza media dell'80%. Inoltre per quale motivo
Trenitalia un paio di anni fa ha speso milioni di euro
per ristrutturare i vagoni letto che ora vuole
abolire, peggiorando tra l'altro il servizio visto lo
scarso risultato ottenuto?
Alcune fonti interne a Trenitalia hanno comunicato che
per quanto riguarda la tratta Roma-Vienna, che ora è
gestita da una società austriaca, sarebbe stata la
stessa Wasteels international a chiederne il
trasferimento di competenze. Un fatto alquanto
singolare, ma che avrebbe questa spiegazione: il 16
febbraio 2009 scade il contratto di appalto e la
società vorrebbe presentarsi alla nuova gara con meno
costi per avere più chances di aggiudicarsi il nuovo
appalto, il tutto a scapito dei lavoratori vittime di
questa logica basata esclusivamente sul profitto.

IDEA CLIMA: ACCORDO RAGGIUNTO
http://www.ilmanifesto.it/

E' stato raggiunto presso il ministero dello sviluppo
economico un primo accordo tra Fiom, Fim, Uilm, la
Ideal Clima Spa di Salerno e le Istituzioni locali
(Regione, Provincia e Comune) il cui scopo è quello di
affrontare la difficile situazione del sito produttivo
campano. La proprietà vorrebbe infatti dismettere
l'attività a causa di una specifica crisi di mercato
nel settore dei radiatori in ghisa. I dipendenti della
Ideal Clima sono da tempo in cassa integrazione
guadagni straordinaria. Tre i punti sostanziali di
questa prima intesa. Primo: individuare tutti gli
strumenti e i percorsi per il mantenimento di attività
produttive nel sito in questione, anche con il
coinvolgimento di altri soggetti imprenditoriali;
attivare tutte le azioni di verifica per la
concessione della Cigs in deroga; il 26 maggio vi sarà
una ripresa produttiva temporanea che impegnerà circa
180 lavoratori per un primo gruppo di 10 giorni
lavorativi e l'erogazione degli stipendi
arretrati.lungo termine, ma evidentemente ormai
neanche questo ha più valore nel nostro Paese.


10 maggio 2008

FIAT POWERTRAIN: QUARTO GIORNO DI SCIOPERO
http://www.ilmanifesto.it/

Gli operai della Powertrain di Torino (quasi 3 mila
lavoratori) scioperano oggi per l'intera giornata
lavorativa. E' il quarto giorno di agitazione, e
mobilitazione, contro la decisione della Fiat di
procedere unilateralmente al passaggio da 15 a 17
turni di lavoro (sempre a 40 ore settimanali), a
partire dal prossimo 18 maggio. Le tre assemblee che
si sono svolte con i sindacati a partire da mercoledì
si sono concluse con tre dichiarazioni di sciopero
(dall'assemblea alla fine del turno). Il passaggio a
17 turni (che implica lavorare anche al sabato) crea
problemi a molte persone, i padri separati per esempio
o chi ha in carico l'assistenza a un proprio parente.
Pochi sono considerati anche i 300 euro lordi annui di
indennizzo proposti dall'azienda, poco più di 20 euro
al mese (mentre gli straordinari del sabato hanno una
maggiorazione del 50%). Contro gli scioperi, l'azienda
ha minacciato ieri la richiesta di risarcimento.

CEPU: SCIOPERANO I PRECARI http://www.ilmanifesto.it/

Li potremmo prendere a paradigma degli sfruttari
italiani, almeno di quelli che hanno passato anni a
studiare: alta scolarizzazione, contratto cocoprò,
retribuzione di pochi euro l'ora, zero diritti e
tutele, mentre intanto il padrone di Cepu e Grandi
Scuole - gli istituti che ti promettono la promozione
assicurata - macina lauti profitti. I due marchi sono
stati fondati da Francesco Polidori: nel 1969 aveva
dato vita alla Marcon - casa editrice di materiale
didattico per il recupero degli anni scolastici -
evolutasi poi in Grandi Scuole nel 1986, a cui nel
1991 si affiancò la Cepu (e tra l'altro nel 1995 il
gruppo acquisì la storica Scuola Radio Elettra di
Torino). Oggi l'azienda di Polidori macina 120 milioni
di fatturato annui, ha 120 sedi e 3200 collaboratori a
servizio. Tutti lavoratori super-sfruttati,
ovviamente: rigorosamente cocoprò (tranne le
receptionist, a termine rinnovate ogni anno, con pause
di qualche mese), guadagnano circa 11 euro l'ora, ma
la tariffa riconosciuta per la prestazione è
variabile; cambia a seconda delle città, o della
materia che insegni (quelle scientifiche, tipo
matematica o fisica, possono arrivare anche a 15
euro). Il recupero di Grandi Scuole - riservato agli
istituti superiori - vede corsi con 4-7 studenti per
classe, tutti tenuti in sede: ma se gli studenti non
si presentano, l'ora non ti viene retribuita; lo
stesso quando sei malato, e pure da giugno a
settembre, quando la scuola è chiusa, e con essa il
tuo contratto. La Cepu, che opera con gli
universitari, invece offre lezioni individuali, e il
meccanismo di pagamento è più perverso: un pacchetto
di ore per la preparazione all'esame ti viene
retribuito 310 euro in tutto, che però ti vengono
erogati a tranches (il 40% in ogni caso; il 30% se
l'allievo si presenta all'esame; il restante 30% solo
se viene promosso; altrimenti, per guadagnarti quel
«maledetto» 30%, devi continuare a prepararlo, e
lavorare altre ore gratis).
Il primo sciopero Cepu in Italia è limitato per il
momento alla sola provincia bolognese. Tra l'altro,
proprio a Bologna, in una vertenza autorganizzata i
precari avevano già ottenuto la retribuzione delle ore
non lavorate per il fatto che gli studenti non si
presentavano.

