[Forumlucca] I: [FacciamoBreccia] R: Nicolaè ognuno di noI -…

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Szerző: aunchb@tin.it
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Tárgy: [Forumlucca] I: [FacciamoBreccia] R: Nicolaè ognuno di noI - Sabato 17 Maggio 2008 - MANIFESTAZIONE A VERONA


----Messaggio originale----
Da: nicpoidi@???
Data: 8-mag-2008
11.06 AM
A: "facciamobreccia"<facciamobreccia@???>
Ogg:
[FacciamoBreccia] R: Nicola è ognuno di noI - Sabato 17 Maggio 2008 -
MANIFESTAZIONE A VERONA

Ottimo Gianni!
Ho già inoltrato alle mie liste
e so dalle risposte che vi stanno già
arrivando adesioni
Postato anche
in indymedia lombardia

Aderiamo anche come breccia, no?

Ciao, Nic


*
* * * * * * * * * *
Autodifesa della vita: obiettiamo gli obiettori!
http://www.vieneprimalagallina.org/pagine/ogo.html




Da: gianni
zardini <bricioli@???>
Risposta: Assemblea Facciamo Breccia
<facciamobreccia@???>
Data: Thu, 8 May 2008 09:43:45 +0200
A:
circolo_pink_verona <circolo_pink_verona@???>, cesark
<cesark@???>, chemical-r <chemical-r@???>,
<verona_social_forum@???>, Facciamo Breccia
<info@???>, grillonews <newsletter@???>,
inforifo
<inforifo@???>, Assemblea Facciamo Breccia
<facciamobreccia@???>
Oggetto: [FacciamoBreccia] Nicola è
ognuno di noI - Sabato 17 Maggio 2008 -
MANIFESTAZIONE A VERONA

Sabato
17 Maggio 2008 
MANIFESTAZIONE

partenza corteo dalla Stazione Verona
Porta Nuova ore 15.00


Nicola è ognuno di noi
 
Per sconfiggere
insieme la paura  scendiamo in piazza per svegliare la città
che 
troppe volte ha girato la testa, non deve farlo anche questa volta e
mai
più.
Mobilitiamoci e riprendiamo la parola prima che l'ipocrisia
riscriva anche
questa storia.

per una Verona libera dalla paura,
per
una Verona libera dall'odio,
per un Verona libera da vecchi e nuovi
fascismi, 
libera dall'intolleranza, dal razzismo, dall'ignoranza
perchè esiste una Verona coraggiosa, aperta, indignata
perchè guardarsi
all'interno, riconoscere il male profondo del nostro
tempo e della
nostra città.

Costruiamo assieme un corteo che attraversi e viva la
città in una giornata
aperta
alle iniziative e ai contributi di tutte e
tutti.

Nel 2008 a Verona si muore ancora di fascismo.
Al posto di
Nicola poteva esserci ognuno di noi.

________________________________________________________
Assemblea
cittadina promotrice della manifestazione 
per adesioni:
adesioni17maggio@???