TRASPORTI: SCIOPERO http://www.ilcampanileonline.com/

Sciopero di 4 ore di treni, autobus, tram e
metropolitane ha mandato in tilt il traffico
nazionale. Infatti, ferrovieri e autoferrotranvieri,
per la prima volta nella storia degli scioperi
italiani, hanno incrociato le braccia insieme, a
sostegno della vertenza per il nuovo contratto
nazionale unico della mobilità. Secondo i sindacati,
l’adesione alla protesta da parte del trasporto urbano
è stata molto alta su tutto il territorio,
raggiungendo, quasi ovunque, punte del 100%. Anche per
i treni, le Ferrovie dello Stato fanno sapere che
l’adesione è stata molto alta e che il programma di
circolazione pubblicato nei giorni scorsi, con le
previste cancellazioni, è stato rispettato. Ieri,
oltre agli scioperi nel trasporto di terra si è
aggiunto anche quello nei cieli. Dalle 12 alle 16 si
sono astenuti dal lavoro gli uomini radar, con tre
agitazioni in Lombardia al Centro di controllo d’area
di Milano, all’aeroporto di Linate e a Bergamo Orio al
Serio. I sindacati di categoria chiedono l’immediata
apertura della trattativa per l’applicazione in tempi
brevi del nuovo contratto unico della mobilità, che
riunisce i due contratti delle categoria e riguarda
circa 250mila lavoratori in totale.


11 maggio 2008

MORTE A CATANIA http://www.repubblica.it/

Infortunio mortale nel catanese. Stamattina un operaio
di 41 anni, Giovanni Berretta, è caduto dal tetto
della villetta dove stava procedendo ad alcuni lavori
di ristrutturazione. Berretta, privo di qualsiasi
forma di protezione, è scivolato da un'altezza di
circa 10 di metri. Soccorso dai proprietari di casa,
l'operaio è morto a bordo dell'ambulanza che lo stava
trasportando all'ospedale di Caltagirone, a una
quindicina di chilometri di distanza dal luogo
dell'incidente.
La villetta dove è avvenuto l'incidente è stata posta
sotto sequestro, mentre il proprietario risulta
indagato per violazione della normativa sulla
sicurezza. Sale così a quattro il numero dei morti sul
lavoro in un tragico fine settimana. Ieri c'erano
state due vittime in Veneto e una in Puglia. A
Monopoli era morto Giuseppe Cassano, dipendente della
società che gestisce la cava per l'estrazione della
pietra in cui si è verificato l'incidente. L'uomo si
trovava su una piattaforma montata su una roccia dalla
quale è caduto facendo un volo di una decina di metri.

In Veneto, invece, due lavoratori, un muratore e un
operaio di una ditta di verniciatura, hanno perso la
vita in altrettanti incidenti in provincia di Vicenza.


12 maggio 2008

MERKER: CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA
http://www.iltempo.it/

La Merker, fabbrica di rimorchi e veicoli industriali
di Tocco da Casauria, dopo l'acquisto dell'azienda da
parte del gruppo Margaritelli è uscita dal tunnel buio
in cui l'aveva fatta precipitare una gestione
dissennata su cui dovrà pronunciarsi la magistratura.
La produzione è in continua crescita con soddisfazione
della proprietà e degli stessi lavoratori. Le
organizzazioni sindacali ne sono consapevoli, ma ora,
dopo quattro anni di totale neutralità, proprio per
facilitare la ripresa e il consolidamento
dell'azienda, chiedono che si passi alla
contrattazione aziendale. Per questo la Fiom-Cgil e la
UIlm-Uil hanno preparato una piattaforma, approvata
all'unanimità dall'assemblea di lavoratori Merker. In
particolare si parla di ambiente, sicurezza e igiene
del lavoro; relazioni sindacali; inquadramento
professionale; contratti a termine, apprendistato e
contratti atipici; indennità di lavoro notturno;
ticket restaurant; indumenti di lavoro; ferie e
permessi; servizio navetta; premio di risultato. I
sindacti auspicano un senso di responsabilità da parte
della proprietà.

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|        VOGLIAMO DOCUMENTARE L'ATTUALITA'          |
|  DELLA LOTTA  DI  CLASSE, STANDO AL SUO INTERNO   |

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E-mail: cen_doc_lotta@???



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