________________________________________________________

Al posto di
Nicola poteva esserci ognuno di noi

Mercoledì alla notizia abbiamo
tremato. Un dolore alla pancia, un
presentimento. Mai come ora avremmo
voluto essere smentiti. Non è così. La
cronaca riassume drammaticamente
la storia di questa città. Degli ultimi
anni ma anche di trent´anni fa.
Abel e Furlan. Figli annoiati della Verona
bene che riempivano il loro
tempo dando la caccia a presenze non conformi
della nostra città.
Avevamo purtroppo ragione. Cinque ragazzi. Giovanissimi.
Chi più chi
meno, figli della Verona bene, legati agli ambiti della
tifoseria neo
fascista, militanti o anche semplicemente simpatizzanti alla
lontana
dei movimenti o dei partitucoli dell´estrema destra cittadina.
Vestiti
bene, all´ultima moda. Alcuni con precedenti recenti, per atti di
razzismo o per problemi allo stadio.
Un certo clima culturale e
sociale, alcuni imprenditori politici, un
generale vento che spira ha
suggerito un processo di riterritorializzazione:
lasciare, o meglio,
non limitarsi alle periferie, accantonare l´anima
stradaiola e la
"storica" attitudine "antiborghese" per rimpossessarsi del
centro
città. 
Nicola è stato ucciso non perché avversario politico, non
perché
rappresentava il nemico, nemmeno perché diverso : migrante,
comunista, gay,
zingaro, barbone.. Solo e "semplicemente" perché
estraneo, non familiare,
non compatibile.
A che serve oggi raccontare
per l´ennesima volta lo stillicidio di
aggressioni?...Uno stillicidio
di aggressioni motivate da "futili ragioni",
spesso nel pieno del
centro città. Come gli accoltellamenti dell´ estate
2005, come le
sistematiche azioni contro i ³diversi² (capelloni,
alternativi,
mangiatori di kebab, tifosi del Lecce...) compiute da una
ventina di
ragazzi figli della Verona bene, emerse da un inchiesta della
DIGOS
nella primavera scorsa. Come la "cacciata" da piazza erbe, l´autunno
scorso, l´episodio non più violento ma più emblematico, quando alcuni
antagonisti veronesi in quella piazza per bere lo spritz vennero
aggrediti
ed espulsi dalla stessa tra l´applauso generalizzato e pre-
politico di
decine e decine di astanti. O come l´ultimo fatto
"marginale" in
Valpolicella (il paese di Nicola) la lettera di una
madre sul settimanale
locale, del mese scorso, in cui si cercano
testimoni di un´aggressione
avvenuta in un bar , dove un ragazzo di
colore giovanissimo è stato
massacrato e ridotto in stampelle
(fortunatamente provvisorie) tra cori da
stadio e inni del ventennio,
nell´imbarazzante omertà dei clienti,..
Per evitare che si ripeta.
Guardando al futuro. Partendo dalle radici, quelle storiche certo.
Innanzitutto quelle attuali. Il delirio securitario. Da tempo e in
maniera
esponenziale con le ultime amministrative un linguaggio si è
imposto. Ci
siamo svegliati una mattina ed abbiamo scoperto di essere
in guerra, sotto
assedio. Il nemico viene sempre da fuori e fuori deve
tornare. Questo è il
linguaggio criminale che succhiano col latte i
figli di questa città.
Caro sindaco, alcune provocazioni....
Dovremmo
immaginare che quest´ ultima aggressione sia solo un effetto
collaterale di una ronda autogestita? 
Dobbiamo spalleggiare il sindaco
nella richiesta di 72 agenti di polizia per
presidiare la notte il
Bronx di Piazza Erbe?
Dovremmo concordare con la lega la
liberalizzazione della armi di difesa
personale e suggerire a tutti i
diversi di questa città di girare armati? 
Noi chiediamo le sue
dimissioni perché simbolicamente lei è uno dei mandanti
morali di
questa tragedia. Perché riempiendosi la bocca della parola
d´ordine
sicurezza ha alimentato una forma di "insicurezza" che non produce
voti, legittimando la libera e spontanea pretesa di ristabilire il
decoro,
di ripulire il centro città e i quartieri dai nemici della
presunta
veronesità. Perché il suo successo poggia sull´odio, non vive
senza un
nemico, alimenta una guerra irresponsabile le cui conseguenze
pagheremo a
lungo. Si deve vergognare per ciò che ha detto e per i
silenzi, perché
l´acqua che oggi getta sul fuoco se fosse stato
coinvolto un non veronese
sarebbe diventata benzina. Perché non avere
detto una parola di condanna sui
maledettamente e sempre uguali
pestaggi in centro, ha provocato quello che è
successo a Nicola. 
Quante vite rovinate servono per aprire gli occhi?
A cosa è servita la
tragedia di Nicola?
Quanto è successo a Nicola non può "capitare" 
Quanto è successo a Nicola non può non insegnare 
Quanto è successo a
Nicola non può ripetersi.



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